lunedì 9 ottobre 2023

Caravaggio - Guendalina Middei

 

Lo sapevate che... Caravaggio venne arrestato per possesso d’armi, condannato per aver insultato le guardie cittadine, accusato di aver lanciato ad un garzone un piatto di carciofi, ricercato per aver ferito gravemente un notaio.

Si addentrava senza paura nei quartieri popolari, nelle bettole malfamate e usò come modelli per le sue Vergini ed i suoi Santi, pezzenti, prostitute, ragazzini di strada. Tutto questo ha contribuito alla sua fama di pittore maledetto. Ma, a dispetto del sua vita burrascosa, i dipinti di Caravaggio ci colpiscono per i loro incredibili effetti di luce e per l’intensa espressività dei suoi soggetti.

Avete mai visto dal vivo un dipinto di Caravaggio? I suoi angeli, le sue madonne, i suoi santi sembrano guardarvi dritti negli occhi. E tu non puoi fare altro che restare paralizzato. Guardatelo. Guardate per un istante questo dipinto. Caravaggio ci mostra con precisione chirurgica le pieghe di carne sul costato del santo. Il volto di San Girolamo si staglia contro l’oscurità che minaccia di inghiottirlo ed esprime tutta l’angoscia dell’uomo che meditando sul mistero della morte (simboleggiata dal teschio) prende coscienza della caducità della vita umana. Ho visto persone piangere di fronte a questo quadro. E anche io ho pianto. Era un uomo irreprensibile? Non lo era affatto.

«Immagino sappia che uccise, durante una rissa, un certo Ranuccio Tommasoni e che per questo venne condannato a morte. Decapitazione. Il nostro naturalmente fuggì da Roma per scampare alla condanna, e la sua psiche, già fragile di suo, ne restò devastata. Incominciò a ritrarre di continuo teste mozzate e per ben sei volte usò il suo volto come modello. Se lo immagini, quest’uomo un tempo brillante, conteso da principi, marchesi e cardinali, costretto a nascondersi in qualche sudicia, maleodorante locanda, che con dita tremanti dipinge la sua testa adagiata su un piatto dorato, con un fiotto di sangue che ancora zampilla dalla ferita. Vede, la sua mente non gli dava tregua, non poteva fare a meno di inscenare di continuo la propria morte e lei del resto... gli somiglia moltissimo, sa? A Caravaggio intendo»

Il virgolettato è tratto dal mio romanzo «Intervista con un matto». Se volete scoprire di cosa parla, potete leggerne un estratto gratuito qui: https://www.amazon.it/Intervista-matto.../dp/883205597X/

Guendalina Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X #caravaggio #arte #arteitaliana #cultura

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