Il vaccino dell’Epatite B è obbligatorio in Italia dal maggio 1991: a prendere questa decisione è stato l’allora Ministro della Sanità Francesco de Lorenzo.
Quest’ultimo, insieme al responsabile del settore farmaceutico del ministero, Duilio Poggiolini, intascò ben 600 milioni di lire dall’azienda Glaxo -SmithKline, unica produttrice del vaccino Engerix B.
La somma servì per rendere il vaccino obbligatorio in Italia.
Entrambi i ministri sono stati condannati in via definitiva con sentenza della Cassazione per questo e per altri gravi reati.
Entrambi i ministri sono stati condannati in via definitiva con sentenza della Cassazione per questo e per altri gravi reati.
La Corte ha deciso di condannarli “avendo percepito somme da numerose case farmaceutiche, producendo un danno erariale derivato dalla ingiustificata lievitazione della complessiva spesa farmaceutica, determinata dalla violazione degli obblighi di servizio riferibili a ciascuno”.
Il vaccino dell’Epatite B viene somministrato ai neonati nei primi mesi di vita e, anche dopo la condanna, continua ad essere obbligatorio.
Il vaccino dell’Epatite B viene somministrato ai neonati nei primi mesi di vita e, anche dopo la condanna, continua ad essere obbligatorio.
Tante domande sorgono spontanee: il vaccino è sicuro per i nostri bambini?
E’ davvero necessario somministrarlo ad una così tenera età?
Come possiamo fidarci dello Stato Italiano?
E’ davvero necessario somministrarlo ad una così tenera età?
Come possiamo fidarci dello Stato Italiano?