lunedì 24 settembre 2012

Rita Pani.



Passera parlando di auto: si deve investire.







 Rita ... e questa volta concordo. 


Solo che è difficile, vedervi per strada.


I bimbi senza casa per colpa della Regione Lazio. - Maddalena Balacco


I bimbi senza casa per colpa della Regione Lazio

Mentre qualcuno si divertiva a "cene eleganti", i servizi sociali venivano tagliati per mancanza di fondi.

Quattro ragazzi di eta’ compresa tra i 2 e i 17 anni e la loro madre di 38, disoccupata e senza marito, dormono da tre giorni in una macchina in via Cimabue a Piedimonte San Germano, nel Cassinate. La donna che ha perso il lavoro a causa della fortissima crisi economica che sta attanagliando la provincia di Frosinone, riusciva ad avere una casa solo grazie al sostegno del Comune. Da alcuni mesi, pero’, il Comune di Piedimonte San Germano ha sospeso il pagamento dell’affitto perche’ la Regione Lazio ha tagliato tutti i fondi destinati ai servizi sociali.

SOLDI CHE SPARISCONO -
 Contemporaneamente lo stesso consorzio dei servizi sociali del Cassinate si e’ ritrovato a dover tagliare tutte le assistenze perche’ la Regione Lazio e’ inadempiente da ormai un anno. “Sono tre giorni che mi arrangio dormendo in macchina – ha spiegato la signora Flutra, straniera ma residente in Italia da anni – mio marito e’ disoccupato e per sfamare i nostri figli lo scorso anno si e’ reso protagonista di una rapina: attualmente e’ in carcere. Questo pero’ non significa che i miei bambini debbano vivere di stenti e soprattutto dormire in macchina. Io mi arrangio come posso con pulizie e piccoli lavori, onesti, dignitosi ma che non mi consentono di arrivare neanche alla meta’ del mese. Il sindaco di Piedimonte San Germano non posso che ringraziarlo per tutto quello che ha fatto fino ad oggi ma la situazione e’ ormai precipitata. Lancio un appello a tutti quei signori consiglieri regionali di cui si parla tanto in questi giorni. Aiutateci.

ANCHE ALTRI -
 “Non solo la mia famiglia ma le altre decine che in questa zona per vergogna non denunciano il loro stato di indigenza”. Lo stesso sindaco di Piedimonte, Domenico Iacovella, si dice “affranto e impotente dinanzi all’impossibilita’ di trovare soldi anche per provvedere alle spese piu’ urgenti”. In via Cimabue i mobili della famiglia occupano parte della strada e i carabinieri hanno dovuto loro malgrado relazionare il fatto che quattro bambini dormono in auto. (Agi)
QUINDI – Questo è esattamente l’esempio di ciò che voglia dire sperpero di denaro pubblico. Questo fa capire che significa mettere denaro di tutti in mano di pochi ladri. Lo scempio di denaro che dovrebbe finire ai servizi per cui si pagano le tasse è il principale problema di questo paese, e sembra ben lungi dall’essere in via di risoluzione.

"Angela Celentano sono io" un'email dal Messico ai genitori.


"Angela Celentano sono io" un'email dal Messico ai genitori

La ricostruzione dell'attuale aspetto di Angela Celentano 
elaborata dalla trasmissione Rai "Chi l'ha visto"


La rivelazione in diretta a "Fatti vostri su RaiDue". La ragazza sparì 16 anni fa durante una gita sul Monte Faito. Secondo i genitori la pista è verosimile: la giovane dice di chiamarsi oggi Celeste e di non voler essere cercata. Ma il legale della famiglia. "Di questa ragazza non c'è traccia".

"Due anni fa, il 25 maggio del 2010 una ragazza dall'estero ci ha inviato una mail in cui affermava di essersi riconosciuta nelle foto di Angela Celentano pubblicate sul sito". Lo hanno rivelato nella trasmissione di Raidue "Fatti vostri" Maria e Catello Celentano, genitori di Angela, spiegando che "la mail proveniva da una ragazza residente in Messico che diceva di essere stata adottata e di essere convinta di essere Angela Celentano".

