giovedì 20 ottobre 2022

Ecco l’automobile ad acqua. L’ingegnere è italiano. - (4 giugno 2015 - probabile bufala)

 

L'automobile ad acqua è sempre apparsa come un sogno, ma grazie alla passione ed all'impegno di questo ingegnere italiano è diventato realtà.


Un’automobile che va ad acqua è di certo un grande sogno, spesso ipotizzato ed accarezzato anche dai meno esperti del settore.

Grazie ad un ingegnere italiano, Lorenzo Enrico, questo sogno è diventato realtà. Questo ingegnere pugliese, infatti, ha inventato un’automobile che funziona interamente ad acqua e consente di poter percorrere 5mila km con soli 5 litri di acqua. Una vera rivoluzione non soltanto nel settore delle auto ma anche per l’ambiente.

Lorenzo Enrico in tanti anni di lavoro ha cercato di sviluppare un metodo che consentisse di estrarre l’idrogeno dall’acqua ed utilizzarlo come fonte di energia efficiente e che diffonda poche emissioni.

Dopo tanti anni di lavoro è riuscito nel suo intento ed ha creato un’automobile completamente ad acqua, che utilizza la tecnica denominata Hydromoving Technology. Una vera e propria rivoluzione non solo a livello ambientale ma anche a livello economico. Il risparmio, infatti, non è indifferente.

Il sistema su cui si basa questo progetto è molto semplice e si basa sulla creazione di celle di scissione elettrolitica. Un progetto quello dell’automobile ad acqua che lo ha entusiasmato dall’inizio e che gli ha consentito di raggiungere un grandissimo traguardo, come spiega lui stesso in un video in cui illustra la sua grande invenzione: la prima automobile interamente alimentata da acqua piovana.

Un video molto interessante come un altro che ci mostra ancora più nel dettaglio il metodo dell’Hydromoving Technology e che non potrà che essere di particolare interesse per tutti gli appassionati di auto e di energie alternative.

https://www.blogger.com/blog/post/edit/2372701819119034825/7013172720747564267

mercoledì 19 ottobre 2022

Berlusconi-Putin: caos nel centrodestra. Letta a Meloni: la maggioranza danneggia Italia.













 È tensione e imbarazzo nel centrodestra per le parole di Berlusconi che fa saper di aver «riallacciato i rapporti con Putin» e si annovera come «primo dei suoi cinque veri amici». Sui nomi del futuro governa rincara: «Alla Giustizia Meloni vuole Nordio, ma poi ha detto sì a Casellati». «Frasi in libertà» per La Russa. Intanto Meloni punta ad accelerare sulla formazione del governo e, anche con la sponda del Colle, punta a far presto per evitare ulteriori strappi. Fino ad immaginare il giuramento del nuovo governo anche sabato. Oggi i voti per eleggere gli uffici di presidenza di Senato e Camera. Alta tensione tra Terzo Polo e Pd per gli incarichi che spettano alle opposizioni: «Usciremo dall’Aula al momento del voto», dice Calenda.

I punti chiave.

- Zanni replica a socialisti: italiani sanno scegliere da soli.

- Europarlamento, García Perez: Fi è stampella del postfascismo.

- Lollobrigida: esternazioni Berlusconi? Noi siamo con Kiev.

- Letta a Meloni: è l’opposizione che danneggia l’Italia all’estero.

- Ucraina: Conte, il M5S aderisce a manifestazione per la pace.

- Cattaneo (FI): accordo all’80%, mancano limature come sulla Giustizia.

- Ciriani: Nordio ottimo alla Giustizia, ha posizioni molto vicine a Fi.

- Ciriani: giuramento nel week end? Sì, totoministri non appassiona la gente.

- Pd: De Micheli, abbiamo perso per mancanza di visione.

- Delrio, no amicizia con Putin, si mette in difficoltà il Paese.

- Cattaneo (FI), nostro atlantismo è fuori discussione.


Lollobrigida: avremo il governo più rapidamente che mai.

«Si potrà dire a che punto è il Governo solo quando il presidente Mattarella lo avrà incaricato dopo le consultazioni. Se dovessimo avere un governo entro la settimana prossima sarà uno di quelli realizzati in maniera più rapida, rispetto a quelli degli ultimi anni. Sarà un buon risultato e in linea con quello che hanno scelto gli italiani». Così Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d’Italia, all’entrata di palazzo di Montecitorio.

