Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
venerdì 18 maggio 2012
Pensieri mattutini. Arrovellamenti.
La notte porta consiglio; dicono che anche quando si dorme si pensa e, quando si pensa, generalmente, i pensieri sono quelli che hanno marcato la nostra mente durante la giornata precedente.
Uno dei fatti che ha marcato la mia giornata è stato quello della tassa occulta di Marchionne alla Fiom; il bellimbusto, fregandosene altamente delle leggi - lui può, è una specie di super man - oltre ad aver, illo tempore, negato il reintegro dei tre lavoratori di Menfi come disposto dal tribunale di Potenza, non solo si è rifiutato di operare come sostituto d'imposta la trattenuta delle quote sindacali dagli stipendi dei dipendenti, ma li ha gravati di un ulteriore balzello punitivo anti sindacale di 7-8 euro.
Ora mi domando: se uno come Marchionne, che non riveste alcuna carica governativa ed istituzionale, può ignorare le leggi, fregandosene dei diritti acquisiti dai lavoratori, della volontà inalienabile di ciascun individuo, come possiamo sperare di avere il diritto di decidere della nostra vita e di operare le nostre scelte?
Ci viene detto che pagare le tasse è un dovere e se non lo facciamo arrivano anche a toglierci la casa pagata con il sudore della fronte e di tanti anni di lavoro, e magari in due.
Perchè, allora, non si fanno pagare a tutti?
E perchè non si sente mai parlare dei diritti?
E perchè il Ministro Monti si dice vicino e solidale a Equitalia, che di equo ha solo il logo, ma non si sente solidale con chi le tasse non le paga perchè impossibilitato a farlo?
E perchè il Presidente della Repubblica Napolitano nega, lui che dovrebbe essere "il garante della Costituzione", la volontà espressa da milioni di cittadini tramite il voto delle urne elettorali?
E perchè il governo permette ad un Marchionne qualsiasi di bypassare le leggi senza muovere un dito?
E perchè, sempre il governo, permette ai fabbricanti italiani di spostare le fabbriche all'estero mantenendo il marchio del "made in Italy"?
E perchè non si è controllato il mercato evitando le lievitazioni dei prezzi dei beni di consumo dopo l'avvento dell'euro?
E perchè assieme alla lievitazione dei prezzi dei beni al consumo non si sono fatti lievitare anche le paghe e gli stipendi dei lavoratori?
Eppure pare evidente a tutti che il costo della vita è raddoppiato; un esempio pratico è il costo degli affitti che, prendendo una cifra a caso, da 600milalire è passato a 600 euro; così come sono raddoppiati i prezzi delle derrate alimentari: una lattuga, ad esempio, da 1000lire è passata a 1 euro, e così all'infinito.
Un proverbio siciliano recita: "cu damme e tiè, l'amicizia sempre c'è" - tradotto in latino: con il do ut des, c'è sempre collaborazione - ma qui mi sa che ci si è bloccati a prendere e pretendere senza mai dare.
Il cittadino, quello che è costretto a pagare le tasse, non ha neanche più il diritto di manifestare un dissenso e, se lo fa, viene fermato e bastonato dalle forze dell'ordine su mandato di gente che vive a sbafo, che è corrotta, che ha dimenticato lo scopo del compito demandatogli: quello di governare in democrazia - che vuol dire governo del popolo - e amministrare "il bene comune", che è di tutti, tenendo sempre a mente che chi comanda, in quanto unico sostentamento dello Stato, è "il popolo sovrano".
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