LE TAPPE DELLA VICENDA

La prima mail da Celeste è arrivata due anni fa, ha raccontato Maria, Celentano, esattamente il 25 maggio 2010. Da quel giorno, è iniziata una corrispondenza con l'altra figlia, Rossana. Celeste ha raccontato di essere stata adottata. Ai Celentano ha anche inviato una foto recente che, a detta dei genitori di Angela, raffronta con quella di Angela "ha diversi punti di contatto".

I Celentano hanno anche aggiunto che la pista "sembra verosimile" e tra "le più probabili" delle tantissime segnalazioni pervenute in queste anni. I contatti, però, si sono interrotti. Più di tutto, la ragazza avrebbe più volte ribadito che è "felice" e che non vuole essere cercata.

Le e-mail indirizzate per un anno e mezzo alla famiglia Celentano sono partite sicuramente dal pc sequestrato in una casa in Messico, ma della ragazza raffigurata in una foto allegata "non c'è traccia". Luigi Ferrandino, l'avvocato che segue il caso di Angela Celentano, completa il racconto fatto dai genitori della piccola scomparsa il 10 agosto 1996 durante una gita sul monte Faito. Un caso che molte volte sembra riaprirsi, deludendo però le speranze dei genitori puntualmente. Di recente, nel 2009 in Turchia sembrò essere possibile rintracciare Angela, ma la speranza non si avverò.

"L'inchiesta della procura di Torre Annunziata è cominciata qualche mese fa, quando le mail sono cessate - spiega Ferrandino - ho visto la foto e mi ha fatto una certa impressione. Le mail sono di sicuro partite dal computer sequestrato in Messico, ma di questa ragazza non c'è traccia". 

Il lavoro degli inquirenti non è stato semplice, perchè l'indirizzo fornito dalla ragazza delle mail ai Celentano non si è rivelato vero, e si è dovuto procedere seguendo la pista delle tracce elettroniche d'invio delle mail.

Così si è arrivati così all'abitazione di un magistrato messicano, la cui moglie è cancelliere, coppia con due figli, un maschio e una femmina. Ma il test del dna sulla ragazza, comunque di età anagrafica inferiore a quella che avrebbe Angela, ha dato risultati negativi. L'uomo è ora sotto inchiesta in Messico per false dichiarazioni. "La famiglia Celentano - conclude il legale - mi ha chiesto di sollecitare i magistrati italiani ad agire".


http://napoli.repubblica.it/cronaca/2012/09/24/news/angela_celentano_sono_sono_io_un_email_dal_messico_ai_genitori-43168477/?ref=fbpr

Regione Lazio, non solo Pdl: fino a 22mila euro l’anno a consigliere per mangiare. Loredana Di Cesare


Regione Lazio, non solo Pdl: fino a 22mila euro l’anno a consigliere per mangiare

