martedì 3 novembre 2015

L’ATELIER DELLA SOLIDARIETA’.





E’ NATO L’ATELIER DELLA SOLIDARIETA’… PER TUTTI I BISOGNOSI DELLA CITTA’

-Cos’è…

L’ “Atelier della solidarietà”, fortemente voluto da Don Maurizio, è un “negozio” di abbigliamento in cui chi ha bisogno di un cappotto, di un maglione, di un paio di scarpe (e tanto altro) può, con grande dignità, dare un occhiata e scegliersi GRATUITAMENTE quello che fa al caso suo, tornando a casa con ciò che gli serve.

- Dove si trova…

L’Atelier della Solidarietà si trova nei locali della Casa Famiglia “Sarah Calvano” (sopra l’Oratorio “Don Bosco-Wojtyla”), in Via Guazzelli. 

-Giorni ed orari di Apertura…
I giorni di apertura, per chi ha bisogno di qualcosa o per chi vuole donare qualcosa, sono il Mercoledì dalle 9.30 alle 12.00, e il Venerdì dalle 15.00 alle 17.30.
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In vendita la casa riciclabile di 150 m² a meno di 38.000€ e costruita in 4 giorni – il VIDEO



Riciclabile, passiva e low cost.  Questo nuovo tipo di casa si costruisce a pezzi, ricordando le strutture deimattoncini Lego e non costa più di 37.000 Euro in materiali di struttura, ovvero meno di 250 € al m ². Ulteriori informazioni sul sito ufficiale: www.popup-house.com. E’ possibile montarla in soli 4 giorni, come mostra il VIDEO.

http://www.globochannel.com/2015/10/28/in-vendita-la-casa-riciclabile-di-150-m%C2%B2-a-meno-di-38-000e-e-costruita-in-4-giorni-il-video/

Maltempo Sicilia: frana tratto di strada a Enna, famiglie evacuate.



A causa della pioggia, che si e’ abbattuta nelle ultime ore anche su Enna, e’ franato un tratto di strada che dal castello di Lombardia conduce a Piazza Prefettura. La via si trova sopra la ‘Panoramica’, i cui ponti, con campate di 40 metri di altezza, erano gia’ crollati negli anni scorsi. Per precauzione i vigili del fuoco hanno fatto evacuare alcune famiglie dalle loro abitazioni.
http://www.meteoweb.eu/2015/11/maltempo-sicilia-frana-tratto-di-strada-a-enna-famiglie-evacuate/531896/

lunedì 2 novembre 2015

Acireale, voragine in via Paolo Vasta.



Acireale, voragine in via Paolo Vasta
Acireale, voragine in via Paolo Vasta ( foto di Sestarete Acireale)

http://www.cataniatoday.it/cronaca/acireale-voragine-in-via-paolo-vasta.html

Maltempo Calabria: paesi isolati e ferrovia distrutta. Ora c’è il rischio frane.

Maltempo Calabria: paesi isolati e ferrovia distrutta. Ora c’è il rischio frane

Sulla regione ha smesso di piovere ma nel reggino è ancora emergenza. Interrotto il traffico treni sulla linea Catanzaro-Roccella Jonica. Molti danni anche alle coltivazioni. Oggi vertice per fare il punto della situazione con il ministro Graziano Delrio e il capo del dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio.

In Calabria ha smesso di piovere ma i due giorni di maltempo hanno lasciato danni in tutta la regione. In particolare nella zona di Reggio Calabria molte strade e ferrovie sono state distrutte o molte danneggiate. E ora a preoccupare le autorità sono le possibili frane. Per fare il punto della situazione oggi nel capoluogo calabrese ci sarà un vertice con il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, e il capo del dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio.
“Dopo il sorvolo in elicottero delle aree colpite, assieme al Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio e al Prefetto di Reggio Calabria Claudio Sammartino, si svolgerà una riunione presso il centro di coordinamento soccorsi allestito nella prefettura del capoluogo calabrese”, informa in una nota la Protezione civile.
I vigili del fuoco e la Protezione Civile hanno già effettuato oltre 200 operazioni di soccorso. A Ferruzzano (Reggio Calabria) una famiglia è stata salvata dai sommozzatori, dopo essere rimasta bloccata nella propria macchina trascinata via da un torrente. A Cosoleto, invece, una casa è stata danneggiata da una frana e i tre abitanti sono stati salvati dai vigili del fuoco. Operazioni in corso anche a Ardore, S. Ilario, Bovalino, Bianco e S. Lucia.
Il traffico ferroviario è ancora bloccato dopo che il torrente Ferruzzano ha distrutto la ferrovia sulla linea Catanzaro-Roccella Jonica. I tecnici di Rete Ferroviaria Italiana stanno lavorando per far riprendere il traffico. Anche l’agricoltura ha subito molti danni, in particolare gli uliveti e le coltivazioni di bergamotto; e molte aziende agricole sono ancora isolate a causa delle frane. Non risultano invece persone disperse; l’unica vittima dell’ondata di maltempo rimane Salvatore Comandè, l’uomo che sabato è stato travolto dal torrente San Nicola mentre era in macchina, a Taurinova (Reggio Calabria).

