venerdì 4 novembre 2011

Italia ha chiesto monitoraggio Fmi Barroso: "Serve determinazione".



Cannes - (Adnkronos/Ign) - Il presidente della Commissione europea rivela: ''L'Italia ha deciso di sua iniziativa di chiedere all'Fmi di monitorare l'applicazione dei suoi impegni''. E sottolinea: "I dubbi dei mercati sulla credibilità di Roma sono un fatto oggettivo". Vola lo spreadSarkozy: "Italia ha preso le misure necessarie".Obama all'Ue: "Attuare accordi rapidamente, siamo fiduciosi". Napolitano: ''Crisi senza precedenti''. Grecia, dietrofront sul referendum (VIDEO). Fini: "Il governo non ce la fa". Pdl, lettera di sei deputati a Berlusconi: "Serve una nuova fase politica".
Cannes, 4 nov. (Adnkronos/Ign) - "L'Italia ha deciso di sua iniziativa di chiedere all'Fmi di monitorare l'applicazione dei suoi impegni". Con queste parole il presidente della Commissione europea Jose Manuel Durao Barroso ha messo fine al giallo scoppiato dopo le prime dichiarazioni di alcuni funzionari al vertice del G20 a Cannes. Barroso ha poi annunciato che "la prossima settimana ci sara' una missione in Italia".
La notizia circolata in mattinata è stata poi confermata dal presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy: "L'Italia ha invitato l'Fmi averificare ogni trimestre, in collegamento con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, l'attuazione delle misure" decise. Il nostro Paese inoltre, ha aggiunto Van Rompuy, "ha dato alla Commissione europea la missione di valutare le misure" annunciate dal governo "in modo dettagliato" e di "vigilare sull'esecuzione di queste misure". A questo proposito, il presidente del Consiglio europeo ha sottolineato come "tutto questo sia estremamente importante per la credibilita' delle misure annunciate". L'Italia "ha riaffermato il suo impegno per il consolidamento di bilancio e per le riforme strutturali", ha sottolineato Van Rompuy, ricordando che al vertice del 26 e 27 ottobre scorso era gia' stato "concordato il monitoraggio da parte della Commissione europea".
In precedenza fonti italiane avevano smentito il monitoraggio sull'andamento delle riforme in Italia parlando più genericamente di "consigli" da parte di Fmi e Ue.
Barroso però non ha nascosto le difficoltà in cui si trova il nostro Paese. I dubbi dei mercati sull'Italiasono "un fatto oggettivo", per questa ragione deve dimostrare la sua "assoluta determinazione" ad attuare gli impegni assunti. "Siamo oggettivi - ha detto il numero uno dell'esecutivo di Bruxelles intervenendo a Cannes - rispondendo ad una domanda sul perche' l'Italia non sia credibile - ci sono dubbi dei mercati, abbiamo visto l'evoluzione degli spread, e' un fatto oggettivo".
Dunque, ha ribadito Barroso, l'attuazione degli impegni decisi "e' importante per la credibilita' degli sforzi" e "anche per dimostrare ai mercati la sua assoluta determinazione". "Sta all'Italia - ha sottolineato ancora - dimostrare che e' realmente impegnata a rispettare gli accordi che ha preso con noi e le decisioni molto importanti". Quanto alla richiesta di monitoraggio dell'Fmi, "l'Italia - ha spiegato infine - ha usato la sua prerogativa" di membro del Fondo, e "questo rafforza la sua credibilita'".
"Tutte le discussioni con l'Italia si sono svolte in un'atmosfera molto serena, non ci sono stati diktat o l'imposizione di qualcosa" ha assicurato il presidente del Consiglio europeo ribadendo come "la situazione dell'Italia sia completamente diversa da quella della Grecia". I colloqui, ha insistito, si sono svolti in un clima di "cooperazione, e' l'Italia che ha proposto di invitare l'Fmi, per rafforzare la credibilita' del programma".
