sabato 19 luglio 2014

Allarme lavoro, nel 2014 rischiano di perdere il posto quasi 140mila italiani.


<p>INFOPHOTO</p>

I sei anni di crisi, 2008-2013, sono costati al Paese circa 900 mila posti di lavoro di cui 490mila, il 58,9%, nel Sud, solo lo scorso anno. E nel 2014 non andrà meglio: sono a rischio quasi 140 mila posti (per la precisione 136.616 unità), 13.486 in più rispetto alle previsioni del 2013 mentre i livelli produttivi sono quasi fermi. E' quanto emerge dal XI rapporto Industria della Cisl.
In costante aumento, di conseguenza, anche l'utilizzo di ammortizzatori sociali cresciuti, fra il 2010 ed il 2013, del 66,5% e pari a 2milioni 186mila358 interventi di sostegno nel solo 2013. A registrare l'impennata maggiore i lavoratori in mobilità con il +81,8%, un mini esercito di 217.597 persone solo nello scorso anno. Aspi e miniAspi, entrati in funzione nel 2013, hanno assorbito quasi interamente i vecchi trattamenti di disoccupazione e sono stati di gran lunga gli interventi dominanti:1.330.828 quelli per Aspi e 479.199 per mini Aspi.
Livelli record anche per la Cig che nel 2013 ha superato il miliardo di ore autorizzate, coinvolgendo almeno 300.000 persone in base al "tiraggio" effettivo.
E a dare il polso della situazione in cui versano le imprese soprattutto il fatto che ormai, spiega ancora la Cisl, la cig straordinaria e la cassa in deroga, indicative di crisi lunghe e ristrutturazioni aziendali, coprono ormai circa il 70% delle ore erogate.
In un panorama di costante riduzione del lavoro, inoltre, stima ancora la Cisl, a crescere solo quello a tempo parziale, +10% nel 2012 e +2,8% nel 2013, "ampiamente utilizzate per evitare i licenziamenti".
Il lavoro indipendente, poi, è diminuito più di quello dipendente; il -2,5% contro il -2%, "segno di falcidia e di difficoltà per i piccoli imprenditori". A farne le spese sopratutto l'industria manifatturiera del Mezzogiorno con -7,5% e il settore delle costruzioni con -5,6%.
L'uscita dal tunnel è lontana - Quadro in nero anche per quanto riguarda l'economia. Nel 2013 il Pil è in calo dell'1,9% mentre nei primi mesi di quest'anno i dati sulla produzione industriale hanno deluso le aspettative, seppur modeste di crescita. Ciò dopo sei anni di crisi che hanno provocato una caduta drammatica dell'attività produttiva: rispetto alla fase più alta del ciclo precedente (2007-2008), la produzione industriale si è contratta di un quarto, la capacità produttiva intorno al 15%, i consumi delle famiglie di circa l'8%, gli investimenti del 26%.
La crisi ha colpito soprattutto l'industria manifatturiera e le costruzioni, che hanno subito complessivamente (2008-2013) circa l'89% della diminuzione totale degli occupati, rispettivamente con 482 mila e 396 mila occupati in meno. Nei settori industriali c'è un mix di ripresa e recessione. Se infatti recuperano terreno la metallurgia, i mezzi di trasporto, gli articoli in gomma e plastica, i prodotti chimici, quelli farmaceutici, i prodotti tessili, e gli alimentari ne perdono consistentemente invece il settore energetico, la produzione di apparecchi elettrici, quelli petroliferi, il settore macchinari e tutto il comparto computer, prodotti elettronica.
Forte anche il gap territoriale, dove il Sud perde il 4% di Pil nel 2013 contro lo 0,6% del Nord. Giù anche i consumi interni 2014, -2,2%, che certificano l'ansia e l'incertezza delle famiglie, e gli investimenti del 4,7%, sempre meno dell'anno precedente ma ancora a livelli pesanti.
Unica 'exit strategy' per l'Italia, l'export, che risulta una carta "vincente" per il Paese, anche se tra il 2011 ed il 2013 sono state appena 1/5 (il 18%), le aziende che hanno aumentato il proprio fatturato sia in Italia che all'estero mentre quelle "perdenti", le imprese in ripiegamento, sono raddoppiate; il 35% hanno registrato un fatturato in calo sia in Italia che all'estero.
Bonanni - "Basta con le chiacchiere e le ricette fumose. Senza l'impegno di tutti non si va da nessuna parte. Purtroppo siamo ancora ben lontani dall'uscita della crisi economica e sociale", tuona il leader della Cisl, Raffaele Bonanni che al governo Renzi propone "una via di crescita" alternativa, da "affrontare con il confronto e la collaborazione di tutti i soggetti responsabili che devono assumere impegni reciproci di carattere politico, imprenditoriale e sindacale". Una agenda, in sostanza, con cui "pensare all'oggi e al medio periodo" grazie alla quale "rivitalizzare la domanda interna, i consumi e soprattutto gli investimenti, drammaticamente crollati negli ultimi anni". Un Progetto "Italia 2020", come lo definisce, "orientato allo sviluppo e alla domanda d'innovazione dei territori, alla qualità della vita e dell'ambiente, alla progettualità, alle reti d'investimento private e pubbliche, all'energia e alle infrastrutture". In una parola, serve sostenere progetti d'investimento territoriali validi e remunerativi, con "nuovi canali finanziari, a partire da una potenziata Cassa Depositi e Prestiti, che mobilitino il risparmio nazionale e attraggano investitori dall'estero".