Zanni replica a socialisti: italiani sanno scegliere da soli.

«Gli italiani sono in grado di scegliersi un governo da soli, fatevene una ragione». Così il presidente del gruppo Identità e democrazia ed eurodeputato della Lega, Marco Zanni, ha replicato alle critiche rivolte a Fi e al Ppe per le dichiarazioni di Berlusconi su Putin da socialisti e liberali durante il dibattito in corso alla plenaria dell’Eurocamera di Strasburgo sull’energia e l’Ucraina. «Che idea di unità europea pensate di dare con simili attacchi? Pensateci prima di parlare in questo modo nei dibattiti in sedi internazionali», ha sottolineato Zanni.

Europarlamento, García Perez: Fi è stampella del postfascismo.

«Forza Italia dice di essere garanzia di un governo europeista ma è passata da un pilastro del centrismo ad essere la stampella del postfascismo: la presidenza del senato è andata al nostalgico del fascismo Ignazio Benito La Russa e la Camera a Fontana, euroscettico o omofobo. Siamo sicuri che Forza Italia possa essere garante di qualcosa?». Così la presidente dei Socialisti e democratici all’Eurocamera, Iratxe García Pérez nella sua risposta al dibattito con Ursula von der Leyen alla plenaria di Strasburgo. «Weber oggi ha parlato di nostalgia di Angela Merkel: beh, Merkel non avrebbe mai accettato un’alleanza con l’estrema destra».

Lollobrigida: esternazioni Berlusconi? Noi siamo con Kiev.

«Restiamo con il popolo ucraino e in difesa della democrazia in quella nazione, ma anche fieramente nell’asse occidentale, come il centrodestra ha detto nella sua campagna elettorale. Non ci sono atti che parlano di posizioni diverse. Quello che riguarda le esternazioni di altri, dovete chiederlo ad altri». Cosí Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d’Italia all’entrata a Montecitorio sui commenti di Berlusconi di ieri.

Letta a Meloni: è l’opposizione che danneggia l’Italia all’estero.

«Domanda per Giorgia Meloni. Chi danneggia l’Italia all'estero? L'opposizione che fa l'opposizione? Il Presidente della Camera che delegittima le sanzioni Ue alla Russia? Gasparri contro la 194? Berlusconi che riallaccia i rapporti con l'invasore dell'Ucraina?”. Lo scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta.

Ucraina: Conte, il M5S aderisce a manifestazione per la pace.

Il Movimento 5 Stelle aderisce alla manifestazione per la pace organizzata a Roma per il 5 novembre. Ad annunciarlo è il leader Giuseppe Conte in un video pubblicato sui social. «Da oltre 200 giorni - dichiara Conte - una guerra cruenta sta martoriando l’Ucraina. Avete notato che non si sente più pronunciare la parola pace? In questi giorni si sente solo parlare di armi, di strategie militari e di nuovi invii di arsenali bellici. Ma le ipotesi di negoziati e di lavoro diplomatico e le speranze diplomatiche sembrano non scaldare i cuori di politica e media meinstream. In questi stessi giorni succedono cose che non avremmo mai immaginato. Pensate che qualche giorno fa il Parlamento europeo con il voto anche di alcuni partiti italiani, non certo il nostro, ha respinto un emendamento con cui volevamo semplicemente impegnare l’Ue affinchè fosse data la precedenza ai negoziati per un vero cessate il fuoco. E allo stesso tempo è stato deciso l’invio di nuovi armi sempre più massiccio». Ma «non è questo il momento di restare sempre più silenti e inerti - dichiara l’ex premier - l’Italia e l’Europa non devono chiudere in un cassetto le ipotesi di pace. C’è una maggioranza silenziosa che ha deciso di far sentire la propria voce. Sabato 5 novembre a Roma verrà ospitata una grande manifestazione nazionale per chiedere la pace in terra ucraina. È un momento che ci chiama tutti in causa, nessuno escluso».

Cattaneo (FI): accordo all’80%, mancano limature come sulla Giustizia.

«Nell’ultimo incontro si è raggiunto un accordo di massima sull’80% della composizione del governo. C’è ancora qualche tema da approfondire, quello della Giustizia è uno di questi. Farà parte dalle ultime limature». Lo ha detto Alessandro Cattaneo, capogruppo di FI alla Camera, a Radio Anch’io.

