Trump schiera sottomarini nucleari contro la Russia perché non ha digerito un post sui social. Più che demenza senile, infantile. Da una parte il noto leone da tastiera putiniano Medvedev, dall’altra un presidente americano che andrebbe ricoverato d’urgenza in psichiatria. Rischiamo l’escalation verso una guerra atomica mondiale e dopo millenni di guerre sanguinarie di chiudere in bellezza finendo tutti in polvere. Il tutto senza nessuno straccio di motivo se non la demenza di chi ci governa. A partire da quella di Trump che si è fatto eleggere garantendo la pace in giornata con la Russia e dopo mesi in cui si è barcamenato tra ipocrisia ed incompetenza, siamo alle schermaglie atomiche. Davvero da camicia di forza. Un giorno blocca le forniture di armi a Zelensky e lo prende a schiaffi, il giorno dopo manda vagonate di missili ipersonici e lo applaude. Demenza personale che si fa geopolitica. L’unica speranza è Putin, un capo di stato che non trasforma l’acqua in vino e non è certo un pacifista, ma perlomeno è adulto e ancora sano di mente. Che piaccia o meno, Putin ha obiettivi chiari e procede coerentemente. La Russia rivendica i territori ucraini conquistati dopo anni di negoziazioni traditi e pretende che Kiev rimanga neutrale con le buone o le cattive. Che piaccia o meno, la Russia non accetta paesi ostili lungo le sue frontiere e pretende che la Nato stia alla larga. Come del resto pretenderebbero gli americani se Putin tentasse d’infiltrarsi in Messico o in Canada. Ma si sa, l’onestà intellettuale è un lusso nel decadente impero occidentale e la propaganda ha rimpiazzato il ragionamento. L’auspicio è che Putin metta Medvedev a cuccia e convinca Trump di smetterla di fare il bulletto e di dare retta ai russofobi di cui si è circondato. Doveva essere il presidente che fermava i deliri bellici neocon ed invece li sta portando a livelli inauditi. Ed è questo l’interrogativo politico. Come sia possibile che cambiano governi e presidenti ma l’agenda occidentale è sempre la stessa. Come se Trump fosse solo il burattino di turno alla Casa Bianca e chi comanda davvero è quella mega lobby senza volto che agisce alle sue spalle. Una mega lobby che va dalle industrie belliche fino all’alta finanza passando per i servizi segreti e che impone da decenni l’agenda economica neoliberista e la guerra permanente. Con destra e sinistra che sono solo baggianate che quei burattini dei politicanti usano per salvare una parvenza di democrazia ed intortare le masse aizzandole a vanvera mentre dietro le quinte si decidano i destini del mondo. Fatti. Con una guerra sempre più permanente e potenzialmente mondiale. Per mano di un Trump da ricovero d’urgenza, ma anche dei coglioni europei che ancora gli danno retta. Ormai siamo al colonialismo anche psicologico che sta raggiungendo vette davvero tragicomiche. Abbiamo sostanzialmente scatenato una guerra col nostro vicino russo nonché nostra principale fonte energetica quando fino al giorno lo baciavamo anche sulla bocca. E questo per assecondare la cronica invadenza militare degli americani che per ricompensarci del sostegno, oggi ci vendono la loro energia di bassa qualità e costi maggiori nonché miliardi di armamenti dopo averci fatto svuotare gli arsenali per una guerra autolesionistica e persa in partenza. E se non bastasse, adesso ci ringraziano pure prendendoci a tariffe in faccia aggravando la recessione che ci hanno generato. Il tutto sotto gli occhi divertiti dei cinesi che completeranno l’epocale sorpasso prima del previsto visto che l’Impero occidentale si fa male da solo. Davvero da dementi, davvero da coglioni. Le democrazie occidentali vivono una crisi devastante, con la credibilità delle classi dirigenti ai minimi storici, con società sfaldate, con qualità della vita a picco, con la crescita ristagnante e quello che resta dello stato sociale che rischia di venire smantellato per produrre armamenti in vista di una guerra mondiale il cui unico esito sarà ridurci tutti in polvere. Eppure nessun governo o capo di stato europeo osa aprire bocca ed opporsi a tale folle spirale autodistruttiva. Suggerendo a Trump pastiglie e camicia di forza e lavorando per tornare a negoziare con un Putin che può piacere o meno, ma perlomeno è un adulto e pure sano di mente. Serve tornare a ragionare e smetterla con la propaganda, serve uscire dai social e tornare a fare politica in carne ed ossa. E non c’è tempo da perdere. Se quei coglioni degli europei non la smetteranno di fare gli schiavetti americani e della mega lobby senza volto che li manipola alle spalle, dopo millenni di guerre sanguinarie chiuderemo in bellezza con l’autodistruzione atomica per la felicità cinese e del mondo intero.
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