L'assoluzione.....al processo Ruby



In effetti, se inviti delle prostitute a casa tua e con esse prima ceni, poi ti trastulli sessualmente e, infine, le paghi profumatamente, non commetti reato. 
Il reato potrebbe verificarsi qualora una delle intrattenitrici fosse minorenne....ma se questa dimostrasse 35 anni, fosse nipote di Mubarak e tu che la ospiti non lo sapessi, il reato non sussisterebbe, cadrebbe con scalpore...e fragore!
E ancora: se il presidente del consiglio in persona ti telefona per raccomandarti di rilasciare la minorenne arrestata per un reato, tu puoi sempre fargli una pernacchia e fregartene, tutto sommato che può capitarti?
Puoi perdere il posto di lavoro, con la consapevolezza, tra l'altro, che non ne troverai mai più un altro perchè sei segnalato e radiato?
Ecchissenenfrega! Intanto ti sei preso una bella soddisfazione, ......con la qualemangerai a colazione, pranzo e cena.


Riflettendoci, però....e facendo il punto della situazione: 

la magistratura ha sancito che un PdC che telefona ad una procura per fare liberare sulla parola "una tizia" che ha rubato è normalissima amministrazione.....nulla da dire sul FATTO che se telefona alla procura per farla liberare, qualcuno deve avergli detto che "la tizia" è in stato di fermo per aver commesso un reato e che, essendo minorenne, per essere liberata, deve essere affidata ad un adulto....in quanto "minorenne" anche se nipote di Mubarak?
Io riscontro due reati.
Ma tenuto conto del FATTO che al momento del FATTO ad aver commesso il FATTO era un PdC, diciamo che si possono chiudere entrambi gli occhi...
La carriera in magistratura non è facile e per meritarla bisogna compiacere qualcuno come, appunto, un PdC o un PdR....