Ex Onpi: ente soppresso ma resta la tassa ai pensionati. - Bernardo Iovene

edificio ex Onpi

L'ente che gestiva case di riposo è soppresso, ma la tassa resta. Un centesimo trattenuto dalle pensioni che frutta 3 milioni per un ente che non esiste dal 1977.

LA GABELLA - I pensionati Inps pagano sulla pensione una trattenuta di 1 centesimo, indicato come “contributo ex Onpi”. È solo un centesimo di euro, diciamo che non duole, ma la cosa strana è che l’Onpi, Opera Nazionale Pensionati Italiani, è un ente soppresso nel 1977. Era nato nel 1948 e il contributo di 20 lire prelevato ai pensionati serviva a gestire alcune case di riposo sparse sul territorio nazionale. Quando l’ente fu sciolto si decise di mantenere la trattenuta sulle pensioni e girare l’importo alle regioni in proporzione al numero dei pensionati Inps residenti.
DOVE VANNO QUESTI SOLDI? - Dagli anni ’90 questo contributo è sparito dai bilanci delle regioni, ma l’Inps continua a prelevare un centesimo per 13 mensilità l’anno. In totale parliamo di 3 milioni di euro, una bella cifra che l'Inps attualmente trasferisce allo Stato.
Dove vanno questi soldi, prima o poi ce lo spiegherà il ministero dell’Economia. A domanda ci hanno riferito che sono coinvolti 3 uffici della Ragioneria, e il rebus non è semplice da risolvere, richiede tempo. Aspettiamo una risposta, con la speranza, o l’illusione di scoprire che questi soldi vengano investiti in qualche servizio a favore dei pensionati.

sabato 31 ottobre 2015

Marino si vendica del Pd: "Farò i nomi, tiro giù tutti". - Sergio Rame



Dopo le dimissioni Marino prepara la vendetta: "Ora farò tutti i nomi. Dirò chi del Pd mi ha proposto Coratti e Odevaine". E medita la possibilità di ricandidarsi con una propria lista.
"Ci avevano provato con la Panda rossa, i funerali di Casamonica, la polemica sul viaggio del Papa. Se non fossero arrivati questi scontrini, prima o poi avrebbero detto che avevo i calzini bucati o mi avrebbero messo della cocaina in tasca".
È l'amaro sfogo di Ignazio Marino. Il sindaco dimissionario l’ha presa malissimo."Cacciarmi? Se lo fate farò tutti i nomi - avrebbe detto ai suoi - chi del Pd mi ha proposto Mirko Coratti e Luca Odevaine (due degli arrestati di Mafia Capitale, ndr) come vicesindaco e come comandante dei vigili. Vi tiro giù tutti". Secondo voci vicine al Campidoglio riportate dal Corriere della Sera, Marino avrebbe ricordato di "avere tutto scritto nei miei quaderni" e di "avere anche degli sms di dirigenti nazionali del Pd".
Marino avrebbe già messo mano alle bozze di quello che sarà un libro "esplosivo". Secondo fonti ben informate l’ex caposegreteria Mattia Stella, dimessosi quest’estate dopo la relazione di Franco Gabrielli, gli starebbe curando tutto l'editing. Pagine scomode per Matteo Renzi e, più in generale, per il Partito democratico che, fino all'ultimo scandalo, ha provato a tenere a galla il sindaco marziano. Che, ora, prepara la vendetta. Nella testa gli ronza anche un'altra idea. "I romani sono con me - dice ai suoi - potrei anche presentarmi con una mia lista contro il Pd". Intanto ha venti giorni di tempo per ritirare le dimissioni. Un periodo abbastanza lungo per far ballare Renzi e tenere sulla graticola il Pd romano. Nonostante la valanga di scandali che lo hanno travolto, resta convinto di essere nel giusto, di non aver sbagliato nulla. Sulle note spese contestate, per esempio, dice di non sapere cosa ci hanno scritto sopra: "Ho consegnato gli scontrini agli uffici, come si fa in questi casi. Non escludo che possa esserci stata qualche imprecisione da parte di chi compila i giustificativi". Quindi, ribadisce di essere "disposto a pagare di persona le mie spese di rappresentanza di questi due anni: 19.704,36 euro. Li regalo al Campidoglio".
In una intervista alla Stampa, Marino rivendica di aver "rotto le uova nel paniere del consociativismo politico" e ricorda che "Roma sarà parte civile nel processo di Mafia Capitale. Noi abbiamo tagliato le unghie a chi voleva mettere le mani sugli affari". E ora si augura che "chi verrà dopo di me non riporti Roma indietro". Afferma poi che nel Pd solo in due gli hanno espresso vicinanza: il ministro Graziano Delrio e Giovanni Legnini, "entrambi molto avviliti per quanto accaduto". Ma il grande assente è Renzi. Che ieri ha dettato la linea da Palazzo Chigi. "Non avendo avuto l’opportunità di parlare col presidente del consiglio - dice Marino - non ho potuto conoscere qual è il suo giudizio".