Non solo i vitalizi. Anche la liquidazione (esentasse). La “Stampa” di oggi (mercoledì 10 agosto) rilancia a tutta pagina un tema caro al popolo anti-Sanguisughe. Non solo infatti ai nostri ex parlamentari paghiamo un ricco vitalizio, che matura con soli 5 anni di contributi alle spalle (Cinque! Mica 35 come i cittadini comuni!), macché: noi paghiamo loro anche un abbondante “liquidazione”, motivata per “il reinserimento” (è naturale, no? Chi ha fatto il parlamentare deve essere “reinserito”. E ha bisogno di un bel malloppo di nostri soldi per farlo) e tecnicamente definita “assegno di solidarietà”. Proprio così, amici miei: siamo solidali (senza volerlo) con i conti correnti dei nostri ex parlamentari…
Badate bene: si tratta di un assegno molto molto robusto. Per restare all’ultima legislatura finita, quella del 2008, ecco quanto hanno portato a casa, fra pensione e liquidazione, alcuni parlamentari non rieletti: Clemente Mastella (9604 euro di pensione e 307mila euro di liquidazione); Luciano Violante (9363 euro di pensione e 278mila euro di liquidazione); Alfredo Biondi (9604 euro di pensione e 278mila euro di liquidazione), Armando Cossutta (9604 euro di pensione e 345mila euro di liquidazione).
Ultima beffa: le liquidazioni dei comuni cittadini sono sempre tassate al 27 per cento. Quelle dei parlamentari invece sono esentasse. Esentasse, proprio così. La solidarietà del resto non può mica soggiacere alle leggi del fisco. E la faccia di bronzo neppure.
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