Intanto, la ex minorenne....deve aver vinto alla lotteria, perchè:

Ruby a Dubai: lusso, shopping e 2 milioni da investire


Ruby a Dubai: lusso, shopping e 2 milioni da investire

Apre conti bancari negli Emirati, fa business in Messico e conduce una vita di lussi e shopping sfrenato. 
Karima El Mahroug, alias Ruby Rubacuori, la femme fatale del bunga bunga, lo scandalo sessuale che ha segnato una pagina di storia della Repubblica italiana e sancito il tramonto politico dell’ex premier Silvio Berlusconi, vive i suoi giorni fra abiti, scarpe, gioielli, orologi, stylist personali e un nuovo buen retiro dorato sulla spiaggia di Playa del Carmen, con tanto di foto postate su Facebook. E con le banche a caccia del suo tesoretto, come Repubblica è in grado di ricostruire, e broker e venditori che la corteggiano (Paolo Berizzi) 

http://milano.repubblica.it/cronaca/2014/03/28/foto/ruby_a_dubai_lusso_shopping_e_2_milioni_da_investire-82091120/1/#1

by Cetta

venerdì 18 luglio 2014

Contro i ladri di democrazia, no al Parlamento dei nominati e all’uomo solo al comando – Firma la petizione

Contro i ladri di democrazia, no al Parlamento dei nominati e all’uomo solo al comando – Firma la petizione

LE CONTRORIFORME dell’Italicum e del Senato delle Autonomie, concordate dal governo con il pregiudicato Silvio Berlusconi e il plurimputato Denis Verdini, consentono a un pugno di capi-partito di continuare a nominarsi i deputati a propria immagine e somiglianza (con le liste bloccate per la Camera), addirittura aboliscono l’elezione dei senatori (scelti dalle Regioni fra consiglieri e sindaci, ridotti a un ruolo decorativo e per giunta blindati con l’immunità-impunità) e tagliano fuori i partiti medio-piccoli (con soglie di sbarramento abnormi);
- trasformano il Parlamento nello zerbino di un premier-padrone, “uomo solo al comando” senza controlli né contrappesi, con una maggioranza spropositata che gli permette di scegliersi un presidente della Repubblica e di influenzare pesantemente la Corte costituzionale, il Csm, la magistratura e l’informazione televisiva e stampata;
- espropriano i cittadini dei residui strumenti di democrazia diretta: i referendum (non più 500mila, ma addirittura 800mila firme) e le leggi di iniziativa popolare (non più 50mila, ma addirittura250mila firme).
DICIAMO NO ALLA SVOLTA AUTORITARIA, come i migliori costituzionalisti italiani hanno definito il combinato disposto delle due controriforme, ispirate  – consapevolmente o meno – al “Piano di Rinascita Democratica” della loggia P2 di Licio Gelli.
DICIAMO SI’ A UNA DEMOCRAZIA PARTECIPATA e vi chiediamo di sostenere solo riforme istituzionali che rispettino lo spirito dei Padri Costituenti del 1946-48: restituendo ai cittadini il diritto di scegliersi i parlamentari e coinvolgendoli nella cosa pubblica; tutelando le minoranze e le opposizioni; allargando gli spazi di partecipazione diretta alla formazione delle leggi; limitando l’immunità parlamentare alle opinioni espresse e ai voti dati e abolendo i privilegi impunitari in materia di arresti, intercettazioni e perquisizioni; combattendo i monopòli e i conflitti di interessi, specie nel mondo della televisione e della stampa; ampliando l’indipendenza e l’autonomia dei poteri di controllo, dalla magistratura all’informazione.
Antonio Padellaro, Marco Travaglio, Peter Gomez e la redazione del Fatto Quotidiano 

Cetrioli: diuretici e aiutano a dimagrire.



I cetrioli aiutano a prevenire ritenzione idrica, gonfiori e cellulite; i cetrioli contengono anche acido tartarico, ottimo per chi vuole dimagrire.