Ciriani: Nordio ottimo alla Giustizia, ha posizioni molto vicine a Fi.

«Nordio è stato un ottimo magistrato, è una persona stimata trasversalmente, sarebbe un ottimo ministro della Giustizia. Ha posizioni molto vicine alla storia culturale di Forza Italia in termini di garantismo. La sintesi la farà Giorgia Meloni scegliendo la persona più adatta, senza guardare ad appartenenze politiche. Nordio ci starebbe benissimo». Lo ha detto il capogruppo di FdI al Senato Luca Ciriani a Radio Anch’io.

Ciriani: giuramento nel week end? Sì, totoministri non appassiona la gente.

Il giuramento del nuovo governo sabato o domenica? «Sì, vedremo le decisioni del presidente della Repubblica. Spero che alla fine questa telenovela, il totoministri, le trattative, le dichiarazioni vere e false possano finire presto. Non appassiona la gente. E’ molto più importante dare un governo al Paese». Lo ha detto Luca Ciriani, capogruppo di FdI al Senato, a Radio Anch’io.

Pd: De Micheli, abbiamo perso per mancanza di visione.

«Finita la stagione del sostegno al governo Draghi, bisognava avere pronta un’idea di futuro». La deputata dem Paola De Micheli, candidata alla segreteria, spiega così, in un’intervista al Messaggero, la sconfitta del Pd alle elezioni. È «finita la stagione dell’un po’ e un po’ - dice -. Se il Pd non ha un posizionamento politico solido, corre il rischio di cadere nelle contraddizioni». «Abbiamo perso perché non abbiamo rappresentato il disagio e la preoccupazione per il futuro», ragiona l’ex ministra. In parlamento «faremo un’opposizione seria e radicale. La maggioranza era e sarà divisa», assicura la deputata.

Delrio: no all’amicizia con Putin, si mette in difficoltà il Paese.

Lo scambio di lettere amichevoli tra Berlusconi e Putin, secondo il senatore del Partito democratico Graziano Delrio, «mette in difficoltà l’Italia». Intervistato da La Repubblica, l’ex ministro sostiene che «con Putin bisogna essere compatti, per ripristinare il diritto internazionale, altro che essere amici». E ritiene «opportuno che la leader della coalizione di centrodestra chieda un chiarimento, ribadisca che non ci sono ambiguità sul ruolo dell’aggressore, che è la Russia». «Meloni lo dica chiaro a Berlusconi, se è in grado di farlo», esorta. Intanto il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha definito un «boomerang» le sanzioni a Mosca. «La somma di queste posizioni, quella di Berlusconi e quella di Fontana - commenta Delrio -, crea una crepa nella postura che l’Italia sin qui ha avuto nel consesso Ue e Nato».

Cattaneo (FI), nostro atlantismo è fuori discussione.

«Noi siamo atlantisti ed europeisti. Su questo non può esserci nessun dubbio». Così il neo capogruppo alla Camera di Forza Italia, Alessandro Cattaneo, intervistato da La Stampa, prova a chiarire dopo l’uscita del suo leader, Silvio Berlusconi, sul riavvicinamento a Putin. «Quel che ha detto era un momento di dialogo all’interno di una assemblea», precisa l’azzurro. «Non ha detto che sta tentando di ricucire». I 25 anni di storia di Forza Italia, assicura Cattaneo, confermano la «nostra adesione piena ai valori dell’Occidente, al Patto atlantico». «Berlusconi è un uomo di pace», afferma il deputato forzista, il quale cita «il disegno di Pratica di mare» che - dice - «rimane il più giusto e attuale».

https://www.ilsole24ore.com/art/berlusconi-ho-risentito-putin-caos-maggioranza-ma-meloni-punta-chiudere-AErYPo9B

martedì 18 ottobre 2022

Mini turbina eolica, è il futuro delle rinnovabili: di cosa si tratta? - Paola Ferraro

 

Mini turbina eolica portatile, strumento smart innovativo per semplificare la vita di tutti: vediamo come funziona.

Una mini turbina eolica pronta all’uso ovunque ci si trovi. All’interno della corsa alla transizione energetica che coinvolge tutta Europa e il mondo, le fonti rinnovabili ispirano continue innovazioni tecnologiche. Il vento è una delle fonti più sfruttate nelle sperimentazioni e nelle applicazioni.

