Gli ultrà renziani, la più grande iattura tragicomica politica nella storia della repubblica italiana, sono sempre molto loquaci quando si tratta di frignare e denigrare politici e giornalisti. Quando però finiscono nella melma, cioè quasi sempre, perdono la favella. Cercherò dunque di aiutarli.
Lotti (che purtroppo sta ancora nel Pd, dove continua a fare più danni politici della grandine); Renzi; Boschi; sono tutti indagati nell’inchiesta Open. Daje ragazzi!
Finanziamento illecito ai partiti, corruzione, riciclaggio, traffico di influenze. Questi i vari capi d’accusa. Sono indagate 11 persone, di fatto i vertici del giglio magico, e 4 società. Secondo i magistrati della procura fiorentina la Fondazione Open avrebbe agito come l’articolazione di un partito e tra il 2012 e il 2018 avrebbe ricevuto “in violazione della normativa” sul finanziamento ai partiti circa 3,5 milioni di euro, spesi almeno in parte per sostenere direttamente l’attività politica della corrente renziana del Pd.
Scrivono Giuseppe Pipitone e Giovanna Trinchella sul Fatto: “Renzi, Bianchi, Carrai, Lotti e Boschi sono indagati per l’ipotesi di reato di finanziamento illecito ai partiti perché “ricevevano, in violazione della normativa citata, i seguenti contributi di denaro che i finanziatori consegnavano alla Fondazione Open; somme utilizzate per sostenere l’attività politica di Renzi, Lotti e Boschi e della corrente renziana”. Si tratta di un totale di 3.567.562 euro dal 7 novembre 2014 all’11 luglio 2018”.
Per me tutto sono innocenti fino a prova contraria, e non ho mai contestato Renzi per motivi giudiziari (bensì per essere uno dei più grandi disastri mai abbattutisi nella storia della politica italiana). Quel che è sicuro è che se c’è qualcuno che non può parlare di politica e morale in Italia, sono proprio gli ultrà renziani. I Renzi, le Boschi e derivati. Nessuno peggio di loro. Nemmeno gli ultrà salviniani e meloniani (che è tutto dire).
Que viva 4 dicembre 2016, compañeros!
Andrea Scanzi (Fb)