Ci sono cetrioli e cetrioli
Frutto dell'omonima pianta erbacea (Cucumis sativus) della famiglia delle Cucurbitacee, il cetriolo è originario dell'Asia. Questo ortaggio tipico dell'estate possiede numerosissime varietà dal Dosakai indiano al Bianco di Parigi e al Verde lungo d'Italia. Il cetriolo è ricco di acqua (oltre il 96%) e contiene mucillagini e steroli vegetali (anticancro e anticolesterolo, soprattutto se mangiato con la buccia che contiene queste benefiche sostanze in gran quantità).
Nel cetriolo è inoltre presente una sostanza importantissima per chi vuole dimagrire: l'acido tartarico, che fa sì che una parte dei carboidrati ingeriti nello stesso pasto, e non immediatamente utilizzata, non si trasformi in adipe, ma venga eliminata dall'organismo attraverso le feci. Grazie al loro contenuto  di silicio, i cetrioli  possono anche contribuire ad alleviare i sintomi della fibromialgia e della sindrome da stanchezza cronica.
Cetrioli: ortaggi antiritenzione
cetrioli svolgono poi un ruolo fondamentale nella prevenzione della ritenzione idrica e della cellulite, che spesso affliggono le donne: consumare cetrioli in insalata, soprattutto durante i giorni del ciclo mestruale, può essere un ottimo antidoto al gonfiore tipico della ritenzione idrica e alle tossine che si accumulano nei vari distretti dell'organismo a causa della difficoltà a eliminare i liquidi in eccesso.
Cetrioli: diuretici e aiutano a dimagrire
Contenuti del cetriolo
- Kcal/100 g: 14
    - Grassi: 0,5 g
      - Proteine: 0,7 g
        - Glucidi: 1,8 g
          - Fibre: 0,8 g
            - Colesterolo: 0
              - Vitamine: tiamina (vit. B1) 0,02 mg; riboflavina (vit. B2) 0,03 mg; niacina (vit. B3) 0,60 mg; acido folico (vit. B9) 9,00 mcg; vit. A tr.; vit. C: 11 mg.
                - Sali minerali: sodio 13 mg; potassio 140 mg; ferro 0,3 mg; calcio 16 mg; fosforo 17 mg; zinco 0,1 mg. 
                Il cetriolo in cucina
                Il cetriolo viene consumato principalmente crudo. Poiché contiene acqua di vegetazione amarognola, una volta tagliate le due estremità del cetriolo, prenderne una, immergerla nel sale marino integrale e strofinarla sull'estremità dalla quale è stata tolta con movimenti circolari; si formerà una piccola quantità di schiuma: togliendo la schiuma, verrà eliminata anche la sostanza amara.
                Salsa di cetriolo e yogurt 
                1 yogurt bianco intero; 1 grosso cetriolo, pelato, privato dei semi e grattugiato; sale; un cucchiaino di garam masala (oppure un mix di pepe nero, cardamomo, cannella, chiodi di garofano, coriandolo essiccato, noce moscata, curcuma e semi di finocchio macinati); una manciatina di foglie di menta fresca.
                Metti in una ciotola il cetriolo grattugiato e strizzato bene per eliminare l'acqua, lo yogurt, le spezie e lascia riposare per un'ora in frigo per amalgamare i sapori.
                Trita la menta, versala sulla preparazione e servi in tavola.
                Consigli per l'acquisto: quelli piccoli hanno meno semi 
                È bene scegliere cetrioli con buccia lucida e ben tesa, non raggrinzita. Le due estremità devono essere sode, non mollicce.
                Anche la grandezza del frutto è un buon criterio per valutare la qualità del prodotto: cetrioli troppo piccoli o troppo grandi possono infatti essere, rispettivamente, indice di scarsa ed eccessiva maturazione. I frutti di dimensione maggiore sono inoltre più ricchi di semi.

                Proietti interpreta "Però" di Trilussa.



