L'imprenditore titolare della De Tomaso è agli arresti domiciliari per truffa ai danni dello Stato. Altre due persone in manette: un dirigente e un mediatore. L'ipotesi: sottratti 13 milioni e mezzo di finanziamenti.
L'imprenditore Gian Mario Rossignolo è stato arrestato dalla Guardia di Finanza all'alba nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Torino su corsi di formazione professionale alla De Tomaso di Grugliasco, dichiarata fallita dal Tribunale di Livorno. E' agli arresti domiciliari.
L'ORIGINE DELL'INCHIESTA
Rossignolo è stato arrestato nella sua villa a Vignale Monferrato ed è stato posto ai domiciliari per aver superato i 70 anni di età. L'operazione scattata oggi ha toccato Piemonte, Lombardia e Toscana: oltre 50 uomini delle Gialle Gialle hanno notificato tre ordinanze cautelari emesse dal Gip di Torino su richiesta della Procura del capoluogo piemontese per il reato di concorso in truffa ai danni dello Stato.
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Oltre a Rossignolo sono stati arrestati un dirigente della De Tomaso, bloccato a Livorno, e un mediatore creditizio, che opera nel Bergamasco dove è stato fermato all'alba. Quest'ultimo è coinvolto nell'inchiesta per aver fornito una polizza - poi risultata falsa, secondo l'accusa - richiesta dalle procedure per l'erogazione
dei fondi per i corsi di formazione. Nell'operazione la Guardia di Finanza ha eseguito anche otto perquisizioni.
Finanziamenti pubblici per sette milioni e mezzo di euro per corsi di formazione che, in realtà, non sono mai stati avviati: è questa la contestazione che viene mossa a Gian Mario Rossignolo e agli altri due coinvolti. A questi si aggiungerebbero altrie sei milioni versati dalle Regioni. Quindi in totale una truffa da 13 milioni e mezzo.
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Le ordinanze sono state emesse dal gip di Torino su richiesta del procuratore aggiunto Alberto Perduca e notificate come si ricordava in tre regioni. In particolare, a Livorno ha sede la De Tomaso, azienda automobilistica produttrice di auto di lusso rilevata da Rossignolo, ex manager della Zanussi e della Telecom, nel 2009 e già dichiarata fallita dal locale tribunale di Livorno (un'istanza analoga è in corso presso il tribunale fallimentare di Torino).
In Piemonte la De Tomaso aveva acquisito lo stabilimento ex Pininfarina di Grugliasco e gran parte dei dipendenti dell'azienda che avrebbero dovuto essere riqualificati con i corsi di formazione finanziati con fondi pubblici. Secondo l'accusa, per accedere ai contributi è stata utilizzata una fidejussione falsa dell'ammontare di alcuni milioni e parte dei fondi è finita direttamente nelle tasche di dirigenti della De Tomaso.
Al mediatore sono andati 1,7 milioni di premio per aver procurato la polizza fidejussionaria richiesta dal ministero successivamente rivelatasi falsa. Si indaga anche su 400 mila euro di retribuzioni riconosciute in tre mesi ai membri della famiglia Rossignolo e a dirigenti di fiducia. Dei mille dipendenti che nell'arco dei tre anni dovevano usufruire dei corsi finanziati e che in realtà non sono mai partiti, appena in 67 hanno iniziato la formazione e solo per pochi giorni.
http://torino.repubblica.it/cronaca/2012/07/12/news/truffa_sui_corsi_di_formazione_arrestato_rossignolo-38918953/?ref=HREC2-10
Come possiamo pretendere credibilità da parte dell'Europa e del resto del mondo?
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