Duri d’orecchio. “Gli avvocati stufi di dover ascoltare Davigo” (Filippo Facci, Libero, 30.1). Rischiano di imparare qualcosa.
L’ideona. “‘La prescrizione di Bonafede intasa il sistema’. L’allarme della Cassazione agita il governo” (La Stampa, 1.2). “Cassazione, i dubbi sulla riforma: senza prescrizione rischio paralisi” (Corriere della sera, 1.2). “Prescrizione vuol dire paralisi giudiziaria” (il Foglio, 1.2). Giusto: contro l’intasamento e la paralisi, prescrizione obbligatoria per tutti i processi.
Noi siamo scienza. “La migliore arma per fermare l’epidemia è isolare chi ha contratto l’infezione” (Roberto Burioni, virologo, La Stampa, 1.2). Fortuna che ci sono scienziati come lui, sennò non ci arrivava nessuno.
Sorpresa. “Inaugurazione dell’anno giudiziario: a sorpresa spunta De Vito, imputato per lo stadio” (Repubblica-cronaca di Roma, 2.2). Nessuna sorpresa di Repubblica, invece, per la presenza all’Anno giudiziario milanese del sindaco Giuseppe Sala, condannato a 6 mesi in primo grado per falso in atto pubblico.
Promesso? “Salvini: ‘Io rifarei tutto’” (Il Messaggero, 28.1). Oh, mi raccomando, l’hai promesso eh?!
Resurrezioni. “La morte dei Cinquestelle resuscita Autostrade” (Libero, 29.1). I 43 morti ancora no.
Garantisti. “Processare Bonafede” (il Foglio, 28.1). “Gli avvocati arrestano Davigo e Bonafede” (il Giornale, 2.2). E questi sono i garantisti. Poi ci sono i giustizialisti.
Moderati. “La sinistra ha attuato una mobilitazione degna dei tempi andati, si è vista in tv gente di più di cento anni portata ai seggi, disabili accompagnati con i pulmini…” (Attilio Fontana, Lega, governatore della Lombardia, 28.1). E questi sono i moderati. Poi ci sono gli estremisti.
Tradizioni famigliari. “Sulla prescrizione sto con Forza Italia, noi non siamo per le manette” (Matteo Renzi, segretario Iv, repubblica.it, 1.2). Ma papà ti manda solo?
Se c’ero dormivo. “Italia Viva non c’era in Emilia perché me l’ha chiesto Boanaccini” (Renzi, La Stampa, 28.1). Sennò sai che trionfo. E in Calabria chi te l’ha chiesto?
Macedonia alla calabrese. “Santelli in trincea: ‘Caccerò i mandarini’” (il Giornale, 28.1). Ma non toccatele il Banana.
Agende. “Il Pd a Conte: ora cambiamo agenda” (La Stampa, 28.1). Nazareno Gabrielli.
Il giureconsulto. “Il capo della magistratura dice che l’abolizione della prescrizione è una stupidaggine” (Piero Sansonetti, Tagadà, La7, 31.1). “Davigo non ne sa moltissimo di diritto” (Sansonetti, il Riformista, 28.1). “Davigo, poco noto come giurista ma notissimo come personaggio Tv” (Sansonetti, ibidem, 31.1). Parla il giurista che crede che la magistratura abbia un capo.
Riflessi prontissimi. “Io senatrice ho deciso di lasciare i 5Stelle anche per lo strappo sulla prescrizione” (Silvia Vono, senatrice passata dal M5S a Iv, Il Dubbio, 31.1). Poverina, non si era accorta che i 5Stelle sono contro la prescrizione da quando sono nati.
Grasso che cola. “‘Deriso perché ero obeso’, Filippo Sensi in Aula racconta la sua storia” (Ansa, 29.1). “Bullismo, il deputato Sensi si sfoga in Aula: ‘Ciccione, così mi insultavano da bambino’” (Il Messaggero, 29.1). “Ho perso 40 chili e ora sono il simbolo dei grassi bullizzati” (Sensi, deputato Pd ed ex portavoce di Renzi, intervista a Repubblica, 30.1). “Sensi: il testo completo del discorso” (corriere.it, 30.1). “Quando mi chiamavano Cicciobomba” (Sensi, intervista a Vanity Fair, 31.1). “Le parole di Sensi: un aiuto concreto per i ragazzi che soffrono” (La Stampa, 1.2). Senza offesa per nessuno: esticazzi?
Autoritratto. “I 5 Stelle non hanno più nulla da dire. Sono stati al governo con tutto e il contrario di tutto e non han combinato niente” (Federico Pizzarotti, sindaco di Parma eletto dal M5S, poi passato al centrosinistra, Repubblica, 27.1). Quindi si sente ancora un 5Stelle.
Ignobili. “Craxi è un punto di riferimento della sinistra riformista. Berlinguer è stato un grande leader, ma aveva ragione Craxi. Renzi ha avuto la capacità di rendere maggioritarie quelle idee. Ad Hammamet non sono andato per impegni elettorali, ma ho spedito un sms affettuoso a Bobo. Il primo comizio che ho visto è stato di Bettino, avevo 13 anni. Indimenticabile” (Luciano Nobili, deputato Iv, la Verità, 201). Povero ragazzo: da certi traumi infantili non ti riprendi più.
Il titolo della settimana/1. “Vince il Pd riformista, perde il Pd delle Procure” (Il Riformista, 28.1). Uahahahahaah.
Il titolo della settimana/2. “Diliberto a Wuhan, città del virus: ‘È meno sporca di Roma’” (Libero, 30.1). “Ormai a Bogotà dicono: ‘Non siamo mica a Roma’” (il Foglio, 30.1). Poi dicono che la stampa satirica è morta.
