lunedì 17 agosto 2015

Il cane che si morde la coda.



Hanno deciso: siamo troppi.

Intanto, in mancanza di guerre invasive create per occupare ed espandere i propri spazi vitali, si occupano gli spazi altrui per accaparrarsi le ricchezze del sottosuolo avvalendosi della scusa dell'instaurazione della democrazia ove si ritiene che sussista una dittatura. 
E a parlare di democrazia sono li stessi che ne distruggono e demoliscono il significato giornalmente, un pezzettino alla volta.

Ma il problema sussiste: restiamo sempre troppi; si potrebbe risparmiare sul consumo di prodotti alimentari se buona parte della popolazione venisse a mancare. 
Ma siamo in democrazia, così, almeno, dicono le leggi che loro stessi hanno ideato e non si può procedere istintivamente in modo cruento. Allora, che si fa? 
Si studiano altri metodi, anch'essi coercitivi, ma apparentemente non cruenti. 

Uno dei metodi ammantati di protezionismo e tutela amorevole consiste nel costringere la popolazione a fare vaccini dei quali tanto si discute: (http://www.mednat.org/vaccini/dannivacc.htm). 
Questo è un metodo ottimistico/quadripolare: 
1) si ammanta di buonismo democratico, 
2) insinua il concetto di tutela e protezione da parte di chi governa, 
3) foraggia l'industria lobbistico/farmaceutica,
4) foraggia quella parte malata della sanità pubblica che specula sulle disgrazie altrui. 

Un altro metodo molto utilizzato è quello di affamare intere popolazioni.
Qui il problema si aggrava ulteriormente, perchè sulla fame nel mondo c'è chi ci specula con la creazione di onlus che racimolano ingenti somme di denaro del quale solo il 10% viene utilizzato per lo scopo iniziale, il restante 90% viene utilizzato per foraggiare le tasche di avvoltoi senz'anima che riempiono le loro pance di prelibatezze alla faccia di chi muore di fame.

Un altro metodo è quello di spargere nell'aria sostanze dannose attraverso scie chimiche, ma questa è una delle tante teorie di pazzi "complottisti-populisti-cheagiscononell'ombra". Meglio non credergli anche se non guadagnano nulla nel rendere la popolazione partecipe, meglio credere a chi le porcate le fa e ci guadagna.

Una altro metodo efficace è quello di inquinare fiumi e territori coltivabili.
A questo provvedono la grandi industrie che, oltretutto, scaricano sul sociale le spese di ripristino dell'ambiente. A guadagnarci sono le industrie generiche che non pagano le spese di bonifica, le industrie farmaceutiche, una delle più potenti lobby esistente, e la sanità pubblica e privata che specula sulle malattie indotte dallle industrie con il beneplacito della politica asservita. 

Meglio fermarsi qui!
Non senza citare, però, un altro aspetto riprovevole dell'epoca che stiamo vivendo, quello più intimo, quello legato al tenore di vita, quello individuale: l'aumento dell'instabilità, dell'insicurezza, della coscienza di sapere che mai si potrà sperare di migliorare la propria condizione sociale, che sarà sempre più difficile accedere al sapere con l'istruzione pubblica, che diventerà impossibile curarsi.
Il metodo è quello di rendere schiava la popolazione con la carenza di lavoro, con l'instabilità, con l'austerità imposta per avviare una fantomatica ricrescita economica utilizzando il metodo opposto e imponendolo come l'unica panacea possibile ed utilizzabile. 

Anche una casalinga capirebbe che l'austerità può dar vita solo ad una decrescita... ma non abbiamo casalinghe al potere, abbiamo solo affaristi, servi di lobbisti, ammalati di protagonismo, tutta gente che non ama pensare e prodigarsi per il bene comune, ma ha scelto di prostrarsi ai potenti con la speranza di usufruire delle briciole del loro potere.

Non so se si potrà mai ripristinare una vera democrazia basata sulla logica, sulla meritocrazia, sulla giusta ed equa distribuzione dei beni disponibili, offerti ed elargiti con tanta generosità dalla terra che ci ospita. 
Chissà se sarà più possibile sentirsi parte di un mondo in cui non esistono differenze di nessun tipo, dove sia possibile vivere senza sentirsi stranieri o ospiti.

Utopia? Forse, ma la speranza che qualcosa cambi non mi abbandona.