Le pale eoliche come sappiamo, utilizzano l’energia del vento per produrre energia elettrica pulita. La loro installazione è ormai capillare sul territorio italiano e non solo, ma le loro dimensioni sono a volte davvero impressionanti. La ricerca prosegue a velocità spedita per migliorare anche le tecnologie esistenti risolvendo i limiti di spazio e dimensioni e avvicinare i prodotti agli usi più domestici.

La turbina eolica portatile: la porti e la usi dove vuoi.

turbina eolica portatile ricaricabile
Turbina ricaricabile (foto da Facebook)

Per risolvere il problema delle dimensioni delle pale eoliche si è pensato a produrre apparecchi piccoli e portatili per il consumo di tutti. Parliamo di una mini turbina eolica grande come un phon, quindi portatile. In definitiva è un aereogeneratore in grado di produrre energia elettrica grazie al vento.

Il fatto che sia piccola e trasportabile ovunque la rende estremamente versatile per chi ama viaggiare senza rinunciare alle comodità tecnologiche. Il dispositivo è in grado di produrre energia per caricare diversi device, come smartphone, pc, tablet. Ha la capacità di ricaricare uno smartphone in circa venti minuti.

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Si chiama Shine Turbine e pesa solo un chilo. Grande poco più di un phon ha una turbina da 40 watt e la capacità di immagazzinare 12mila mAH nella batteria a ioni. La sua particolarità è poter essere ricaricata anche attraverso la modalità tradizionale del collegamento ad una presa elettrica qualunque.

Versatile e leggera a piena capacità può ricaricare sino a 4 smartphone grazie anche alle sue porte USB che consentono la contemporaneità. Funziona anche in condizioni di brezza leggera e bastano 8 Km/h di energia eolica, ideale per chi ama viaggiare e stare outdoor dove spesso si è distanti dalle fonti elettriche tradizionali. E si infila in uno zaino pronta in due minuti a erogare energia.

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https://www.orizzontenergia.it/2022/10/16/mini-turbina-eolica-futuro-rinnovabili/

martedì 11 ottobre 2022

Scoperto un nuovo gruppo sanguigno: si chiama Er - Tina Simoniello

 

La ricerca del National Health Service Blood and Transplant (Nhsbt) inglese pubblicata sulla rivista 'Blood'.

È stato scoperto un nuovo gruppo sanguigno, si chiama 'Er'. Lo rileva uno studio del National Health Service Blood and Transplant (Nhsbt) inglese pubblicato sulla rivista 'Blood'.

I quattro grandi gruppi sanguigni conosciuti sono: A, B, 0 e AB. Ma ci sono diversi modi per raggruppare i globuli rossi in base alle differenze negli zuccheri o nelle proteine che rivestono la loro superficie, gli antigeni. Scoprire un nuovo gruppo sanguigno è importane per i medici perché in questo modo posso diagnosticare correttamente un problema come nel caso di incompatibilità tra madri in gravidanza e il loro bebè. Fino ad oggi l'International Society of Blood Transfusion (Isbt) identifica 43 diverse classificazioni dei sistemi di gruppi sanguigni negli esseri umani.

Lo studio.

Secondo lo lo studio il gruppo sanguigno può indurre le cellule immunitarie ad attaccare le cellule non corrispondenti, cosa che accade quando i gruppi sanguigni sono incompatibili. Gli esperti sono convinti che questo potrebbe essere molto utile per i medici quando hanno difficoltà a diagnosticare il loro paziente.

La morte di due neonati aveva incoraggiato gli scienziati a fare ricerche su un raro gruppo sanguigno individuato per la prima volta nell'uomo 40 anni fa. La scoperta riguarda più in particolare un sottogruppo specifico di Er che apre ora nuove porte per prevenire tragedie simili in un futuro prossimo.

I medici si concentrano sui sistemi di gruppo sanguigno ABO e sul fattore Rh, un particolare antigene (sostanza che induce una risposta immunitaria specifica da parte dell'organismo) che alcuni hanno ed altri no. Nel primo caso si parla di Rh positivo, nel secondo di Rh negativo. La familiarità dei sistemi di gruppo sanguigno e fattore Rh sono cruciali nel caso di trasfusioni di sangue.

Tuttavia, l'ampia varietà di antigeni di superficie cellulare e loro varianti, rendono la situazione molto più complessa, mentre poco si sa ancora sul loro impatto clinico. Gran parte dei principali antigeni è stata identificata all'inizio del XX secolo, Er è stato identificato solo nel 1982.

