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giovedì 9 marzo 2023

… O come oh come porti i capelli bella bionda … ovvero: non donna di provincia ma bordello. - Francesco Briganti



















“ L’Italia è marcia, il dio denaro ha crisi epilettiche e … anche io non mi sento tanto bene …! ”; parafrasando quella che è una famosa citazione di Woody Allen si può riassumere in poche parole ciò che, ogni mattina, ciascun italiano: di sicuro quel 90% escluso da ogni gioco di potere: economico, finanziario o politico che sia, si dice guardandosi allo specchio.

Un mal di vivere comune ci affratella quasi tutti, il che non vuol dire che la cosa sia per questo giusta ed accettabile, significa solo che quasi tutti abbiamo ceduto alla più classica “sindrome di Stoccolma”.
Ci siamo talmente assuefatti alle vessazioni, le più varie, che ogni nuova sofferenza non fa altro che darci la forza per attendere: predisponendoci in tal senso, alla prossima che sappiamo arriverà.
Siamo un popolo di sfigati volontari masochisti!
L’Italia è un bellissimo paese; è stato culla della civiltà; ha delle bellezze geografiche ed una ricchezza culturale e museale che pochi altri hanno eguale; può offrire un territorio che se fosse curato per quanto è bello potrebbe fare invidia al biblico Eden.
Eppure per quanto il mondo ami l’Italia, noi italiani ne siamo considerati come quelli che davanti ad una fogna ne respirano i miasmi a pieni polmoni!
Insomma, per il mondo che non ci capisce, noi abbiamo abbracciato ogni schifo possibile! Ed i più furbi di questo profittano senza vergogna!
Ieri sera al TG di Mentana, Milena Gabbanelli ha spiegato come in effetti la guerra in corso stia comunque favorendo l’economia americana: a non fare altro che i propri legittimi interessi, nel mentre stesso che una sottile e furbetta crisi intestina sta logorando i rapporti tra i paesi europei.
Succede, infatti, che mentre i paesi a debito pubblico contenuto possono tranquillamente aiutare le loro imprese senza chiedere permesso a nessuno, quelli a debito pubblico immenso come noi non possono; ragione per cui mentre noi e quelli come noi (quali?; ce ne sono?) vorrebbero un fondo comune: finanziato da tutti gli stati, dal quale attingere: così da non aggravare il proprio debito pubblico, quelli come la Germania (in particolare) dicono: letteralmente, che si sono rotti i coglioni a fare le banche per gli altri.
Dunque e nella più bieca logica del mercato globale: chi può spenda e chi non può si fotta!.
Quindi: ITALIANI a noi il culo please!
Quando quella minima stima nei nostri confronti abbia avuto inizio non è facile stabilirlo.
Probabilmente fu con il tradimento della triplice alleanza nella prima guerra mondiale; o forse ancora prima con i giochi politici di Cavour o ancor prima quando ogni contrada cercava un padrone diverso a cui asservirsi.
Oppure è stato dopo: quando tutti quelli che da fascisti che erano: ma solo dopo la fucilazione del duce, si dichiararono, tutti o quasi, degli antifascisti!
Chissà? Il chiedersi, poi, come mai Iddio Padre onnipotente non abbia fatto succedere la vicenda del Cristo in questa terra: appunto dimenticata, è la domanda che rivela, senza dubbio alcuno, la Sua infinità bontà.
Egli non volle certificare che Giuda era italiano!; per quanto, se uno andasse a ben cercare, probabilmente, scoprirebbe che era figlio illegittimo di un soldato romano!
Comunque sia, la nomea di “Italiani pizza e mandolino” e la sua conseguente precarietà ed inaffidabilità ne è la prima conferma!