Il primato spetta ai due consiglieri de La Destra: nel 2011 hanno registrato 44mila euro alla voce “Alberghi, ristoranti, bar”. Secondi, nella speciale classifica, i consiglieri Udc: 119mila euro in sei. Senza contare le "spese varie", in cui sono ancora i centristi a primeggiare: 145mila euro. Ultimi i radicali: in un anno i due consiglieri hanno chiesto in tutto poco più di mille euro.
Ventiduemila euro a testa spesi, in un anno, tra alberghi, ristoranti e bar. E’ la media dei due consiglieri regionali del Lazio de La Destra: Francesco Storace e Roberto Buonasorte. Un abisso di zeri li separa dai due colleghi della lista radicali Bonino-Pannella, Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, che nel 2011 non si sono concessi più d’un caffè ogni due giorni. I due, alla voce “Alberghi, ristoranti, bar”, registrano un’uscita di soli 170 euro a testa.
Lo scandalo rimborsi, nella regione Lazio, non riguarda soltanto il Pdl di Franco Fiorito. A giudicare dal bilancio 2011, infatti, anche gli altri partiti della maggioranza hanno qualcosa da spiegare. A partire dai 44mila euro spesi, in alberghi bar e ristoranti, dalla Destra di Storace. E anche l’Udc fa registrare cifre da record: per la stessa voce segnala rimborsi da 119mila euro. Anche se è la lista Polverini – 13 consiglieri – che, nel complesso, registra più spese per questo capitolo: 195mila e 179 euro. In media: 15mila euro per singolo onorevole. Il Pdl di Franco Fiorito, sulla stessa riga di bilancio, si attesta a quota 83mila4.900 euro per ognuno dei suoi 17 consiglieri.
Ed è impressionante verificare che, sommando le spese di maggioranza e opposizione, gli onorevoli della Pisana vengono rimborsati nel solo 2011 – sempre per spese di alberghi, bar e ristoranti – per mezzo milione di euro.
A ciascuno il proprio metro. I 14 consiglieri del Pd contano 23mila euro, in media milleseicento a testa, mentre il grafico torna a schizzare verso l’alto quando incrociamo i dati dell’Udc: i suoi 119mila euro valgono mediamente, per i sei consiglieri, 20mila euro. In questa speciale classifica – che andrebbe verificata fattura per fattura – l’Udc si aggiudica il secondo posto, alle spalle di Storace e Buonasorte. Nell’opposizione si scopre che un singolo consigliere dell’Idv può spendere, per questa voce di bilancio, sei volte più di un collega del Pd: i 5 consiglieri dell’Idv infatti, ottengono un rimborso di 41mila euro, che suddivisi valgono 8mila e 200 euro a testa.
E se ogni gruppo, nella sede del consiglio regionale del Lazio, può vantare un proprio primato, nella rendicontazione dei rimborsi, va detto che il più singolare è quello registrato alla voce “spese varie”. La spesa più esorbitante, anche questa volta, tocca alla maggioranza: al primo posto svetta l’Udc che ha chiesto rimborsi per 145mila euro. Più di un terzo dell’intero consiglio regionale che, nel complesso, sommando maggioranza e opposizione, per “spese varie” chiede 360mila euro di rimborsi. Il che significa: ognuno dei cinque onorevoli Udc ha “variamente” speso 24mila euro. Ben 2mila al mese: più dello stipendio che, milioni di italiani, si ritrovano mensilmente in busta paga. Sommando le due voci il dato si fa ancora più sconcertante: tra spese varie, caffè, alberghi e ristoranti, si scopre che il singolo consigliere dello Scudo crociato, nel solo 2011, ha speso 44mila euro. Sorpassando persino la Destra che, alla stessa voce segna soltanto 15mila euro. Il Pdl di Franco Fiorito dichiara uscite per 114mila euro: 6mila e 700 euro per ciascuno dei suoi 17 consiglieri. “Imbarazzante” – per gli altri – la rendicontazione dei soliti radicali: solo 662 euro.

I maggiori benefici che si hanno quando si decide di smettere di fumare.