Il sistema immunitario.

Nel 1988 veniva scoperta la versione denominata Erb. Il codice Er3 è stato utilizzato per descrivere l'assenza di Era ed Erb. Quando un globulo è in presenza di un antigene che il nostro corpo non ha classificato come nostro, il nostro sistema immunitario si attiva, inviando anticorpi per segnalare la distruzione delle cellule che contengono l' antigene sospetto.

In rari casi, in gravidanza può accadere che i tessuti del feto vengano riconosciuti come estranei e quindi aggrediti. Gli anticorpi generati passano attraverso la placenta, portando alla malattia emolitica nel nascituro. Oggigiorno diversi metodi vengono implementati per prevenire o trattare la malattia emolitica nei neonati.

Esaminati 13 pazienti.

La manifestazione sporadica di questi rari anticorpi ha reso elusiva la comprensione medica fino ad ora.
Il team di ricercatori guidati dalla sierologa Nicole Thornton del National Health Service Blood and Transplant (NHSBT) del Regno Unito ha analizzato il sangue di 13 pazienti con gli antigeni sospetti. Hanno identificato cinque variazioni negli antigeni Er: le varianti conosciute Era, Erb, Er3 e due nuove Er4 ed Er5. Sequenziando i codici genetici dei pazienti, gli esperti sono stati in grado di individuare il gene che codifica le proteine della superficie cellulare.

Si trattava di un gene già familiare alla scienza medica: PIEZO1. Il gene è infatti già associato a diverse malattie conosciute. L'equipaggio e il team hanno confermato i loro risultati eliminando PIEZO1 in una linea cellulare di eritroblasti, un precursore dei globuli rossi, e testando gli antigeni. PIEZO1 è necessario per aggiungere l'antigene Er alla superficie della cellula. Questo studio mette davvero in evidenza la potenziale antigenicità anche di proteine molto poco espresse e la loro rilevanza per la medicina trasfusionale.

https://www.repubblica.it/salute/2022/10/11/news/scoperto_nuovo_gruppo_sanguigno-369513886/?ref=fbpr&fbclid=IwAR0fVTb9FCyiHXOOMSu33ZktUfud91UhOo9K_64QtKu_R3ZxHD5rejHH5zc

sabato 8 ottobre 2022

Pietra Cochno.

 

Il segreto dietro di esso è finalmente rivelato 5000 anni di pietra Cochno?

Sulla pietra di Cochno ci sono dozzine di incisioni simili a spirali, depressioni incise, forme geometriche e molti tipi di motivi misteriosi. La pietra, risalente all'età del bronzo, si trova nel Dunbartonshire occidentale, in Scozia, ed è considerata uno dei monumenti più importanti conservati in tutta Europa. È decorato con ornamenti, che gli esperti chiamano anelli e tazze.

Fino ad ora, la pietra era stata interrata per almeno 50 anni sepolta sotto uno strato di terreno e vegetazione di diversi metri. A quel tempo, era un tentativo disperato di salvare la pietra dai vandali. Oggi la famosa pietra viene nuovamente scavata e sottoposta ad un esame approfondito dei simboli misteriosi nella speranza che alcuni dei suoi segreti vengano svelati. Gli archeologi useranno la tecnologia di imaging 3D per creare una registrazione digitale dettagliata delle tracce superficiali trovate sulla pietra. Crede che questo "fornirà loro maggiori informazioni sulla storia della pietra, sul suo scopo e sulle persone che l'hanno creata quasi 5000 anni fa".

Pietra di Cochno

La pietra misura meno di 13 x 8 metri. Fu scoperto per la prima volta nel 1887 dal pastore James Harvey in un terreno agricolo alla periferia di Clydebank. Il terreno è attualmente di proprietà di Faifley Housing. La pietra è ricoperta da oltre 90 ornamenti incisi, noti come "anelli e coppe".

Le incisioni di coppe e anelli sono una forma di arte preistorica, composta da una curva concava di non più di pochi centimetri di diametro, sono incise sulla superficie della pietra e spesso compaiono cerchi concentrici tutt'intorno, anch'essi incisi nella pietra. La decorazione appare simile ai petroglifi sulle superfici di pietre naturali e megaliti, ad esempio in piccole fortezze, cerchi di pietre e tombe a corridoio. Questi si trovano principalmente nell'Inghilterra settentrionale, in Scozia, in Irlanda, in Portogallo, nella Spagna nord-occidentale, nell'Italia nord-occidentale, nella Grecia centrale e in Svizzera. Tuttavia, ornamenti simili possono essere visti in tutto il mondo, inclusi Messico, Brasile e India.

