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lunedì 24 settembre 2012

I maggiori benefici che si hanno quando si decide di smettere di fumare.


Cosa succede quando si smette di fumare e finalmente il fumatore decide di smettere di fumare - Benefici immediati:
Smettere di fumare significa che:
Entro 20 minuti la pressione del sangue, il battito cardiaco e la temperatura degli arti diventano regolari.
Già dopo due ore dall'ultima sigaretta la nicotina inizia ad essere eliminata dal corpo, tramite l'urina.
Dopo 8-12 ore il livello di monossido di carbonio e ossigeno tornano normali.
Dopo 24 ore il monossido di carbonio viene eliminato dal corpo.
Dopo 2 giorni i sensi del gusto e del tatto migliorano: l'alito, le dita, i denti ed i capelli sono più puliti
Dopo 72 ore è più facile respirare dopo il rilassamento del tubo bronchiale; aumenta la tua capacità polmonare: hai eliminato la nicotina dal tuo corpo.
Dopo 1 settimana hai più forza, più energia ti accorgerai di avere più fiato, più voglia di fare, più tempo per te stesso, tutti i sensi, in particolare il gusto, si acuiscono. L'alito migliora, sono più puliti denti e capelli. Anche la pelle ha un colorito più roseo. Scompaiono i sintomi d'astinenza.
Dopo 3 settimane il lavoro o le attività che si svolgono risultano più facili.
Le donne che smettono di fumare prima della gravidanza hanno neonati del peso uguale a quelli nati da madri non fumatrici.
Dopo un mese, l'epitelio cigliato delle vie respiratorie, distrutto dal fumo, si ricostruisce e il muco è rimosso dai bronchi. La tosse elimina sostanze dannose. Cala il rischio d'infezioni respiratorie. Sesso migliore. Secondo molti studi, il fumo causa impotenza. Dopo un mese senza sigarette la circolazione sanguigna migliorerà, aumentando le probabilità di avere una sana erezione. Riduci il rischio di ictus del 33%.
Dopo 3-6 mesi 1/3 della popolazione che ha aumentato il peso ritornano al peso normale.
Dopo 3-9 mesi: La respirazione migliora (meno tosse, più fiato). La funzione polmonare aumenta del 20/30%. La tosse cronica presente solitamente tende a sparire.
Dopo un anno: il rischio di malattie cardiovascolari, cioè infarto o ictus, cala significativamente. Questo perché la nicotina agiva come vasocostrittore sulle arterie, restringendole.
Dopo 5 anni il rischio di cancro al cavo orale e all'esofago RIMANE ma scende del 50%, il rischio di ictus RIMANE ma scende quasi al livello dei non fumatori.
Dopo 10 anni: il rischio di cancro al polmone RIMANE ma scende del 40-50%.
Dopo 15 anni il rischio di malattie cardiovascolari e tumorali scende, RIMANE, ma scende quasi a quello dei non fumatori.
Sigarette fumate in Italia: 90 mila tonnellate, pari a circa 90 miliardi di sigarette
Spese per Fumo: circa 10 miliardi - imposte per il 73% sulle sigarette (circa).
Spese da Fumo: circa 20 miliardi per malattie fumo-correlate, giornate lavorative perdute per bronchite cronica, e danni all'ambiente.
Identikit del fumatore: età media: fra 20 e 39 anni; classe sociale: prevalentemente medio-bassa; consumo medio: il 65% dei fumatori italiani fumano 15-20 sigarette al giorno; totale dei maschi: 11-20 sigarette al giorno; totale delle femmine: 6-10 sigarette al giorno; durata media della dipendenza: nei maschi 24 anni, nelle femmine 17 anni. ogni giorno, nel nostro paese, circa 600 ragazzi iniziano a fumare; tre bambini su quattro, prima di compiere i cinque anni, sanno cosa sono le sigarette, sia che i loro genitori fumino sia che non fumino; all'età di 11 anni un terzo dei bambini, e all'età di 16 anni due terzi, ha già sperimentato il fumo.
Il 95% dei fumatori ha iniziato durante l'adolescenza;
Il 67% dei fumatori adulti vorrebbe smettere.
Chi smette di fumare: in prevalenza maschi, di ogni età, ma specie dopo i 55 anni. Emergono fra questi gli uomini che si sono ritirati dal lavoro (49,5%). Circa il 30% dei fumatori vorrebbe smettere, ma solo il 20% riesce a farlo senza aiuto; il 40% è disponibile ad accettare un programma di aiuto.
Perché smette? 44% per paura di ammalarsi.
39% perché ritiene il fumo nocivo.
7% perché non prova più gusto a fumare.

I fumatori e quanti iniziano e smettono di fumare.

Il numero di fumatori in Italia dal 1958 al 2005 è costantemente diminuito: in particolare un boom di persone che hanno smesso di fumare si è verificato nel 2005 con ben 500.000 persone hanno smesso di fumare le sigarette dopo un anno dell'entrata in vigore della legge antifumo Sirchia.
Il numero di fumatori in Italia a inizio 2005 corrispondevano a oltre 11 milioni pari a oltre il 22% della popolazione superiore all'età di 14 anni - nel 1980 i fumatori erano il 34,9%: l'età media in cui i ragazzi iniziano a fumare è intorno ai 17 anni rispetto alle ragazze intorno ai 19 anni.
La motivazione principale che ha chi smette di fumare è dovuto per motivi di salute e dalla consapevolezza dei danni provocati dal fumo. Queste motivazioni sono sempre più forti in quanto la campagna di sensibilizzazione per smettere di fumare e l'informazione e la conoscenza sempre più specifica dei danni che il fumo provoca al fumatore e a chi gli sta accanto sono evidenti.
Mezzo milione di fumatori in meno in un anno significa miliardi di sigarette in meno fumate in Italia. Nel perido Gennaio - Aprile 2005 sono stati venduti 28,3 milioni di kg di sigarette e a Gennaio-Aprile 2004 31,1 milioni di sigarette. Riduzione di vendita pari all'8,9% e del consumo di sigarette pari al 7,6%. Questa reazione degli italiani rappresenta un forte senso civico rispetto ad un problema importante come la lotta al tabagismo al fine di evitare danni molto gravi causati dal fumo.
Il fumatore ultimamente iniza a comprendere la gravità del fumo e del tabagismo e decide sempre più di smettere di fumare e i benefici che derivano dallo smettere di fumare.
Una così forte riduzione delle persone che fumano le sigarette vuol dire una drastica riduzione nel tempo di malattie associate al fumo e di tutti i danni che il fumo provoca come le più gravi malattie croniche dell'apparato respiratorio ovvero il cancro ai polmoni e la broncopolmonite cronica ostruttiva: una malattia che obbliga il paziente a terapia a base di ossigeno fino anche a 14 ore al giorno per tutta la vita.
In tutto il primo anno dell'applicazione della legge Sirchia antifumo si sono vendute oltre il 5% di sigarette in meno rispetto all'anno precedente e i prodotti sostitutivi del tabacco sono quasi raddoppiati. Ciò indica la volontà di smettere di fumare da parte dei fumatori o ex fumatori.
Un recente studio americano evidenza l'esistenza della correlazione del divieto di fumare nei luoghi pubblici o accessibili al pubblico e la riduzione dei ricoveri per infarto acuto del miocardio - IMA. Analogo processo si è avuto anche nei primi due mesi in Italia registrando una riduzione dei ricoveri pari al 7% in 4 regioni campione - Piemonte - Lazio - Campania - Friuli Venezia Giulia.