martedì 7 maggio 2019

Zingaretti indagato per finanziamento illecito.

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Nicola Zingaretti, proclamato appena domenica scorsa dall’assemblea nazionale del Pd segretario del partito dopo aver vinto con il 66% dei voti le primarie del 3 marzo scorso, sarebbe indagato dalle procure di Roma e di Messina per finanziamento illecito. Secondo quanto riportato dall’Espresso on line il nome di Zingaretti emerge dagli interrogatori degli avvocati siciliano Piero Amara e Giuseppe Calafiore: arrestati nel febbraio 2018 per corruzione in atti giudiziari, hanno poi patteggiato 3 e 2,9 anni a testa.
Sotto inchiesta anche Berlusconi.
Sotto inchiesta ci sarebbe anche Silvio Berlusconi per corruzione in atti giudiziari su una sentenza del Consiglio di Stato che, secondo l’accusa, gli consentì di non cedere parte del pacchetto azionario di Mediolanum così come aveva invece stabilito la Banca d’Italia. Per quanto riguarda invece il neo segretario del Pd l’inchiesta è invece portata avanti dai pm Paolo Ielo e Stefano Fava e prende spunto dalle dichiarazioni di Calafiore in un interrogatorio del luglio scorso. Tra l’altro Calafiore si sarebbe detto sicuro di non essere arrestato grazie a erogazioni fatte per favorire l’attività politica di Zingaretti. Ma finora, precisa l’articolo dell’Espresso, prove di tali presunte erogazioni non sarebbero state trovate.
Zingaretti fiducioso
Immediata la reazione di Zingaretti, che si dice estraneo ai fatti e fiducioso: «In merito all’articolo dell’Espresso sulla mia iscrizione nel registro degli indagati della Procura di Roma per un presunto finanziamento illecito, voglio affermare di essere estremamente tranquillo perché forte della certezza della mia totale estraneità ai fatti che, peraltro, sono stati riferiti come meri pettegolezzi “de relato” e senza alcun riscontro, come affermato dallo stesso articolo del
settimanale». E ancora: «Mai nella vita ho ricevuto finanziamenti in forma illecita e attendo quindi con grande serenità che la giustizia faccia tutte le opportune verifiche per accertare la verità».
L’attacco dei pentastellati.
Sulla vicenda, però, salgono subito i pentastellati. «Questo sarebbe il nuovo che avanza? Cambiano i segretari ma gli affari oscuri sembrano rimanere di casa nel Pd. Zingaretti abbia il pudore di mollare la nuova poltrona», dice il sottosegretario agli Affari esteri Manlio Di Stefano. E altri, come il vicepresidente del Movimento 5 stelle alla Camera Francesco Silvestri, parlano di perdita del pelo ma non del vizio ricordando che Zingaretti era finito sotto inchiesta anche con Mafia Capitale.
Zingaretti: non mi faccio intimidire dalle bassezze del M5S.
«Non mi faccio intimidire dalle bassezze del M5s - è la ferma replica di Zingaretti -. Comprendi la disperazione per il disastro politico che stanno combinando, per essere da mesi succubi del loro alleato di governo, per essere in caduta libera nel gradimento dei cittadini e per le batoste elettorali avute in Abruzzo e Sardegna. Ma se pensano di aggrapparsi alle fantasie di qualcuno sbagliano di grosso».

lunedì 6 maggio 2019

Chi è Siri?

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Nel 2014 patteggia una condanna a un anno e otto mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta in seguito al crack di "MediaItalia", società da lui presieduta, indebitata per oltre 1 milione di euro. Oltre a tale ammanco, si aggiunge un'elusione fiscale per un valore di centosessantaduemila euro.[2][12][13]
Nel 2018 ha dichiarato di non aver mai conseguito la laurea in scienze politiche che gli è stata attribuita in diverse occasioni in passato da almeno il 2004.[14][15][16][17][18]
Il 18 aprile 2019, trapela la notizia che il sottosegretario ai Trasporti della Lega e consigliere economico di Matteo Salvini è indagato per corruzione. Armando Siri è accusato di aver accettato denaro per inserire una norma sulle energie rinnovabili nella manovra. Tutto ruota intorno a una presunta tangente da 30mila euro, "data o promessa" a Siri in cambio di un “aggiustamento” al Def 2018 sugli incentivi al mini-eolico. L’esponente del Carroccio respinge “categoricamente” ogni accusa: "Non ho fatto niente di male, non mi dimetto dal governo". Salvini lo difende a spada tratta. Ma Luigi Di Maio invoca il passo indietro e Danilo Toninelli ritira le deleghe al sottosegretario. Nello scontro tra i due partiti di governo s’inserisce il premier Giuseppe Conte, che vuole un "chiarimento" e prende tempo. Il 2 maggio il premier Conte in una conferenza stampa annuncia che proporrà in Cdm la "revoca della nomina" per Siri. (wikipedia)

Affidereste il compito di far parte del governo del paese ad un tizio che ha una condanna definitiva, dichiara il falso ed è sospettato di corruzione?

