Ovviamente i detrattori a prescindere e i fan dei due cazzari diranno ora che "il governo non ha ottenuto nulla e bla bla". Nella realtà è l'esatto contrario. Se avessimo accettato il Mes, come volevano Renzi (va be') e i giornaloni, avremmo preso (forse) 30 miliardi. In prestito, e i prestiti - con o senza penali - vanno restituiti. Conte ha sempre detto: "Il Mes non va bene, è vecchio e non basta". E' stato di parola. Il Recovery Fund che va a delinearsi, è a metà tra i sogni più spinti dell'Italia e il cinismo carognesco degli Stati del Nord: 750 miliardi. Di questi, la parte più consistente andrebbe all'Italia: 172,7 miliardi. Quasi sei volte il Mes. Non solo: di questi 172,7 miliardi, 81,8 sarebbero a fondo perduto. Quasi tre volte il Mes, e soprattutto a fondo perduto. Il resto sarebbe un prestito di 90,9 miliardi, cioè tre volte il Mes. E' un trionfo? No. C'è motivo per brindare? No, perché il lutto è ancora fresco, la pandemia ancora in atto e i dolori saranno tanti. Ma è innegabilmente una vittoria del governo e soprattutto di chi ha sempre tenuto la barra dritta: Conte, Gualtieri, M5S, larga parte del Pd e Leu.
Conte, su questa sfida, si era giocato tutto. Chi lo odia non lo ammetterà mai, ma ha avuto ragione lui. E a beneficiarne, per fortuna, saranno tutti gli italiani. Capisco che Salvini, destra, renziani e “stampa” asservita soffriranno nel leggerlo, ma ha ottenuto più Conte dall'Europa nelle ultime settimane che i loro statisti (di questa fava) in vent'anni. Così è. Anche se non vi pare.
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