La decisione del governo italiano sulla sorveglianza dell'Fmi è accolta con molto favore dal direttore generale del Fondo Christine Lagarde tutti i leader. "Saluto con favore la decisione dell'Italia di invitare l'Fmi a intensificare la sorveglianza e il monitoraggio per sostenere i passi importanti del governo per il consolidamento fiscale e le riforme strutturali".
Sulla stessa linea il presidente francese Nicolas Sarkozy, intervenuto in conferenza al termine del vertice di Cannes. ''Accolgo con favore lo sforzo dell'Italia che ha preso le misure necessarie per arrivare ad un pareggio di bilancio nel 2013 e la sua decisione di fare ricorso all'Fmi e all'Ue per certificare su base trimestrale i suoi conti''. Il capo di Stato francese ha ricordato che ''l'Italia e' una delle principali economie mondiali e un paese essenziale per la zona euro''.
''Berlusconi è consapevole dei dubbi dei mercati finanziari sulla reale applicazione del piano anticrisi'' e ha chiesto all'Ue e all'Fmi di avere un monitoraggio'' ha ribadito anche Sarkozy. E sollecitato da un giornalista britannico ha sottolineato: ''Non abbiamo voluto cambiare i Governi in Grecia e in Italia: non e' il nostro ruolo e non e' la nostra concezione della democrazia. Ci sono delle regole. In Grecia abbiamo lavorato con qualsiasi Governo. In Gran Bretagna ho lavorato con Brown e con Cameron. In Italia c'e' un premier, Silvio Berlusconi, che ha presentato un piano. E' una realta' che si impone a noi democraticamente'' ha detto Sarkozy.
Il capo dell'Eliseo ha quindi ribadito che "la Francia si battera' affinche' la 'Tobin Tax' diventi realta'. Aspettare che il resto del mondo adotti una tassa sulle transazioni finanziarie non e' una giustificazione sufficiente per impedirne l'entrata in vigore''. Ora, ha spiegato, ''ci sono decine di paesi che hanno raggiunto la Francia nella sua battaglia, che all'inizio ci vedeva soli. Ora ci sono la Commissione Europea, la Germania, la Spagna, l'Unione Africana, l'Argentina... che sono favorevoli al principio di una tassa sulle transazioni finanziarie''. Sarkozy ha annunciato che si appoggera' ''su tutte le opinioni pubbliche per raggiungere questo risultato'', cioe' l'istituzione di una tassa sulle transazioni finanziarie.
''Riteniamo come moralmente indispensabile a difesa dei popoli che gli attori finanziari che ci hanno portato a questa crisi diano il loro contributo per riparare i danni da loro provocati''.
Sarkozy ha poi annunciato le misure prese dal vertice in merito ai paradisi fiscali e alla stesura di una lista ''degli undici paesi che riteniamo siano dei paradisi fiscali''. ''Non vogliamo piu' paradisi fiscali. La cosa deve essere chiara. Saranno messi al bando nella comunita' internazionale''.
Al G20 di Cannes è stata raggiunta inoltre un'intesa perché il Fondo monetario internazionale crei un nuovo strumento per prestare soldi ai Paesi in crisi di liquidità.
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama dal canto suo ha ribadito l'appello all'Ue perche' "attui il piu' rapidamente possibili" le decisioni prese per la stabilita' dell'eurozona. "Siamo fiduciosi sulla capacita' dell'Europa" di superare la crisi, ha detto Obama al termine del G20 a Cannes.



2 commenti:

  1. Tornando da Cannes aveva detto di aver rifiutato il monitoraggio del FMI, subito dopo è stato smentito da Barroso che ha dichiarato che è stato proprio lui a chiederlo. E' un incapace, oltretutto sta dimostrando che a lui non stanno a cuore l'Italia e gli italiani, lui vuole solo usufruire dell'impunità parlamentare, sa bene che senza quella sarebbe già al gabbio.

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  2. Al 'gabbio'? Complimenti, conosci il gergo carcerario! ;-)

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