Particolare della coppa e degli ornamenti ad anello su pietra di Cochno. Ringraziamenti: Commissione reale sui monumenti antichi e storici della Scozia.

Gli ornamenti delle coppe e degli anelli sulla pietra di Cochno risalgono probabilmente al 3000 a.C., insieme a loro c'è anche una croce precristiana incisa all'interno dell'ovale e due coppie di impronte incise. Ogni impronta digitale ha solo 4 dita. A causa del numero di ornamenti trovati sulla pietra di Cochno, le è stata data importanza nazionale, mentre è stata dichiarata e iscritta nell'elenco dei monumenti nazionali.























Durante gli anni '60, la pietra di Cochno fu ripetutamente distrutta dai vandali e dalle persone che la calpestavano. Per questi motivi, nel 1964, gli archeologi dell'Università di Glasgow raccomandarono di seppellire la pietra per proteggerla da ulteriori distruzioni. Da allora, la pietra è stata sepolta ed è ora ricoperta di vegetazione e attorno ad essa crescono alberi.


Il significato degli ornamenti.

Il significato originale degli ornamenti sulla pietra di Cochno è definitivamente perso oggi, eppure ci sono molte teorie che cercano di spiegare il loro scopo originale. Ci sono una vasta gamma di ipotesi che affermano che questa è un'antica forma di scrittura, personaggi con significati religiosi e spirituali. Possono anche essere segni di confine, mappe stellari o semplicemente ornamenti decorativi. Ad esempio, potrebbe esserci un'opinione generale sulla posizione delle pietre incise, che può fornire alcuni indizi sulla loro funzione.


Mappa di incisioni rupestri su pietra Concho. Fonte immagine: The Modern Antiquarian. 


La pietra è considerata uno dei più importanti monumenti conservati in tutta Europa risalenti all'età del bronzo. È decorato con ornamenti chiamati "anelli e coppe". Ringraziamenti: Commissione reale sui monumenti antichi e storici della Scozia.

Molte incisioni sulle pietre si trovano nelle vicinanze o sono incorporate in tumuli di pietra e argini funerari. Pertanto, i simboli sono associati in qualche modo alle pratiche funebri e molto probabilmente alla fede, in cui gli antenati e l'aldilà giocano un ruolo. I simboli si trovano anche sulle pietre costruite e nei cerchi di pietre. Questi sono luoghi precedentemente utilizzati per scopi religiosi e rituali. Le incisioni spesso appaiono sulla superficie della pietra con una posizione scelta con molta attenzione, come se il luogo dovesse fornire una visione chiara del paesaggio circostante. Un altro punto di vista è che corrispondono alla posizione delle stelle, o che sono documenti di proprietà terriera o un punto di riferimento.

Alexander McCallum, un ricercatore di storia che ha sostenuto l'idea di far scavare la pietra, ha detto che c'erano diverse versioni dell'interpretazione delle incisioni.


Versione dell'interpretazione delle incisioni.

"Alcune persone pensano che la pietra di Concho sia una mappa che mostra altri insediamenti nella valle di Clyde - una delle tante teorie. "Penso che servisse a diversi scopi, ma non è mai stato usato per una cosa sola, ma ha cambiato il suo scopo nel corso dei secoli", ha aggiunto McCallum. "Se ci concentriamo sui simboli stessi, alcune persone credono che sia un portale di vita e morte, rinascita, grembo materno e tomba - le persone credevano nella reincarnazione lasciando la terra e poi riemergendo da essa".

Il dottor Kenny Brophy, un archeologo urbano presso l'Università di Glasgow, a capo degli scavi, spera che la nuova ricerca rivelerà maggiori informazioni sugli ornamenti e sulle persone che li hanno creati.


Dott. Brophy ha detto:

"Era ben documentato per la ricerca archeologica, ma ora riteniamo che sia il momento giusto e abbiamo la tecnologia giusta per scavare di nuovo e vedere cosa possiamo imparare sulla nuova storia e sulle persone che l'hanno creata".