Cetta.

domenica 16 agosto 2015

Maltempo: è una domenica d'autunno, rischio idrogeologico di livello due.

Maltempo: due trombe marine al largo della costa livornese © ANSA
Maltempo: due trombe marine al largo della costa livorneseRIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA


La perturbazione interessa tutta l'Italia, brusco calo delle temperature. 

E' una domenica d'autunno e quasi d'inverno in Val d'Aosta. Il maltempo cominciato sabato al Centronord si è esteso anche al Centrosud con pioggia, vento e disagi. Allerta temporali su gran parte del Paese. Lo indica un nuovo avviso meteo della Protezione civile. In particolare, le precipitazioni persistono sul Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. Poi Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia. Valutata per oggi, domenica, una criticità 'arancione' (secondo di tre livelli) per rischio idrogeologico su basso Lazio, coste di Campania e Molise, nonché su buona parte di Basilicata, Puglia settentrionale e Calabria tirrenica settentrionale.
Forte pioggia in Campania, vigili fuoco al lavoro  - Forti piogge sulla Campania nelle prime ore della mattina. A Napoli e provincia le squadre dei vigili del fuoco in servizio sono impegnati in verifiche dopo richieste di intervento di numerosi cittadini. Infiltrazioni d'acqua - secondo quanto si apprende dalla centrale operativa dei vigili del fuoco - si sono verificate in particolare nella zona della periferia orientale di Torre del Greco, nel Napoletano.