Cosa succede quando si smette di fumare e finalmente il fumatore decide di smettere di fumare - Benefici immediati:
Smettere di fumare significa che:
Entro 20 minuti la pressione del sangue, il battito cardiaco e la temperatura degli arti diventano regolari.
Già dopo due ore dall'ultima sigaretta la nicotina inizia ad essere eliminata dal corpo, tramite l'urina.
Dopo 8-12 ore il livello di monossido di carbonio e ossigeno tornano normali.
Dopo 24 ore il monossido di carbonio viene eliminato dal corpo.
Dopo 2 giorni i sensi del gusto e del tatto migliorano: l'alito, le dita, i denti ed i capelli sono più puliti
Dopo 72 ore è più facile respirare dopo il rilassamento del tubo bronchiale; aumenta la tua capacità polmonare: hai eliminato la nicotina dal tuo corpo.
Dopo 1 settimana hai più forza, più energia ti accorgerai di avere più fiato, più voglia di fare, più tempo per te stesso, tutti i sensi, in particolare il gusto, si acuiscono. L'alito migliora, sono più puliti denti e capelli. Anche la pelle ha un colorito più roseo. Scompaiono i sintomi d'astinenza.
Dopo 3 settimane il lavoro o le attività che si svolgono risultano più facili.
Le donne che smettono di fumare prima della gravidanza hanno neonati del peso uguale a quelli nati da madri non fumatrici.
Dopo un mese, l'epitelio cigliato delle vie respiratorie, distrutto dal fumo, si ricostruisce e il muco è rimosso dai bronchi. La tosse elimina sostanze dannose. Cala il rischio d'infezioni respiratorie. Sesso migliore. Secondo molti studi, il fumo causa impotenza. Dopo un mese senza sigarette la circolazione sanguigna migliorerà, aumentando le probabilità di avere una sana erezione. Riduci il rischio di ictus del 33%.
Dopo 3-6 mesi 1/3 della popolazione che ha aumentato il peso ritornano al peso normale.
Dopo 3-9 mesi: La respirazione migliora (meno tosse, più fiato). La funzione polmonare aumenta del 20/30%. La tosse cronica presente solitamente tende a sparire.
Dopo un anno: il rischio di malattie cardiovascolari, cioè infarto o ictus, cala significativamente. Questo perché la nicotina agiva come vasocostrittore sulle arterie, restringendole.
Dopo 5 anni il rischio di cancro al cavo orale e all'esofago RIMANE ma scende del 50%, il rischio di ictus RIMANE ma scende quasi al livello dei non fumatori.
Dopo 10 anni: il rischio di cancro al polmone RIMANE ma scende del 40-50%.
Dopo 15 anni il rischio di malattie cardiovascolari e tumorali scende, RIMANE, ma scende quasi a quello dei non fumatori.
Sigarette fumate in Italia: 90 mila tonnellate, pari a circa 90 miliardi di sigarette
Spese per Fumo: circa 10 miliardi - imposte per il 73% sulle sigarette (circa).
Spese da Fumo: circa 20 miliardi per malattie fumo-correlate, giornate lavorative perdute per bronchite cronica, e danni all'ambiente.
Identikit del fumatore: età media: fra 20 e 39 anni; classe sociale: prevalentemente medio-bassa; consumo medio: il 65% dei fumatori italiani fumano 15-20 sigarette al giorno; totale dei maschi: 11-20 sigarette al giorno; totale delle femmine: 6-10 sigarette al giorno; durata media della dipendenza: nei maschi 24 anni, nelle femmine 17 anni. ogni giorno, nel nostro paese, circa 600 ragazzi iniziano a fumare; tre bambini su quattro, prima di compiere i cinque anni, sanno cosa sono le sigarette, sia che i loro genitori fumino sia che non fumino; all'età di 11 anni un terzo dei bambini, e all'età di 16 anni due terzi, ha già sperimentato il fumo.
Il 95% dei fumatori ha iniziato durante l'adolescenza;
Il 67% dei fumatori adulti vorrebbe smettere.
Chi smette di fumare: in prevalenza maschi, di ogni età, ma specie dopo i 55 anni. Emergono fra questi gli uomini che si sono ritirati dal lavoro (49,5%). Circa il 30% dei fumatori vorrebbe smettere, ma solo il 20% riesce a farlo senza aiuto; il 40% è disponibile ad accettare un programma di aiuto.
Perché smette? 44% per paura di ammalarsi.
39% perché ritiene il fumo nocivo.
7% perché non prova più gusto a fumare.

I fumatori e quanti iniziano e smettono di fumare.

