L'editorialista del Corriere Ostellino mente al Tg1: "In piazza gridavano intercettateci tutti"
Il politologo Pasquino: "Berlusconi barcolla, ma non crolla"
Da Roma a Milano, da Padova a Lecce e in decine di altre città d'Italia, ma anche da Parigi e Londra, un unico grido: “No alla censura, no alla mafia, no al bavaglio”.
Sono decine di migliaia i cittadini che si oppongono alla legge con cui Berlusconi vuole fermare pressoché tutte le indagini e togliere agli elettori la possibilità di sapere.
Crepe anche nella maggioranza con il presidente della Camera che sposa le tesi del Procuratore nazionale Antimafia Piero Grasso e invita il Pdl a riflettere.
Anche il Quirinale prende posizione, Napolitano dice “Avevo consigliato di dare priorità alla manovra economica, ma non mi hanno ascoltato”.
E sottolinea come le manifestazioni e gli esperti mettano in evidenza “Punti critici chiari che preoccupano" il Quirinale.
Il presidente del Senato Schifani ammette: impossibile approvare definitivamente la legge prima dell'estate.
La spallata di Berlusconi adesso è più difficile.
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