Ungaretti: "M'illumino d'immenso"
Quasimodo: "Ed è subito sera"
Poche parole, molto pathos.
Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
L'indagine è scattata in seguito all'analisi eseguita sul telefono cellulare di un soggetto perquisito per fatti analoghi su cui sono stati rinvenute chat, immagini e video a carattere pedopornografico, con il coinvolgimento anche di bambini in tenerissima età. Al termine dell'indagine, condotta sui principali social network, la Polizia Postale di Firenze ha identificato i soggetti che a vario titolo detenevano o scambiavano immagini e video pedopornografici per i quali il procuratore aggiunto Luca Tescaroli ha emesso i decreti di perquisizione a carico degli indagati, permettendo di bloccare la diffusione progressiva dei partecipanti al gruppo.
Le perquisizioni, coordinate dal Centro protezione dei minori del Servizio Polizia Postale di Roma, sono state eseguite in Toscana, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Sicilia. Il più «anziano» del gruppo ha compiuto da poco 55 anni, il più giovane ne ha 19. Sono stati sequestrati decine di telefonini e computer, dalla cui perquisizione informatica sono emersi importanti riscontri, sia in ordine al possesso ed allo scambio di materiale pedopornografico, sia in ordine all'appartenenza ai vari gruppi sui social utilizzati per la cessione del predetto materiale. Sono in corso, da parte degli esperti della Polizia Postale, approfondite analisi di tutti i supporti sequestrati al fine di acquisire le prove informatiche e verificare il coinvolgimento di altri soggetti, nonché l'ambito di diffusione del fenomeno. E proprio analizzando il telefono di uno dei perquisiti è emerso la presenza di canali Telegram dove, per accedere ai contenuti pedopornografici, è necessario preliminarmente pagare 15 euro a canale per essere ammessi.
“L’Italia è passata dall’essere l’epicentro dell’incubo a un modello per il contenimento del coronavirus che dà lezione agli Stati Uniti e al resto del mondo”. Così scrive il New York Times in un lungo articolo scritto dal corrispondente da Roma in cui torna ad analizzare la gestione della pandemia da parte del nostro Paese, spiegando come sia riuscito a lasciarsi alle spalle la fase più critica dell’emergenza e lo status di posto da “evitare a tutti i costi”. Un vero e proprio elogio a sorpresa, quello del prestigioso quotidiano americano, che assurge l’Italia a modello per tutto il mondo.
“Dopo un inizio incerto, l’Italia ha consolidato, o almeno mantenuto, i vantaggi di un rigido lockdown a livello nazionale attraverso un mix di allerta e competenza medica dolorosamente acquisita”, scrive il Nyt, sottolineando che oggi gli ospedali italiani “sono praticamente vuoti di pazienti Covid-19” e “le morti quotidiane attribuite al virus in Lombardia, la regione settentrionale che ha sopportato il peso maggiore della pandemia, si aggirano intorno allo zero”. Eppure il nostro Paese nei mesi scorsi era considerato un esempio al contrario. “Guardate cosa sta succedendo con l’Italia”, diceva ai giornalisti il presidente Trump il 17 marzo, ricorda il giornale, evidenziando come anche il candidato democratico alla Casa Bianca, Joe Biden, a proposito della sanità pubblica per tutti disse che “non sta funzionando in Italia in questo momento”.
Ciò consente al governo di mantenere le restrizioni in atto e di “rispondere rapidamente, anche con blocchi, a tutti i nuovi focolai – spiega il Nyt – Il governo ha già imposto restrizioni sui viaggi da oltre una decina di Paesi poiché l’importazione del virus è ora la sua più grande paura”. “La strategia di chiudere tutto ha attirato le critiche di chi accusava il governo di eccessiva cautela e di paralizzare l’economia. Ma potrebbe dimostrarsi più vantaggiosa che cercare di riaprire l’economia mentre il virus infuria ancora, come sta accadendo in paesi come Stati Uniti, Brasile e Messico”, insiste il giornale, secondo il quale in Italia c’è anche una parte della popolazione che non rispetta le misure anti-Covid.
“Spesso le mascherine non vengono indossate o si tengono abbassate su treni o autobus, dove sono obbligatorie. I giovani escono e fanno le cose che fanno i giovani – e rischiano in questo modo di diffondere il virus nelle parti più sensibili della popolazione. Gli adulti hanno iniziato a riunirsi in spiaggia e per grigliate di compleanno. Non esiste ancora un piano chiaro per un ritorno a scuola a settembre”, scrive ancora il Nyt.
Dopo alcuni mesi, prosegue il Nyt, gli Stati Uniti contano decine di migliaia di morti in più rispetto a qualsiasi altro Paese al mondo e quei Paesi europei “che una volta guardavano compiaciuti l’Italia stanno affrontando nuovi focolai. Alcuni stanno imponendo nuove restrizioni e valutando se introdurre il lockdown”.
Venerdì il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha annunciato un rinvio del previsto allentamento delle misure in Inghilterra a causa dell’aumento del tasso di infezione. Perfino la Germania, elogiata per la sua risposta efficiente e la tracciabilità dei contatti rigorosa, ha avvertito che il comportamento lassista sta provocando un’impennata dei casi.
Il governo italiano, rimarca il Nyt, si è fatto guidare da comitati scientifici e tecnici. Medici locali, ospedali e funzionari sanitari raccolgono quotidianamente più di 20 indicatori sul virus e li inviano alle autorità regionali, che poi li inoltrano al ministero della Salute. “Il risultato è una radiografia settimanale della salute del Paese su cui si basano le decisioni politiche”, prosegue il giornale americano, elogiando il voto del Parlamento che ha prorogato al 15 ottobre lo stato di emergenza.