                PERÒ
                In un paese che non m’aricordo
                C’era una volta un re ch’era riuscito
                a mette tutto er popolo d’accordo
                e a unirlo in un medesimo partito
                che era quello monarchico per cui
                era lo stesso che voleva lui.
                Quando nasceva un suddito er governo
                je levava una ghiandola speciale
                per aggiustarje er sentimento interno
                secondo la coscienza nazionale
                in modo che crescesse nell’idea
                come un cocchiere porta la livrea.
                Se cercavi un anarchico .. Domani!
                Macchè! non ne trovavi più nessuno
                nè socialisti nè repubblicani
                manco a pagarli mile lire l’uno
                qualunque scampoletto di opinione
                era venduto a prezzo di occasione.
                Per questo in quel paese che vi ho detto
                viveano così ch’era un piacere
                senza un tirate là, senza un dispetto
                ammaestrati tutti di un parere
                chi la pensava differentemente
                passava pe’ un fenomeno vivente.
                Er popolo ogni sera se riuniva
                sotto la reggia pe’ vedè er sovrano
                che apriva la finestra tra l’evviva
                e s’affacciava tra lli sbattimano
                fino a che non pijava la parola
                come parlasse a ‘na persona sola.
                - Popolo – je diceva – come stai? -
                E tutto quanto er popolo de sotto
                j’arispondeva – Bene! Assai! -
                - Ce pare d’aver vinto un terno al lotto! -
                E il re contento, dopo averje detto
                quarche altra cosa li mannava a letto.
                Ecchete che una sera er Re je chiese
                - Siete d’accordo tutti quanti? -
                E allora da centomila bocche non si intese
                che un -sì -allungato che durò mezz’ora.
                Solamente un ometto scantonò
                e appena detto sì disse però.
                Vi immaginate quello che successe!
                - Bisogna bastonarlo – urlò la folla
                - Le indecisioni non sono più permesse
                se no ricominciamo il tirammolla. -
                - Lasciate che mi spieghi e poi vedremo -
                disse l’ometto che non era scemo.
                - Defatti appena er Re c’ha domandato
                se eravamo d’accordo j’ho risposto
                nel modo che avevamo combinato
                ma un buon amico che c’avevo accosto
                per fasse largo, proprio in quel momento
                m’ha acciaccato li calli a tradimento.
                Io dunque non ho fatto una protesta
                quel però che mi è uscito in bona fede
                più che un pensiero che c’avevo in testa
                era un dolore che sentivo al piede.
                Però, dicevo, è inutile se poi
                ce pestamo li calli tra di noi.
                Quanno per ambizione o per guadagno
                uno non guarda più dove cammina
                e monta sulli calli del compagno
                va tutto a danno della disciplina.-
                fu allora che la folla persuasa
                je disse – vabè, però stattene a casa -
                TRILUSSA

                mercoledì 16 luglio 2014

                Siberia: scoperto un gigantesco cratere nella crosta terrestre!



                A Yamal, nella vasta penisola siberiana in Russia, un cratere dalle dimensioni impressionanti ha fatto la sua comparsa pochi giorni fa. Le teorie, le opinioni e la fantasia la fanno da padrone, ma alla base di questo cratere dovrebbe esserci una spiegazione fisica. Le immagini riprese da una telecamera aerea sono impressionanti, il cratere dovrebbe avere una larghezza di circa 262 metri.
                Le teorie soprattutto quelle più fantasiose parlano di un atterraggio di un grosso Ufo che avrebbe provocato l’enorme buco nel terreno, mentre è stata esclusa la possibilità che possa essersi trattato di un meteorite. Considerando che Yamal è il principale produttore di gas della Russia la causa potrebbe essere meno fantasiosa e più naturale.




                Un team di scienziati si è messo subito all’opera per cercare di verificare le cause di quella che sembra essere una vera e propria esplosione. Una spedizione urgente di esperti, del centro russo per lo studio dell’Artico, si è messa in moto ed ha rilevato diverse anomalie nel suolo a pochi metri dal cratere. Gli esperti dicono che la parte esterna del cratere stava ancora bruciando come se una grossa esplosione da sotto avesse causato il tutto.
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                Dunque l’ipotesi principale parla di un’esplosione causata da una miscela di gas, sale ed acqua provocata dal riscaldamento globale.; il gas sarebbe esploso sotto la superficie provocando questo enorme cratere. Nel frattempo il fenomeno è stato ribattezzato come “The end of the world” ( La fine del mondo ). Nei prossimi giorni sono attese ulteriori notizie e conferme grazie anche ad alcuni campioni di suolo ed acqua raccolti dagli esperti. La teoria del riscaldamento globale è stata confermata anche da 
                Anna Kurchatova, una ricercatrice del centro scientifico del Sub – Artico.
                Di Stefan Makarov



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                Gaza, 4 bambini uccisi in spiaggia Israele: sei ore di tregua umanitaria.



