Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
sabato 29 giugno 2024
giovedì 4 febbraio 2021
Di Maio: “M5s ha il dovere di ascoltare Draghi, poi decideranno i parlamentari. Capisco gli umori, ma dobbiamo essere maturi”. - Martina Castigliani
Il primo vero segnale distensivo del M5s nei confronti di Mario Draghi è arrivato da Luigi Di Maio. Dopo un’assemblea lunga e travagliata durante la quale si è oscillati tra il “no” al governo istituzionale e l’insistere per chiedere (di nuovo) l’incarico a Giuseppe Conte, oggi l’ex capo politico e ministro degli Esteri ha indicato la linea del compromesso. E ha ufficialmente spinto perché i suoi si siedano al tavolo e ascoltino la proposta dell’ex presidente della Bce. “Abbiamo il dovere di partecipare e ascoltare”, ha detto in una nota. “Poi decideranno i parlamentari”. Ma è il “momento di essere maturi”.
Sono ore molto delicate e ogni parola è destinata a pesare. Neanche 24 ore fa Alessandro Di Battista ha fatto un post chiedendo ai suoi di “non cedere”. Oggi, un’ora prima delle dichiarazioni di Giuseppe Conte, Di Maio chiede di abbassare i toni e invita al dialogo: “Comprendo gli animi e gli umori di queste ultime ore. È legittimo”, ha scritto. “Stiamo attraversando una crisi politica complessa e non abbiamo colpe. Non abbiamo cercato noi lo stallo, non avremmo mai voluto che si arrivasse a questo, con una pandemia in corso e le enormi difficoltà del nostro comparto produttivo. Ma è proprio in queste precise circostanze che una forza politica si mostra matura agli occhi del Paese”. E proprio quel richiamo alla maturità, è già per molti visto come un appello. “Oggi si aprono le consultazioni del premier incaricato Mario Draghi, secondo la strada tracciata dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, che ringrazio. In questa fragile cornice, il MoVimento 5 Stelle ha, a mio avviso, il dovere di partecipare, ascoltare e di assumere poi una posizione sulla base di quello che i parlamentari decideranno. Siamo la prima forza politica in Parlamento e il rispetto istituzionale viene prima di tutto”. L’ultima parola insomma, spetterà sempre agli eletti. Anche se, è ormai chiaro come la linea indicata dai vertici sarà quella che conterà davvero.
Dopo Di Maio, è arrivato il commento di Virginia Raggi. “Rompiamo gli schemi, il M5s apra a Draghi”, ha detto parlando con il Foglio. “Bisogna partire dai temi e puntare su un governo politico. Il paragone con il precedente Monti è sbagliato. Dal Recovery alla burocrazia si può fare molto”.
sabato 9 maggio 2020
Pensavo, credevo e speravo. - Massimo Erbetti
Sono forse un illuso, un sognatore, perché pensavo, credevo e speravo che il dramma che ha stravolto le nostre vite, potesse renderci migliori, più solidali, che tutto il dolore potesse avvicinarci e renderci comunità, ma niente, non ce la facciamo. Non riusciamo ad andare tutti nella stessa direzione, critiche, odio, rabbia, continuano ad essere presenti dentro di noi. "Ci hanno messo in galere per due mesi", "ci hanno obbligato.." ma che significa? "Ci hanno"? E poi i complotti, "c'è la cura miracolosa, ma non ce la danno" e ancora "non ci fanno aprire"...ma uscite, aprite, andate dove volete, fate quello che volete, infettatevi, ammalatevi, ma si, tanto che può succedervi? Però quando avevate paura, stavate zitti eh? Non fiatavate, mettevate il tricolore alla finestra, cantavate l'inno d'Italia e pregavate Dio...poi, passata la paura, siete tornate le belve che eravate. Solo la paura di morire è riuscita a tirare fuori quel briciolo di umanità che avevate dentro, ora non avete più paura e il mostro che avete dentro è tornato più forte che mai. Ma non lo capite che ora è il momento di unire le forze? È questo il momento di dimostrare che siamo una comunità, ma voi non lo volete capire. Questa è l'ora, adesso, in questo momento, dobbiamo essere uniti e remare nella stessa direzione, perché se non lo facciamo ora, subito, quello che abbiamo passato in questi due mesi, non sarà che l'antipasto di quello che ci aspetta, ci sarà fame e disperazione. "Il governo ci ha obbligato..." no cari miei il governo non vi ha obbligato a fare nulla, il governo ha cercato di salvarvi la vita, ha cercato di proteggere i vostri cari, i vostri nonni, ha cercato di limitare i danni..comodo, troppo comodo, dare la colpa agli altri, perché la colpa è solo la nostra...se negli anni sono stati fatti tagli alla sanità, è solo colpa nostra perché siamo stati noi a votare i governanti, se mancano posti in terapia intensiva, se mancano mascherine se mancano ventilatori, non è colpa di Tizio o di Caio, perché Tizio e Caio, ce li abbiamo messi noi e non venitemi a dire che non siete colpevoli perché voi votavate altro...destra e sinistra si sono alternate, per cui non regge la scusa del votavo altro, come non regge la scusa del: "io non voto", perché non votare vi rende ancora più colpevoli, ve ne siete lavati le mani e questo non vi giustifica, anzi vi rende maggiormente responsabili. Vi siete mai preoccupati di quanti posti in terapia intensiva ci fossero in Italia? Ma certo che no, tanto che poteva succederci? Non pensavate potesse arrivare il virus, eravate immortali, pensavate ai soldi, al calcio alla formula , al grande fratello a uomini e donne...avevate altro a cui pensare. Smettetela di puntare il dito verso qualcuno, perché quel dito, dovete puntarlo solo verso di voi. Questo virus, questo maledetto virus, ci doveva insegnare questo, doveva insegnarci ad essere più attenti alla società, ai politici che eleggiamo, ad informarci di più, a pretendere che i nostri diritti venissero rispettati e non calpestati...ma non ce la facciamo proprio, accusiamo il governo come se il governo fosse un'entità astratta, come se fosse piovuto dal cielo...e non mi riferisco a questo governo, ma a tutti i governi che abbiamo avuto.
Pensavo, credevo e speravo, ma sono solo un illuso...
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