L’ideona. “‘La prescrizione di Bonafede intasa il sistema’. L’allarme della Cassazione agita il governo” (La Stampa, 1.2). “Cassazione, i dubbi sulla riforma: senza prescrizione rischio paralisi” (Corriere della sera, 1.2). “Prescrizione vuol dire paralisi giudiziaria” (il Foglio, 1.2). Giusto: contro l’intasamento e la paralisi, prescrizione obbligatoria per tutti i processi.
Noi siamo scienza. “La migliore arma per fermare l’epidemia è isolare chi ha contratto l’infezione” (Roberto Burioni, virologo, La Stampa, 1.2). Fortuna che ci sono scienziati come lui, sennò non ci arrivava nessuno.
Sorpresa. “Inaugurazione dell’anno giudiziario: a sorpresa spunta De Vito, imputato per lo stadio” (Repubblica-cronaca di Roma, 2.2). Nessuna sorpresa di Repubblica, invece, per la presenza all’Anno giudiziario milanese del sindaco Giuseppe Sala, condannato a 6 mesi in primo grado per falso in atto pubblico.
Promesso? “Salvini: ‘Io rifarei tutto’” (Il Messaggero, 28.1). Oh, mi raccomando, l’hai promesso eh?!
Resurrezioni. “La morte dei Cinquestelle resuscita Autostrade” (Libero, 29.1). I 43 morti ancora no.
Garantisti. “Processare Bonafede” (il Foglio, 28.1). “Gli avvocati arrestano Davigo e Bonafede” (il Giornale, 2.2). E questi sono i garantisti. Poi ci sono i giustizialisti.
Moderati. “La sinistra ha attuato una mobilitazione degna dei tempi andati, si è vista in tv gente di più di cento anni portata ai seggi, disabili accompagnati con i pulmini…” (Attilio Fontana, Lega, governatore della Lombardia, 28.1). E questi sono i moderati. Poi ci sono gli estremisti.
Tradizioni famigliari. “Sulla prescrizione sto con Forza Italia, noi non siamo per le manette” (Matteo Renzi, segretario Iv, repubblica.it, 1.2). Ma papà ti manda solo?
Se c’ero dormivo. “Italia Viva non c’era in Emilia perché me l’ha chiesto Boanaccini” (Renzi, La Stampa, 28.1). Sennò sai che trionfo. E in Calabria chi te l’ha chiesto?
Macedonia alla calabrese. “Santelli in trincea: ‘Caccerò i mandarini’” (il Giornale, 28.1). Ma non toccatele il Banana.
Agende. “Il Pd a Conte: ora cambiamo agenda” (La Stampa, 28.1). Nazareno Gabrielli.
Il giureconsulto. “Il capo della magistratura dice che l’abolizione della prescrizione è una stupidaggine” (Piero Sansonetti, Tagadà, La7, 31.1). “Davigo non ne sa moltissimo di diritto” (Sansonetti, il Riformista, 28.1). “Davigo, poco noto come giurista ma notissimo come personaggio Tv” (Sansonetti, ibidem, 31.1). Parla il giurista che crede che la magistratura abbia un capo.
Riflessi prontissimi. “Io senatrice ho deciso di lasciare i 5Stelle anche per lo strappo sulla prescrizione” (Silvia Vono, senatrice passata dal M5S a Iv, Il Dubbio, 31.1). Poverina, non si era accorta che i 5Stelle sono contro la prescrizione da quando sono nati.
Grasso che cola. “‘Deriso perché ero obeso’, Filippo Sensi in Aula racconta la sua storia” (Ansa, 29.1). “Bullismo, il deputato Sensi si sfoga in Aula: ‘Ciccione, così mi insultavano da bambino’” (Il Messaggero, 29.1). “Ho perso 40 chili e ora sono il simbolo dei grassi bullizzati” (Sensi, deputato Pd ed ex portavoce di Renzi, intervista a Repubblica, 30.1). “Sensi: il testo completo del discorso” (corriere.it, 30.1). “Quando mi chiamavano Cicciobomba” (Sensi, intervista a Vanity Fair, 31.1). “Le parole di Sensi: un aiuto concreto per i ragazzi che soffrono” (La Stampa, 1.2). Senza offesa per nessuno: esticazzi?
Autoritratto. “I 5 Stelle non hanno più nulla da dire. Sono stati al governo con tutto e il contrario di tutto e non han combinato niente” (Federico Pizzarotti, sindaco di Parma eletto dal M5S, poi passato al centrosinistra, Repubblica, 27.1). Quindi si sente ancora un 5Stelle.
Ignobili. “Craxi è un punto di riferimento della sinistra riformista. Berlinguer è stato un grande leader, ma aveva ragione Craxi. Renzi ha avuto la capacità di rendere maggioritarie quelle idee. Ad Hammamet non sono andato per impegni elettorali, ma ho spedito un sms affettuoso a Bobo. Il primo comizio che ho visto è stato di Bettino, avevo 13 anni. Indimenticabile” (Luciano Nobili, deputato Iv, la Verità, 201). Povero ragazzo: da certi traumi infantili non ti riprendi più.
Il titolo della settimana/1. “Vince il Pd riformista, perde il Pd delle Procure” (Il Riformista, 28.1). Uahahahahaah.
Il titolo della settimana/2. “Diliberto a Wuhan, città del virus: ‘È meno sporca di Roma’” (Libero, 30.1). “Ormai a Bogotà dicono: ‘Non siamo mica a Roma’” (il Foglio, 30.1). Poi dicono che la stampa satirica è morta.
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