Il numero di fumatori in Italia dal 1958 al 2005 è costantemente diminuito: in particolare un boom di persone che hanno smesso di fumare si è verificato nel 2005 con ben 500.000 persone hanno smesso di fumare le sigarette dopo un anno dell'entrata in vigore della legge antifumo Sirchia.
Il numero di fumatori in Italia a inizio 2005 corrispondevano a oltre 11 milioni pari a oltre il 22% della popolazione superiore all'età di 14 anni - nel 1980 i fumatori erano il 34,9%: l'età media in cui i ragazzi iniziano a fumare è intorno ai 17 anni rispetto alle ragazze intorno ai 19 anni.
La motivazione principale che ha chi smette di fumare è dovuto per motivi di salute e dalla consapevolezza dei danni provocati dal fumo. Queste motivazioni sono sempre più forti in quanto la campagna di sensibilizzazione per smettere di fumare e l'informazione e la conoscenza sempre più specifica dei danni che il fumo provoca al fumatore e a chi gli sta accanto sono evidenti.
Mezzo milione di fumatori in meno in un anno significa miliardi di sigarette in meno fumate in Italia. Nel perido Gennaio - Aprile 2005 sono stati venduti 28,3 milioni di kg di sigarette e a Gennaio-Aprile 2004 31,1 milioni di sigarette. Riduzione di vendita pari all'8,9% e del consumo di sigarette pari al 7,6%. Questa reazione degli italiani rappresenta un forte senso civico rispetto ad un problema importante come la lotta al tabagismo al fine di evitare danni molto gravi causati dal fumo.
Il fumatore ultimamente iniza a comprendere la gravità del fumo e del tabagismo e decide sempre più di smettere di fumare e i benefici che derivano dallo smettere di fumare.
Una così forte riduzione delle persone che fumano le sigarette vuol dire una drastica riduzione nel tempo di malattie associate al fumo e di tutti i danni che il fumo provoca come le più gravi malattie croniche dell'apparato respiratorio ovvero il cancro ai polmoni e la broncopolmonite cronica ostruttiva: una malattia che obbliga il paziente a terapia a base di ossigeno fino anche a 14 ore al giorno per tutta la vita.
In tutto il primo anno dell'applicazione della legge Sirchia antifumo si sono vendute oltre il 5% di sigarette in meno rispetto all'anno precedente e i prodotti sostitutivi del tabacco sono quasi raddoppiati. Ciò indica la volontà di smettere di fumare da parte dei fumatori o ex fumatori.
Un recente studio americano evidenza l'esistenza della correlazione del divieto di fumare nei luoghi pubblici o accessibili al pubblico e la riduzione dei ricoveri per infarto acuto del miocardio - IMA. Analogo processo si è avuto anche nei primi due mesi in Italia registrando una riduzione dei ricoveri pari al 7% in 4 regioni campione - Piemonte - Lazio - Campania - Friuli Venezia Giulia.

Nuova bufera sul Gruppo Regionale PDL, il nuovo capogruppo in un video su sfondo nazista: "facevo la cubista".

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Non si placa la bufera sul Consiglio Regionale del Lazio. Nel mirino il nuovo capogruppo del PDL Chiara Colosimo, 26 anni, ex cubista del Gilda come lei stessa ha dichiarato in un'intervista rilasciata a MTV nel 2010 e oggi rimossa dal suo sito web. Come se non bastasse, l'intervista si è svolta davanti a un murales con l'immagine di Corneliu Zelea Codreanu, fondatore della Guardia di ferro romena e noto sostenitore del nazifascismo. Durissime le critiche della Comunità ebraica romana.

http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=6151d2b03f1133aa

domenica 23 settembre 2012

La macchina trasversale (e impunita) del fango.


In Italia la libertà di informazione si è trasformata in libertà di diffamazione.

