mercoledì 19 agosto 2020

La prudente vaghezza dei nominati. - Antonio Padellaro

LA SUSSIDIARIETA' COME CRITERIO DI ORGANIZZAZIONE DI UNA SOCIETA ...

È confortante prendere atto dell’esistenza di un Intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà, composto da deputati e senatori di maggioranza (da Graziano Delrio Pd, a Ettore Rosato Iv), e di opposizione (da Mara Carfagna FI, a Fabio Rampelli FdI, ai leghisti Massimiliano Romeo e Giancarlo Giorgetti). Consola il fatto che la politica sappia manifestarsi agli occhi dei cittadini come dialogo tra diversi mettendo da parte, per una volta, risse e insulti. Dalla lettura del testo comune pubblicato ieri dal Corriere della Sera abbiamo ricavato tre considerazioni. La prima, se non abbiamo saltato qualche firma riguarda l’assenza di rappresentanti del M5s (c’è il deputato Paolo Lattanzio, eletto con i grillini ma poi passato al gruppo Misto). Sarebbe interessante capire se alla base della non presenza nell’Intergruppo di rappresentanti del gruppo parlamentare più numeroso vi sono ragioni insuperabili, e quali. Una seconda considerazione concerne il merito del documento nel quale più che di Sussidiarietà (principio secondo il quale, se un ente inferiore è capace di svolgere bene un compito, l’ente superiore non deve intervenire ma può eventualmente sostenerne l’azione) si critica “il ricorso continuativo dei Dpcm” da parte del premier Giuseppe Conte durante la pandemia. Poiché “la Costituzione non prevede un diritto speciale per lo stato d’emergenza”. Terzo punto: “ è sotto gli occhi di tutti la necessità di una riforma che renda più decisivo il rapporto tra rappresentanti e rappresentati”, scrivono i parlamentari, lamentando che “al legislatore manca l’energia che viene dal basso”. Giudizio condivisibile se non rimanesse nel cielo dei buoni propositi ma senza sporcarsi le mani con una proposta concreta e terrena. Per esempio, quale “energia dal basso” può scaturire da un Parlamento di nominati, che devono rendere conto a chi li ha nominati, senza correre il rischio di non essere più nominati? Se questo è il problema era così difficile dichiararlo senza girarci attorno? Oppure tanta prudente vaghezza ha a che fare con il noto principio del non disturbare il manovratore (o se vogliamo il nominatore)? Del testo in questione si parlerà al Meeting di Rimini di CL , il 21 agosto. E forse questo spiega tutto.

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