di Brian Stelter (NR edizioni) e comprenderete perché negli Stati Uniti il negazionismo politico del Covid, orchestrato dalla Casa Bianca, si sia accompagnato a una criminale manipolazione mediatica. E viceversa. Stelter (conduttore e capo della redazione Media della Cnn) si occupa diffusamente del “collega”, Sean Hannity, la persona più potente dentro Fox News nell’era Trump, e protagonista del “circolo vizioso” tra il presidente e la più ascoltata emittente della destra. Colpisce, soprattutto, il racconto agghiacciante di come mentre il virus si diffondeva silenziosamente negli Stati Uniti, alcune delle principali star di Fox ne negavano e minimizzavano la minaccia. Come si è giunti a “ringraziare il riscaldamento globale” perché il virus “sarebbe stato fermato dalle temperature più alte”. Una teoria prontamente sposata nello Studio Ovale: “Scomparirà”, disse Trump il 27 febbraio”. “Un giorno – come un miracolo – scomparirà”. E mentre l’analista medico più esperto di Fox, il dottor Marc Siegel affermava che “nel peggiore, peggiore, peggiore scenario, potrebbe essere come l’influenza”, una nota conduttrice, Laura Ingraham, parlava dei Democratici come del “Partito panDEMico”. Un altro aspetto impressionante: la negazione ostinata del contagio, e quindi della realtà, e quindi della catastrofe incombente da usare come una robusta clava contro gli avversari politici. Nel caso in questione, i Democratici, accusati di diffondere sulla malattia allarmistiche fake news al fine di screditare una presidenza lungimirante, responsabile e quanto mai attenta agli interessi, soprattutto economici, del popolo americano. Un paradigma simile a quello brasiliano del presidente Jair Bolsonaro. E riscontrabile nelle prime disinvolte reazioni di Boris Johnson (la famosa “immunità di gregge” che avrebbe miracolosamente protetto gli inglesi) prima che il morbo lo convincesse a rivedere i suoi piani. Un uso politico del virus (o meglio del non virus) esattamente uguale e contrario nei casi in cui è stata l’opposizione ad agitare contro le misure prudenziali del governo l’accusa di aver introdotto la cosiddetta dittatura sanitaria. Esemplare il caso italiano, che le immagini del Matteo Salvini privo di mascherina e promotore di convegni negazionisti hanno immortalato. In Italia, fortunatamente, sulla pericolosità della pandemia non c’è stata alcuna grave manipolazione delle notizie (a parte il negazionismo delinquenziale su alcuni social). Quanto alle Fox nostrane, qualcuno ci ha anche provato a scimmiottare Hannity ma senza successo. Purtuttavia da Trump a Bolsonaro a un certo sovranismo alle vongole, adesso sappiamo chi non dobbiamo ascoltare per non ammalarci.