Lettera di Enrico Sassoon (*)
"Caro direttore,
le vicende riguardanti Beppe Grillo, il Movimento 5 Stelle e Gianroberto Casaleggio sono state ampiamente riportate dai media nei mesi passati, con una forte accelerazione nelle scorse settimane fino a oggi. Questa attenzione, di norma scarsamente informata, quasi sempre maliziosa e ostile, mi ha toccato marginalmente, ma non lievemente, in quanto socio della Casaleggio Associati. Poiché da oggi lascio la società, ritengo utile chiarirne i motivi, per evitare ulteriori distorsioni dei fatti.
motivi sono due. Il primo riguarda la mia presenza, come socio di minoranza, nella Casaleggio Associati. I media hanno speculato in merito interpretando il mio ruolo come rappresentante di più o meno precisati «poteri forti» intenzionati a infiltrare, tramite la Casaleggio Associati, il blog di Beppe Grillo e, tramite Gianroberto Casaleggio, il movimento politico. In breve, non rappresento alcun potere forte, né in generale né nello specifico, né ritengo che alcun potere forte si senta rappresentato da me. La prova del contrario la lascio ai maliziosi interpreti che si sono finora beati nel richiamare fantasiose teorie complottistiche degne di romanzi d'appendice più che di una stampa seria e informata.Non conosco Beppe Grillo, non ci siamo mai incontrati né scambiati telefonate, mail o sms. Non ho partecipato alla gestione del suo blog in seno alla Casaleggio Associati, dove non ho mai ricoperto cariche operative; non ho mai avuto a che fare con il Movimento 5 Stelle, con il quale intrattiene relazioni il solo Casaleggio nelle forme e nei modi da lui stesso ripetutamente chiariti anche su questo giornale. Lascio la società perché i miei interessi personali e professionali sono altrove, ma anche per spezzare il filo delle speculazioni interessate. Mi auguro che serva.
Il secondo motivo è ben più grave e si sostanzia in una valanga apparentemente inarrestabile di diffamazioni e calunnie di violenta intensità, basate su ancor più farneticanti teorie del complotto, che sono apparse e continuano ad apparire in blog e siti di diversa connotazione: da quelli di ispirazione esplicitamente nazi-fascista a quelli di tendenza diametralmente opposta (come i Meet Up di supporto a Grillo) passando per una varietà di blog e siti di varia natura che vanno dai circoli vegetariani a club politici o territoriali delle più diverse tendenze. In questi luoghi la teoria assume i toni foschi del complotto pluto-giudaico-massonico di memoria zarista e hitleriana. L'attribuzione di rappresentante dei poteri forti origina da qui, per assumere contorni decisamente deliranti e razzisti.
Dal mio cognome ebraico si è risaliti a una famiglia con lo stesso nome che operava 250 anni fa nella Compagnia delle Indie che commerciava in droghe e spezie con Cina e India: tanto basta per vedermi associato, un quarto di millennio dopo, a una «potente dinastia di narcotrafficanti». E non si parla di un pazzo isolato: sono decine i siti che riportano queste piacevolezze, associandomi volta a volta a Bilderberg, Massoneria, Mossad, Illuminati, Lobby delle multinazionali, circoli esoterici e altre amenità di questo tipo da far impallidire Dan Brown o l'Umberto Eco del «Cimitero di Praga».
La cosa è seria e va avanti da anni senza che alcuno di questi luoghi di indecenza ne sia mai stato chiamato a rispondere, sotto il profilo della controinformazione e della legge. La questione che va qui sollevata, al di là di quella strettamente personale, è quella della Rete. Luogo democratico per eccellenza, al quale chiunque può accedere per dare voce alle proprie opinioni, può diventare arena di violenza incontenibile, diffamazione incontrastabile, vera e propria delinquenza mediatica.
Il primo punto è dunque come fare in modo che si salvaguardi la libertà di opinione ed espressione con la necessaria tutela di chi, per un motivo o per l'altro, venga preso di mira con intenti diffamatori e, nel caso in specie, anche razzisti. Ma i fatti non si fermano qui, perché la teoria del complotto dei poteri forti, che va avanti in Rete da almeno quattro anni, da un paio d'anni a questa parte è stata acriticamente assunta anche dai media «ufficiali», ossia radiotelevisione e carta stampata. Avevo erroneamente giudicato tutto sommato sgradevoli ma innocui quei siti e blog, prevedendone un progressivo declino in funzione della palese idiozia dei riferimenti e argomentazioni.
Mi sono dovuto ricredere quando due anni fa, nel numero 5/2010 di «MicroMega» è stato pubblicato un articolo di una ventina di pagine che riprendeva le elucubrazioni reperibili in Rete, rielaborandole in modo apparentemente neutrale e dando loro un crisma di credibilità. Da lì a filtrare nella stampa «ufficiale» il passo è stato breve. Il teorema dei poteri forti è stato da allora ossessivamente riproposto, sempre in totale assenza di verifica alla fonte, spesso senza nemmeno modificare espressioni e terminologia di altri articoli e servizi, in un trionfo di «copia e incolla». Di recente, ad esempio, ho avuto il dubbio privilegio di sentirmi associato su La7 dal direttore di Rai4 Carlo Freccero ai poteri forti e al Bilderberg, per la felicità degli ospiti presenti. Altri, come l'ex politico Gianni De Michelis, hanno dichiarato a Radio24 che certamente dietro al successo di Grillo si ritrova la «destra americana». Decine di articoli e servizi televisivi hanno sostenuto e sostengono ogni giorno il teorema dei poteri forti dediti a infiltrare il Movimento, non si sa bene se per legittimarlo o delegittimarlo.Un'informazione distorta e malata, che impone una seria riflessione." Enrico Sassoon


(*) lettera pubblicata dal Corriere della Sera il 23/9/2012

http://www.beppegrillo.it/2012/09/la_macchina_tra.html#commenti