Di certo c’è, ai giorni nostri, la constatazione che noi ingoiamo di tutto: da un Formigoni qualsiasi che non ricorda se ha fatto o no una vacanza a spese di qualcun altro; ad un leghista: Bossi, Salvini o chi per loro, che minaccia di querelare chi sparla dicendo di leghisti legati ad intrallazzi vari; a Scajola, ritrovatosi padrone di una casa pagata da un altro; all’ex responsabile della protezione civile che aveva una massaggiatrice brasiliana; alle agende natalizie per deputati e senatori che costano milioni dei nostri euro; ai Renzi ed alle fatine dei boschi che non sanno mai nulla di ciò che succede nelle loro case e tra i loro amici e parenti, è tutto un caravan serraglio di vicende che sembrano supposte di glicerina per quanto entrano e si assorbono facilmente.
E vogliamo dimenticare: i Gentiloni ed i Di Maio che arrivano al governo senza neppure riuscire a crederci loro stessi; le nipoti dei capi di stato egiziani; la prostituzione minorile; le concussioni, gli imbrogli, le evasioni fiscali che ci costano miliardi l’anno; la criminalità organizzata: sociale, politica, materiale, ideologica, religiosa e così via; la burocrazia stupida; le buche nelle strade mai riparate o riparate in modo che si debbano ancora riparare; e lo strozzinaggio di stato?
E che dire, infine, dei Salvini e delle Meloni and C. a scimmiottare: ora qui ora lì, uno appeso per i piedi?
Salvo poi ritrattare; ridimensionare; rifare daccapo, smentendo sé stessi come fosse la cosa più normale al mondo!
Noi italiani: a valle di tutto questo, comunque cediamo al ricatto continuo ed alla prevaricazione perenne di uno stato e dei suoi governi: chiunque li componga, ad anteporre uno smaccato ed incomprensibile “ BENE DEL PAESE “ mai facendoci comprendere: bene e chiaramente, perché lo stesso DEVE ESSERE sempre a danno dei “ PAESANI “ e ad essere sempre e comunque a danno delle stesse categorie di persone!
Queste ultime, peraltro, accettando ogni cosa: perché questo è il volere di Dio; perché tengono famiglia e, si sa: “« … la famigghia prima di tutto … capiscisti ah?!.»
Ecco appunto! E poi fingiamo di stupirci quando ci rivelano: “ toh che novità! ”, che Messina Denaro per trent'anni è stato latitante: a CASA SUA!
Allora: questo significa, quindi, quella triplice affermazione che recita: “ Dio, patria e famiglia! “ Ma su, per favore!
In qualunque paese del mondo una situazione come quella italiana avrebbe dato la stura ad una caccia al ladro evasore; una difesa ad oltranza dei più deboli; una veloce attuazione delle misure più urgenti ed efficaci a supportare il lavoro, la ricerca, l’innovazione, la scuola, la sanità, la giustizia; ed invece che si fa?
Si procede con la FLAT TAX, si abolisce il reddito di cittadinanza, si fanno condoni, si minacciano i presidi antifascisti, si perseguita (cazzo si!) un criminale sino a farlo diventare un martire: così poi si può sfruttare la protesta per la restaurazione; e così via seguendo quel piano illogico ma funzionale, in base al quale: arrivati al fondo del burrone si potranno tirare fuori solo quelli che saranno i servi utili da salvare!
Tutto questo è ciò che succede da un trentennio a questa parte in Italia!
In un paese in cui a milioni sono i giovani disoccupati; in cui a milioni sono i poveri veri; in cui falliscono centinaia di aziende al giorno; in cui la percentuale dei morti sul lavoro comincia ad essere endemica; in cui l’analfabetismo di ritorno è pari solo all’idiozia credulona indotta dai media e dall’ignavia stessa dei cittadini; in cui la giustizia è una barzelletta continua; in cui la sanità è una cinquina al lotto; in cui la cura del territori è la più scarsa d’Europa se non del mondo; in cui il sentimento e la compliance degli uni verso gli altri non sfocia in guerra civile solo perché sia gli uni che gli altri sono per il: “ cazzo adesso no, adesso ho da fare! “.
Ragione per cui ed alla fine, tutti quelli che arrivano a governare dicono sempre e soltanto: ben attenti a non farsi sentire da chi li ha, per l’ennesima volta, scioccamente eletti: “ … minchia che culo che abbiamo avuto! “e poi …