Il reddito di cittadinanza ha abolito paghe in nero e da fame che furbi esercenti offrivano ai lavoratori per rimpinguare le proprie tasche.
Chi vuole abolirlo è solo un sostenitore dell'illegalità e dell'evasione fiscale. Il lavoro, quel poco che c'è, è appannaggio degli addetti ai centri di lavoro e dei loro referenti politici e sindacali che favoriscono parenti, amici e conoscenti.
Ormai in Italia, la raccomandazione è l'unica risorsa disponibile per ottenere ciò che dovrebbe essere un diritto ottenere, vedi il riconoscimento dell'indennità di invalidità concesso a chi è in forma perfetta e negato a chi ha seri problemi fisici.
La constatazione, poi, che a chiedere l'abolizione del rdc siano esimi politici che hanno entrate fisse di denaro pubblico, quindi pagati da noi, che legiferano solo per agevolare se stessi, rende la faccenda ancor più incomprensibile e deprecabile.
Se potessi me ne andrei da questa Italia martoriata da ingiustizie perpetrate da chi dovrebbe amministrarci con onestà e responsabilità.
Il mondo, ormai, è nelle mani dei furbi e degli arroganti.
cetta.
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