martedì 24 luglio 2012

L'Italia è con l'alleato sbagliato nella terza guerra mondiale. Vito Lops


Sensazioni. Sensazioni di terza guerra mondiale, quella che si combatte fra le trincee della finanza internazionale. Dopo un po' di tregua gli eserciti adesso sono nuovamente schierati. Da un lato l'Eurozona, dall'altro un club di investitori stranieri che, forti di un'assenza normativa che pone la finanza mondiale in condizioni di far west, puntano a ribasso contro l'euro  (sceso oggi ai minimi da due anni e secondo alcuni esperti diretto a 1,16 dollari).
Da un lato i politici dell'Eurozona che continuano a difendere un'area euro che fa acqua da tutte le parti: lingue diverse, così come fiscalità, bilanci, culture e titoli governativi. In comune c'è solo la valuta. Ma che senso ha avere una stessa valuta se i debiti (e i rendimenti dei titoli di Stato) sono diversi, con quelli dei Paesi più deboli aperti al fuoco della speculazione? E non è solo una questione di speculazione. E' una questione di investitori stranieri che ogni giorno credono sempre meno, e meno ancora, al progetto euro. Perché è un'unione costruita dal tetto mentre si cerca disperatamente, al netto di campanilismi suicidi, di progettare (con drammatico ritardo) le fondamenta.
Dall'altro lato quindi, di quelli che vendono euro e titoli di Stato della periferia, c'è chi inizia a sentire puzza di bruciato in casa euro. Anche se, da questo punto di vista, un segnale indica che c'è ancora una speranza per l'euro. E quel segnale arriva dal Bund tedesco, che oggi ha toccato il minimo storico a 1,13% sulla scadenza a 10 anni. Se l'euro implode anche la Germania, con quella sua economia basata sulle esportazioni, va immediatamente in profonda recessione. Il supermarco che seguirebbe al crollo dell'euro avrebbe infatti una rivaluzione anti-competitiva che metterebbe in ginocchio Berlino. Per cui, se in queste ore in molti si rifugiano sul Bund (e quindi su quella Germania che fa parte dell'Eurozona) vuol dire che le ipotesi catastrofiste sono ancora fortunatamente lontane.
Ciò che è chiaro, però, è che la Germania sta dimostrando una visione distorta e di breve periodo con il suo piano. Piano che più o meno, analizzando quello che sta accadendo, suona così: "mentre gli altri mettono i conti a posto noi compriamo aziende a sconto in tutta Europa e ci indebitiamo a costo zero per i prossimi anni". La scommessa è che gli altri, però, riescano a mettere i conti a posto nel bel mezzo di una guerra finanziaria.
Come è possibile mettere i conti a posto se l'Italia dopo maxi manovre lacrime e sangue da 65 miliardi quest'anno pagherà 85 miliardi solo di interessi sul debito pubblico che schizzano in scia alle cavalcate allarmanti degli spread? Come è possibile rimettere i conti a posto se questa settimana l'Italia chiederà al mercato 40 miliardi di euro emettendo nuovi titoli di Stato e sarà presumbilmente costretta a farlo con spread oltre 500 punti (oggi ha superato la soglia di 520 punti)?
E allora il piano tedesco rischia di fare acqua, come l'euro. E quando la Germania se ne accorgerà potrebbe essere troppo tardi.-Come troppo tardi potrebbe essere salvare la Grecia (adesso occorrono 300 miliardi quando due anni fa ne bastano meno di 100).
La preoccupazione di fondo è che la nostra alleata in questa terza guerra mondiale (in quanto nello stesso calderone dell'Eurozona) non ha affatto un bel curriculum nei conflitti internazionali avendo straperso, a causa di una testardaggine robotica e senza precedente, i due precedenti.
Sono solo sensazioni, certo. Speriamo restino tali.
Giovanni Ruffini dice:
Dall'articolo: E' una questione di investitori stranieri che ogni giorno credono sempre meno, e meno ancora, al progetto euro. - C'e' un DETTAGLIO che all'autore dell'articolo sfugge... il PROGETTO EURO, per chi per mezzo dell'EURO sta mandando avanti AFFARONI da FANTASCIENZA ma non FANTASCIENTIFICI, e' una MANNA caduta dal cielo.... dalla SVALUTAZIONE di una sola MONETA... si traggono sostanziali benefici da tutti i VALORI della Vecchia Europa e loro Paesi a SOVRANITA' in DUBBIO....Finanziariamente, detta SOVRANITA' e' una IRREALTA'... e la MASCCHINA del DEBITO PRESSANTE, non sorte l'effetto di una ATOMICA o DUE..ma i DANNI SOFT sono del tutto non trascurabili...e' in EFFETTI una nuova forma di GUERRA, quella ESCLUSIVAMNTE economica o finanziaria.... il DIRETTO spargimento di sangue, non si vede....

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