                Una bambina palistinese ferita in un ospedale della Striscia di Gaza - 

                Ancora raid israeliani sulla Striscia. Il bilancio delle vittime a quota 216.

                Quattro bambini sono rimasti uccisi oggi a Gaza, nel corso dei raid israeliani. Le vittime, riferiscono fonti palestinesi, sono state colpite da proiettili provenienti dal mare, probabilmente da una motovedetta, mentre si trovavano in un bar sulla spiaggia.  

                Israele è tornato a mettere in guardia la popolazione di Gaza, chiedendo ai 100mila persone di lasciare le proprie case e tornando a minacciare di far entrare i blindati e le ruspe nella Striscia. «Non saremo in grado di garantire un’estate serena ai nostri figli senza un’operazione di terra a Gaza», ha avvertito il ministro degli Esteri, Avigdor Lieberman, secondo cui Israele deve impiegare ogni mezzo per garantire la sicurezza dei suoi cittadini. Ma in serata gli israeliani hanno accolto la richiesta dell’emissario dell’Onu per la regione Robert Serry: domani osserverà a Gaza una tregua umanitaria di sei ore. Ancora non è noto se in parallelo anche Hamas sospenderà i lanci di razzi verso Israele. 

                Al nono giorno dell’offensiva Margine Protettivo, il bilancio dei morti è arrivato a 216, con oltre 1.550 feriti (in uno degli ultimi raid è morto anche un ragazzino di 10 anni). Nella notte Israele ha bombardate le case di vari capi di Hamas e della Jihad, in gran parte vuote. Dalla Striscia sono partite nuove raffiche di razzi, almeno sei intercettati da Iron Dome nei cieli di Ashkelon. Ma proprio perché evidentemente prevede una più intensa offensiva, Israele nella notte ha intimato agli abitanti del settore orientale e settentrionale di Gaza di lasciare le proprie case con messaggi telefonici e volantini. Un avvertimento in gran parte ignorato, sia perché nessun punto di Gaza è considerato sicuro e sia perché Hamas continua a liquidare gli avvertimenti come «guerra psicologica». E mentre il presidente palestinese, Abu Mazen, vola al Cairo per cercare un soluzione alla crisi, la diplomazia mondiale si muove e chiede la tregua. Il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, lo ha detto stamane al presidente uscente, Shimon Peres, e lo ha ripetuto ai vari interlocutori della giornata, il presidente designato, Reuven Rivlin, considerato un “falco”; il suo omologo, Lieberman, il ministro della Giustizia, Tzipi Livni, lo stesso premier, Benjamin Netanyahu. 

                Secondo un’emittente tv israeliana, Channel 2, Hamas è pronto a un cessate-il-fuoco ma solo se sarà accompagnato da una tregua decennale. Il movimento silamico chiede anche il rilascio dei prigionieri liberati nello scambio per il soldato israeliano, Gilad Shalit, riarrestati recentemente, l’apertura dei valichi di Gaza per far passare beni e persone e la supervisione internazionale del porto di Gaza, attualmente bloccato da Israele. L’ex deputato arabo-israeliano, Azmi Bishara, ha illustrato le condizioni del Movimento di resistenza islamica dagli schermi di Al-Jazira. Bishara, fuggito da Israele nel 2007 perché accusato di aver aiutato Hezbollah, ha ipotizzato che l’escalation durerà ancora un paio di giorni e ha anche accusato Israele di aver accettato brevemente il cessate-il-fuoco mediato dall’Egitto soltanto per poi riprendere con maggiore virulenza gli attacchi.