Neve a 2.700 metri in Valle d'Aosta  - Scenario autunnale oggi in Valle d'Aosta: quota neve a 2.700 metri, 13 gradi nel capoluogo, 11 a Courmayeur e 7 a Cervinia. Le intense precipitazioni sono ormai in via di esaurimento, fa sapere l'ufficio meteo regionale. Fino a mercoledì la situazione sarà "variabile", da giovedì "molto probabile" il ritorno dell'estate. Da venerdì si sono cumulati dai 40 ai 65 mm di precipitazioni nel settore centro occidentale della regione e da 70 ai 129 (a Grange di Lillianes) in quello orientale.
Pioggia e forte vento, blackout in Veneto - Una pioggia incessante e un fortissimo vento, durati poco più di un'ora, hanno fatto temere il peggio sabato in Veneto dove, fortunatamente, non si sono registrati danni ingenti. Il maltempo che si è abbattuto sulla regione ha causato la caduta di numerose piante, di coppi e cornicioni, qualche impalcatura, allagamenti e in varie zone, specie nel trevigiano, vari black-out. Non c'è stato il pericolo di smottamenti in montagna. A Venezia coppi e cornicioni sono volati via dai tetti come fossero fuscelli. Al Cavallino c'è stato un fuggi fuggi da un campeggio dopo la caduta di alcune piante e lo sradicamento dalla terra delle tende degli ospiti. Altri comuni lagunari come Chioggia e Cavarzere sono stati investiti in pieno dal maltempo. Così come il padovano e il veronese. Nel trevigiano si sono contati vari blackout elettrici dovuti anche a corti circuiti che hanno sprigionato piccoli incendi. Alcune case sono rimaste al buio per oltre quattro ore, senza che gli utenti fossero informati dello stato del guasto dai tecnici dell'Enel, che hanno comunque operato per ripristinare l'energia elettrica. Un albero caduto su una cabina del gas, a Casale sul Sile, ha di fatto interrotto l'erogazione. Incessante il lavoro dei vigili del Fuoco nella regione, subissati da telefonate di cittadini in difficoltà.
Per fulmine crolla piccolo campanile nell'Aretino - Un piccolo campanile, risalente al '400 e posto sul cassero di Monte San Savino, nell'Aretino, è caduto dopo essere stato colpito da un fulmine sabato pomeriggio, durante il temporale che ha interessato Arezzo e provincia. Un albero è poi caduto su una casa ad Arezzo, nella zona di Quarata: anche in questo caso solo danni materiali. Vari poi gli interventi dei vigili del fuoco a causa dell'acquazzone, ma non si registrano al momento altre particolari criticità.
Tromba d'aria nel Pesarese scoperchia capannone - Una piccola tromba d'aria si è abbattuta su Talacchio, in provincia di Pesaro Urbino: il vento ha scoperchiato un capannone, ma fortunatamente non ci sono stati feriti. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, impegnati anche nella rimozione di alberi e rami pericolanti in tutta la provincia. Forte temporale nella zona.
Fulmini provocano black-out tra Bari e Brindisi - I temporali che hanno investito la zona adriatica tra le province di Bari e Brindisi hanno provocato un black-out in alcune aree dei comuni di Ostuni e della sua zona costiera (Rosamarina e Villanova), San Vito dei Normanni, Fasano, Alberobello, Monopoli e Putignano. Sono stati il forte vento e i fulmini - secondo l'Enel - a causare lo spezzamento delle linee elettriche. I tecnici Enel - è detto in una nota della società elettrica - sono prontamente intervenuti e sono già riusciti a riparare diverse linee danneggiate. I lavori di ripristino proseguono e in alcune zone, come quella di Ostuni, sono stati rallentati a causa di furti di conduttori in rame avvenuti negli scorsi giorni.
Forti temporali e grandinate nel brindisino - Ferragosto segnato da pioggia e grandine, nel Brindisino dove si sono verificati forti temporali, concentrati in particolare sulla fascia costiera. Nella zona nord della provincia, a Fasano e Ostuni, alcune strade e alcuni immobili al piano terra, tra cui qualche villetta al mare, si sono allagati. E' stato quindi necessario l'intervento dei vigili del fuoco, ma non sono stati segnalati danni gravi alle persone. A Brindisi è stato richiesto l'intervento di una motovedetta della Guardia costiera per facilitare l'ingresso in porto di una imbarcazione in difficoltà. Poco dopo le 16, in tutta la zona, è iniziata la fuga dei bagnanti dalle spiagge: si sono registrati congestionamenti e problemi alla circolazione delle auto lungo la litoranea e le strade di accesso ai lidi balneari. Il Dipartimento della Protezione civile e la Regione Puglia hanno diffuso un'allerta meteo perché si prevedono precipitazioni a carattere di rovescio e temporali accompagnati da forti raffiche di vento e locali grandinate.
Danni a Venezia e provincia per forte vento  - Venezia e il suo litorale sono stati interessati dal maltempo con danni che, fortunatamente, non sono stati ingenti. Rami spezzati, qualche albero caduto, black out sono stati i motivi principali delle richieste di intervento ai vigili del fuoco. Il vento forte ha impensierito alcuni ospiti di un campeggio del Cavallino che hanno preferito trovare riparo altrove, abbandonando le tende e le roulotte. E sempre il forte vento la causa dell'affondamento di un'imbarcazione dell'Actv che era attraccato davanti ai giardini di Sant'Elena. A Venezia sono volati alcuni cornicioni delle case, mentre al Lido e a Portogruaro si è registrato lo sradicamento di alcuni alberi. Alcune zone poi sono state vittime di un temporaneo blackout.
Trentino Alto Adige, fino 10 gradi meno con piogge  - Il caldo della settimana, con temperature anche molto sopra i 35 gradi di massima, in Trentino Alto Adige è stato mitigato da qualche temporale . Le temperature così sono scese in media di una decina di gradi. Tra sole e qualche breve temporale c'è una temperatura mite, con massime in linea ora con i valori medi stagionali, cioè sotto i 30 gradi le più elevate e minime anche verso i 15 gradi previste per oggi. Qualche nuvola a fare capolino e deboli temporali a tratti in programma a mantenere le temperature miti, secondo MeteoTrentino, il servizio meteorologico della Provincia autonoma di Trento.
Temporali e alberi sradicati nelle Marche  - Mattinata di Ferragosto con il sole e pomeriggio rovinato dalla pioggia in gran parte delle località turistiche delle Marche. Annunciato dalle previsioni meteo, il maltempo ha interrotto i pranzi in spiaggia di molti turisti, con piogge sparse e raffiche di vento più intense nell'entroterra. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco per rimuovere alberi e rami caduti sulle strade a Macerata, San Severino Marche, Tolentino. Acqua e vento anche in provincia di Ancona, con alberi abbattuti dalle raffiche di vento a Falconara e Jesi. Tempo più clemente nelle province di Pesaro e Ascoli Piceno, la Protezione civile segnala piogge con picchi anche elevati.

Enotera, olio di enotera.


L'enotera - Oenothera biennis, fam. Onagraceae - è una pianta erbacea bienne alta fino a 150 centimetri.