Report, focus antiriciclaggio su acquisto immobile Siri.




Il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasportia Armando Siri in una recente immagine d'archivio.

Segnalato dal notaio che ha stipulato la compravendita.

Il sottosegretario Armando Siri ha acquistato per la figlia una palazzina a Bresso, vicino a Milano, con 585 mila euro provenienti da un mutuo acceso presso una banca di San Marino ed il notaio che ha stipulato l'atto ha segnalato la compravendita come operazione sospetta di riciclaggio. E' quanto si afferma in una inchiesta di Report, il programma di Sigfrido Ranucci in onda domani su Rai 3, anticipata nell'edizione del Tg3 delle 19. 
"Abbiamo scoperto - afferma Ranucci - che 600 mila euro sono partiti da una banca di San Marino, Banca agricola, e sono finiti sul conto di un notaio e sono stati utilizzati dal senatore Siri per acquistare una palazzina a Bresso intestata alla figlia. Il notaio ha pensato di segnalare l'operazione come sospetta". E alla domanda su quali siano, in genere, i casi in cui un notaio segnala un'operazione sospetta, il professionista risponde: "In generale può essere anche sicuramente la provenienza dei capitali...".
La giornalista di Report poi chiede se vi siano state delle garanzie reali per ottenere il mutuo e il notaio risponde: "Ah questo io non glielo posso dire, io posso dire che garanzie reali nell'atto o con atto successivo almeno a mio rogito non ce ne sono...". Ranucci quindi osserva che, "visto che il senatore Siri ha alle spalle un patteggiamento per bancarotta fraudolenta, ha avuto un immobile pignorato nel 2011 dall'Inpgi, ha dichiarato nel 2017 25.000 euro di reddito, ci siamo chiesti con quali garanzie sia stato erogato questo mutuo".

sabato 4 maggio 2019

Involuzione della specie...

L'immagine può contenere: 2 persone, persone che sorridono, persone in piedi

Il primo marcio del liberismo.

