La Corte di Cassazione ha bocciato il "Decreto Sicurezza" (Decreto Legge n. 48/2025, convertito nella Legge n. 80/2025), rilevando che viola la legalità con aggravanti ingiustificate.
In particolare, secondo quanto riportato da diverse fonti, la Cassazione ha espresso preoccupazioni su vari aspetti del decreto, tra cui:
* Mancanza di urgenza e norme eterogenee: La Corte ha sottolineato la mancanza dei requisiti di urgenza per l'emissione di un decreto legge e la disomogeneità delle norme contenute.
* Violazione della legalità e della proporzionalità: Alcune disposizioni del decreto sono state ritenute lesive dei principi di legalità e proporzionalità.
* Rischio di carcere per marginalità e dissenso: Si è evidenziato il pericolo che il decreto possa portare all'incarcerazione di persone per motivi legati alla marginalità sociale o al dissenso.
* Creazione di "gruppi eversivi da zero": È stata sollevata la preoccupazione che il decreto possa permettere alle forze di sicurezza di "creare gruppi eversivi da zero" a fini preventivi, con un rischio di mancanza di controllo democratico e devianze.
Questa decisione della Cassazione si inserisce in un dibattito più ampio che ha visto molte critiche al Decreto Sicurezza, da parte di giuristi, associazioni e forze politiche, che hanno evidenziato profili di incostituzionalità e la compressione di alcuni diritti fondamentali.
Considerando che l'opposizione con questa legge elettorale è stata annullata, ecco perché ci tengono tanto a riformare la giustizia, dare pieni poteri alla polizia, restaurare il regime del ventennio.
https://www.facebook.com/photo/?fbid=10223578563647212&set=a.1868418885234