Originaria dell'America settentrionale, ma oggi cosmopolita, l'enotera predilige i luoghi aridi e sabbiosi. Le foglie, opposte e lanceolate, sono lunghe circa 10 - 20 cm e presentano un margine irregolarmente dentato; i fiori, di colore giallo, si raccolgono in un'infiorescenza apicale che sboccia di sera.
EnoteraL'enotera è nota anche come bella di notte, primula di sera, rapunzia ed enagra. Dai semi di questa pianta si ricava il famoso olio di enotera, che insieme a quello di borragine rappresenta un'ottima fonte di acido gamma-linolenico (o GLA, un grasso semiessenziale, prodotto nell'organismo a partire dall'acido linoleico per opera dell'enzima delta-6-desaturasi, la cui attività diminuisce con l'invecchiamento e durante varie condizioni patologiche). La composizione acidica media vede una netta prevalenza di acidi grassi poilinsaturi della serie ω-6: un 65-80% di acido cis-linoleico, un 2-16% di acido gamma-linolenico, un 8% di acido oleico, un 7% di acido palmitico ed altri acidi grassi percentualmente inferiori.
Grazie alla sua particolare ricchezza in acidi grassi polinsaturi, ed in particolare di GLA, l'olio di enotera viene proposto come integratore alimentare per il trattamento di svariate condizioni, tra le quali ricordiamo: sindrome premestrualedermatite atopicaartrite reumatoidedolore al seno associato al ciclo mestrualesintomi della menopausadiabete e malattie coronariche. L'acido gamma-linolenico può infatti sopprimere l'infiammazione inibendo la sintesi di prostaglandine pro-infiamamtorie (PGE2) e leucotrieni, nonché producendo prostaglandine della serie 1 (PGE1) dotate di attività antiaggregante piastrinica, cardioprotettiva, antiaterogena, vasodilatatrice ed antiflogistica. L'applicazione maggiormente studiata dell'olio di enotera riguarda il trattamento della dermatite atopica; esistono a tal proposito risultati discordanti. E' possibile che l'attività antinfiammatoria dell'olio di enotera venga potenziata da una dieta a basso carico glicemico e ricca di pesce; al contrario, l'eccesso di zuccheri ed il ridotto apporto di EPA e DHA potrebbero ridimensionare l'azione antinfiammatoria di questo supplemento alimentare. Per una serie di ragioni biochimiche dovute alla trasformazione dell'acido gamma linolenico, prima in DGLA (che ha effetti antiflogistici) e poi in arachidonico (che ha effetti pro-infiammatori), è stata proposta la contemporanea associazione di EPA e GLA per rallentare la conversione del DGLA (ottenuto da quest'ultimo) in acido arachidonico. Raccomandata anche l'associazione con vitamina E per controllare la produzione di radicali liberi.
L'olio di enotera è un potente inibitore della 5-alfa-reduttasi, sia di tipo I che di tipo II, e potrebbe quindi esercitare un certo effetto benefico nella prevenzione dell'acne, dell'ipertrofia prostatica e della caduta dei capelli.
L'olio di enotera viene generalmente standardizzato in acido gamma-linolenico e commercializzato in opercoli. Le dosi consigliate sono di 6-8 grammi nell'adulto e 2-4 grammi nel bambino; la somministrazione è orale. In genere, i dosaggi vengono calibrati in modo da fornire 160-400 grammi di acido gamma linolenico al giorno.
L'olio di enotera è ben tollerato dalla maggioranza delle persone; lievi effetti collaterali includono mal di testa e problemi gastrointestinali (dispepsia, nausea, feci molli). Da utilizzare con prudenza e sotto stretto controllo medico in presenza di schizofrenia. Considerata la serietà di alcune condizioni per le quali l'olio di enotera trova indicazione, si raccomanda in ogni caso un preventivo consulto medico.


Tratto da: http://www.my-personaltrainer.it/integratori/olio-di-enotera.html

Chi vince?



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WikiLeaks, “100mila euro a chi svela il contenuto del Ttip”: fondi raccolti via crowdfunding.

WikiLeaks, “100mila euro a chi svela il contenuto del Ttip”: fondi raccolti via crowdfunding

L'accordo commerciale si sta definendo in segreto tra Stati Uniti e l’Unione europea. Julian Assange: "Delineerà per l'Europa un conflitto a lungo termine con l'Asia. Il tempo per la segretezza è ora finito."