humantrafficissue

Mi chiedo con quale faccia l’informazione mainstream osi parlare del primo maggio quando ogni giorno si dedica all’umiliazione del lavoro e a creare una narrazione per stroncare ogni tentativo di uguaglianza nel mondo, anche a costo di esaltare mentecatti esecrabili come il golpista Guaidò che adesso fugge per ambasciate conniventi. Con quale faccia osi parlare di diritti e di libertà quando è complice di un sistema che li contempla solo come facciata ricreativa perché al cuore è strutturalmente incapace di concepirli se non sotto forma di diritto di proprietà e di sfruttamento. 
E infatti se solo si raschia la vernice fluorescente con cui viene coperta la realtà, viene fuori il marcio e colano veleni: anzi più la vernice è brillante e spessa, più è vicina alla testa del sistema, più la putrefazione sottostante cresce e comincia a colare nonostante l’opera degli imbianchini dell’informazione.
Prendiamo gli Usa dove il processo neoliberista e neo medioevale fa sentire i suoi effetti con maggiore forza: nonostante tutti i proclami e le statistiche, nonostante la comunicazione insista grottescamente sul sogno americano si verificano fenomeni inspiegabili alla luce del pensiero unico. Per esempio due economisti  hanno pubblicato uno studio sconcertante nel quale evidenziano che dal 1999 al 2013 c’è stato un drastico incremento della mortalità tra i bianchi americani di età compresa tra i 45 anni ai 54 anni che in sostanza ha causata la morte di mezzo milione di persone in più rispetto agli anni precedenti. Sono cifre che non hanno corrispondenza nelle altre etnie e gruppi di età denunciando con chiarezza che è stato l’impoverimento delle classi medie, saccheggiate dai ricchi, a determinare questa sorta di strage silenziosa che avviene nella grandissima maggioranza dei casi per le conseguenze dell’alcolismo. La cosa è particolarmente interessante per l’età della fascia presa in considerazione che comprende la parte di popolazione bianca che dovrebbe essere al vertice della propria carriera e capacità, ma comprende anche gli ex giovani e adolescenti che sono stati esposti per primi all’esplosione nemica e poi soprattutto commerciale della fitness, del “sano”, del benessere, del light mostrandone la natura di facciata sia mentale che sociale visto che essa si è sviluppata proprio mentre una percentuale sempre maggiore di persone cessava di potersela permettere.
E che dire del medesimo Paese dove ogni mese  si inventa un nuovo “genere”, un nuovo ircocervo  da innalzare sugli altari della libertà? Bene sorprendentemente e senza che nessuno ne avesse sentore è diventata la nuova Tailandia: eccolo il piccolo sporco segreto. Il traffico di minorenni in Usa è diventata  l’ attività  in più rapida crescita, la più redditizia dopo droga e armi: ogni due minuti un bambino viene sfruttato dall’industria del sesso e secondo le cifre riportate da Usa today che ovviamente sono molto imprecise per difetto, ogni anno ci sono circa 2,5 milioni di violenze a pagamento su minori. Si stima che circa 100 mila bambini e bambine dagli 8 ai 13 anni vengano venduti ogni anno sul mercato del sesso: alcuni vengono rapiti, altri fuggono di casa e cadono nelle grinfie di questi “imprenditori” del sesso, ma una consistente percentuale viene venduta dai parenti, spesso con la complicità di organi di polizia. E con 800 mila bambini che scompaiono ogni anno, soprattutto fra le fasce di recente immigrazione, non si fa fatica a comprendere le dimensioni del “mercato”. Secondo alcuni questo fenomeno è dovuto alla “pornizzazione di una  generazione”, ma probabilmente di un’intera società privata di centro e di speranze come indicherebbe anche il fatto che  – stando alle testimonianze e ai rapporti che cominciano ad emergere – il sesso con bambini e adolescenti diventa sempre più violento. 
E’ assolutamente chiaro che il traffico di bambini si salda a un continuum che va dalla crescita dei senzatetto, al dilagare di lavori precari e con salari che non consentono di vivere senza aiuto, ai problemi di autostima in un sistema dove le vittime sono costrette a colpevolizzarsi, a un sistema generale di comunicazione che fa dell’ipocrisia la sua cifra. 
Il primo marcio al posto del primo maggio.

mercoledì 1 maggio 2019

Onde gravitazionali, catturati 4 nuovi possibili segnali.


Rappresentazione grafica dell'onda gravitazionale generata dalla fusione di due buchi neri (fonte: T. Pyle/LIGO)

Grazie a Ligo e Virgo, fermento tra fisici e astronomi.

Quattro nuovi 'cinguettii' dall'universo, probabilmente generati da onde gravitazionali, sono stati intercettati ad aprile dopo la riaccensione dei rivelatori Ligo e Virgo negli Stati Uniti e in Italia: i primi tre segnali sembrerebbero riconducibili alla fusione di buchi neri, mentre l'ultimo segnale, catturato il 25 aprile, sta suscitando grande fermento tra gli astronomi perché sembrerebbe provocato dalla collisione di due stelle di neutroni.
Se confermato, questo evento potrebbe rivelarsi una miniera di informazioni come quello che nel 2017 ha permesso l'osservazione della controparte visibile di una sorgente di onde gravitazionali aprendo le porte alla nuova astronomia multimessaggera. La notizia, anticipata su Twitter della collaborazione Ligo della National Science Foundation, è confermata anche dal fisico Giovanni Prodi, dell'Università di Trento e associato all'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), nonché coordinatore dell'analisi dati dell'osservatorio europeo Virgo a Cascina.
"I segnali che abbiamo captato sembrano molto convincenti, ma è troppo presto per fare annunci, perché sono ancora in corso le verifiche che richiederanno qualche mese". L'ultimo segnale intercettato il 25 aprile "sarà quello più difficile da ricostruire - spiega Prodi - perché il fenomeno è stato osservato solo da due rivelatori, mentre il terzo non era in funzione: al momento abbiamo dato agli astronomi informazioni piuttosto vaghe sulla posizione nel cielo e sulla distanza a cui sarebbe avvenuto l'evento, ma contiamo di affinare i dati nei prossimi giorni".
Per ora sembra che la sorgente del segnale sia più debole e lontana di quella individuata nel 2017, e per questo trovarla sarà una sfida ancora più ardua: "la volta scorsa gli astronomi dovettero vagliare una cinquantina di galassie che potevano ospitare l'evento, mentre stavolta saranno migliaia". Probabilmente martedì ci sarà già una prima comunicazione ufficiale, "perché si chiude il primo mese di raccolta dati ed è tempo di fare bilanci".