WikiLeaks all’attacco del Ttip (Transatlantic Trade and Investment Partnership), il trattato transatlantico per il commercio e gli investimenti che si sta definendo in segreto tra Stati Uniti eUnione europea e che riguarderà i loro 820 milioni di cittadini. L’organizzazione di Julian Assange vuole rivelare il testo completo e ha scelto di farlo attraverso un’iniziativa di crowdfunding, offrendo 100mila euro a chi collaborerà per svelare il piano. Una proposta che ha già ricevuto il sostegno di politici e intellettuali, tra cui l’ex ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis, il filosofo Evgeny Morozov, il giornalista del Datagate Glenn Greenwald e la stilista Vivienne Westwood.
Nel video sul Ttip realizzato da WikiLeaks, Assange spiega le ragioni della riservatezza dell’accordo e precisa che da quando i Brics  (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) si sono opposti all’accordo, la politica Usa è stata quella di far passare una triade di “accordi commerciali” internazionali al di fuori del quadro dell’Organizzazione mondiale del commercio. L’obiettivo è ristrutturare radicalmente le economie dei Paesi coinvolti nei negoziati per arginare così la crescita delle economie emergenti.
I tre trattati, detti “Three Big T’s“, mirano a creare un nuovo regime giuridico per consentire alle imprese transnazionali di bypassare i tribunali nazionali, eludere le protezioni ambientali, limitare la disponibilità di medicinali generici a prezzi accessibili, e portare a una drastica riduzione della sovranità legislativa di ogni Paese. I negoziati sul trattato di libero scambio, che include la rimozione dei dazi e l’armonizzazione di normative e regolamenti, proseguono da tempo nell’ombra. E in Europa si teme che il Ttip possa indebolire la tutela per i consumatori e aumentare il potere delle aziende nei confronti delle istituzioni. Due di questi accordi commerciali segreti sono già stati pubblicati in gran parte da Wikileaks – l’accordo Transpacific Partnership (Tpp) e quello sul commercio dei servizi (Tisa) – avendo la meglio sugli sforzi dei governi per tenerli nascosti.
Secondo Assange “la segretezza del Ttip getta un’ombra sul futuro della democrazia europea“. E si tratta di un silenzio che nasconde “interessi particolari” perché “verrà creato un nuovo blocco globale che assicurerà il dominio delle maggiori corporation. Questo piano influenzerà la vita di ogni europeo” e apre per l’Europa “un conflitto a lungo termine con l’Asia. Il tempo per la segretezza – conclude – è finito”.

Amenità



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sabato 15 agosto 2015

COUNTERPUNCH: IL COSTO SOCIALE DEL CAPITALISMO. - Paul Craig Roberts

Craig Roberts su Counter Punch denuncia la desolante realtà americana, in cui i grossi interessi corporativi riescono, spesso con il silenzio o la complicità delle corrotte istituzioni pubbliche che essi stessi manovrano, a macinare profitti scaricando i costi sulla collettività. Se questo è l’esito di un processo di produzione capitalistica teoricamente regolamentato, figuriamoci l’esito di un ipotetico capitalismo deregolamentato. 
di Paul Craig Roberts, 12 agosto 2015
Poche o nessuna grande azienda assorbe l’intero costo delle proprie operazioni. Le aziende gettano molti dei propri costi sull’ambiente, sul settore pubblico, e su terzi da cui sono ben distanti. Per esempio, 3 milioni di galloni di rifiuti tossici liquidi sono recentemente fuoriusciti da una miniera in Colorado e si sono riversati in due fiumi nello Utah e nel Lake Powell. I sistemi idrici di almeno sette città sono stati chiusi. I rifiuti sono stati prodotti da un’impresa privata, e sono stati accidentalmente riversati dall’Agenzia di Protezione Ambientale, il che può essere vero o essere solo una copertura per la miniera. Se il bacino idrico di Lake Powell dovesse finire inquinato, è facile pensare che il costo che le attività della miniera avranno imposto a terzi supera il valore della produzione totale della miniera durante la sua intera esistenza.
Gli economisti li chiamano “costi esterni” o “costi sociali”. 
La miniera genera profitti e produce inquinamento, e il costo di tale inquinamento viene sostenuto da chi non riceve alcuna parte dei profitti.
Se a funzionare così è il capitalismo regolamentato, potete immaginare che disastro sarebbe un capitalismo senza regole. Pensate al sistema finanziario non regolamentato, alle conseguenze che stiamo ancora subendo e a quelle che devono ancora arrivare.
Nonostante una massiccia evidenza del contrario, i liberisti si tengono stretti alla loro concezione romantica del capitalismo, il quale, libero dall’interferenza del governo, offrirebbe al consumatore i migliori prodotti al prezzo più basso.
Se solo.
I progressisti hanno un equivalente anch’esso romantico a quello dei liberisti. I progressisti vedono il governo come il cavaliere bianco che protegge la popolazione dall’avidità dei capitalisti.
Se solo.
Chiunque, e tanto più i liberisti e i progressisti, dovrebbero leggersi il libro di Jeffrey St. Clair, “Born Under A Bad Sky” (2008). St. Clair è uno scrittore coinvolgente, e il suo libro è soddisfacente sotto molti punti di vista. Se non avete mai navigato nei fiumi degli stati occidentali o affrontato le minacciose rapide o campeggiato tra le zanzare e i serpenti a sonagli, vivrete queste esperienze tramite la narrazione dell’autore, e nel frattempo apprenderete come la corruzione nei Servizi del Parco, nei Servizi Forestali, e nell’Ufficio di Gestione del Territorio porta ad avere aziende del legname, aziende di estrazione mineraria, e allevatori privati di bestiame, che si arricchiscono saccheggiando le foreste e i terreni pubblici del paese.
I sussidi pubblici che vengono dati alle miniere, ai produttori di legname e agli allevatori sono tanto stravaganti e dannosi per l’interesse pubblico quanto i sussidi che la Federal Reserve e il Ministero del Tesoro concedono alle “banche troppo grandi per fallire”.
Liberisti e progressisti dovrebbero leggere il racconto di St. Clair su come i Servizi Forestali creano strade in mezzo a foreste altrimenti inaccessibili per facilitare l’abbattimento degli antichi alberi e la distruzione degli habitat di specie rare e minacciate da parte di aziende private di produzione del legname. 
I nostri romantici dovrebbero imparare come terre di poco valore vengono scambiate con terre pubbliche di valore più elevato per trasferire ricchezza dalle mani pubbliche a quelle private. 
Dovrebbero imparare che permettere agli allevatori di utilizzare terreni pubblici porta alla distruzione degli habitat, delle rive dei torrenti e della vita acquatica. Dovrebbero capire che gli stessi vertici delle agenzie federali di protezione ambientale sono coinvolti nelle attività delle miniere, della produzione del legname, e nelle attività di allevamento al servizio delle aziende private, non del pubblico. Gli americani di tutti gli orientamenti politici dovrebbero capire che proprio come i senatori e gli altri rappresentanti vengono comprati e pagati dal complesso militare e di sicurezza, da Wall Street, dalla Lobby di Israele, così sono anche comprati e pagati dagli interessi particolari legati alle miniere, alle attività forestali e di allevamento.
L’interesse pubblico non viene affatto rappresentato.
I due maggiori bacini idrici, Lake Mead e Lake Powell, sono al 39% e al 52% della loro capacità. I grandi laghi di cui gli Stati Uniti Occidentali hanno bisogno per l’approvvigionamento si stanno prosciugando. E adesso il Lake Powell sta per ricevere 3 milioni di galloni di acque inquinate che contengono arsenico, piombo, rame, alluminio e cadmio. I pozzi nelle pianure alluvionali dei fiumi inquinati sono anch’essi in pericolo.
Gli inquinanti, che hanno reso i fiumi arancioni, sono scesi per il fiume Animas da Silverton, nel Colorado, attraverso il Durango, fino al fiume San Juan, a Farmington, nel Nuovo Messico, un affluente del fiume Colorado che raggiunge Lake Powell e Lake Mead.
Tutto il danno viene da una singola miniera.
Nel novembre dello scorso anno, il repubblicano Chris Stewart (dello Utah) ha avuto la sua legge approvata dalla Casa Bianca.
Stewart è un cecchino per conto del capitalismo. La sua legge è “progettata per evitare che scienziati indipendenti e qualificati possano dare consulenza all’Agenzia di Protezione Ambientale (EPA). Saranno sostituiti con individui scelti dall’industria, che possono o meno avere competenze scientifiche, ma la cui busta paga tra beneficio dal fatto che essi dicano all’EPA ciò che vogliono i loro committenti”.
Il repubblicano Stewart dice che si tratta di bilanciare i fatti scientifici con gli interessi dell’industria.
E il gioco è fatto.