Quando il progetto sarà completato, la pietra sarà nuovamente sepolta e sarà conservata per le generazioni future.


mercoledì 5 ottobre 2022

Cui prodest? - Giuseppe Salamone

 

Sapete chi è quest'uomo in foto? Non credo visto che per il momento non è funzionale alla propaganda occidentale. È Jacques Baud, ex agente dei servizi segreti Svizzeri. Durante una trasmissione radiofonica andata in onda qualche giorno fa, riferendosi sempre al sabotaggio dei Nord Stream, spiega che quella zona di mare è sotto il controllo di una base Nato che si trova sull’isola di Bornholm in Danimarca, e quindi difficilmente un vascello russo si sarebbe potuto avvicinare senza essere notato. Ha anche affermato senza alcun problema che sarà Washington a trarre maggiore beneficio da questo sabotaggio. Ha aggiunto inoltre che gli USA "non fanno mistero del proprio interesse a troncare ogni legame tra Russia ed Europa, in particolare tra Russia e Germania”, e che anche Polonia ed Ucraina potrebbero essere implicate nell'atto terroristico, visto il loro interesse nel non far transitare il gas via mare bensì attraverso i loro territori terrestri. Queste sono stilettate molto forti, ma che evidentemente sono ininfluenti per la nostra TV e per la nostra carta stampata (Fatto Quotidiano di oggi unica eccezione). Insomma, dice quello che molti sostengono da giorni e per questo vengono costantemente insultati e derisi dai manganellatori seriali a servizio della propaganda occidentale. Inoltre metto nei commenti un link di un'altra sua intervista, dove argomenta molto bene il fatto che Zelensky, sotto ordini dell'Occidente, abbia rifiutato per ben 3 volte di negoziare un cessate il fuoco. Ma guai a dare risonanza alle sue parole, guai! Non sia mai ogni tanto dare risalto ad una narrazione diversa della propaganda a stelle e strisce per creare un dibattito evitando la caccia alle streghe. In ogni caso l'interrogativo (ormai non tanto interrogativo) resta sempre lo stesso: Cui Prodest?

Consigliere della NATO Jacques Beau: L'Occidente non è tanto interessato alla vittoria dell'Ucraina quanto alla sconfitta della Russia.

 

Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno fatto di tutto per far fallire un accordo di pace tra Mosca e Kiev, ha detto a The Grayzone Jacques Beau, ex ufficiale dei servizi segreti svizzeri e consigliere della NATO. L'obiettivo dell'Occidente non è la vittoria dell'Ucraina, che gli Stati Uniti hanno usato a proprio vantaggio, ma la sconfitta della Russia, ha sottolineato.

È probabile che i risultati dei referendum vengano riconosciuti. E ci sono due ragioni per questo. In primo luogo, durante l'estate il governo ucraino ha chiesto, o meglio ordinato, alla popolazione di lasciare queste zone. Cioè, le persone che attualmente vivono in questi territori sono per lo più filo-russe e molto probabilmente riconosceranno l'adesione alla Russia. In secondo luogo, dal 2014 intere parti dell'Ucraina sono considerate, per così dire, occupate. Un ruolo importante qui è stato svolto dalle leggi che vietano l'uso della lingua russa, ma ce ne sono anche molte altre di cui praticamente non si parla in Occidente. Mi riferisco, tra l'altro, alla famosa Legge sui diritti dei popoli indigeni, adottata nel luglio 2021. Descrive i vari diritti dei popoli indigeni ucraini, tra i quali non figurano i russi.

La conclusione è che i diritti dei cittadini dipendono dalla loro origine etnica. Pertanto, dal 2014, e soprattutto negli ultimi anni, la parte russa dell'Ucraina è diventata un popolo di seconda classe, chiamiamolo così. Questo è uno dei motivi per cui non si osservano movimenti di resistenza nei territori occupati dalle truppe russe. La loro presenza lì, al contrario, è stata accolta favorevolmente. Quindi possiamo aspettarci che per questi due motivi – ce ne sono ovviamente altri, ma i due principali– i risultati dei referendum vengano riconosciuti. Cioè, è abbastanza probabile che la Federazione Russa annetterà effettivamente la parte meridionale dell'Ucraina.

Ora alla questione delle armi nucleari. Tutti i media occidentali hanno detto che Putin stava minacciando di usarlo, ma non è così. Se passiamo alla sua formulazione originale e riflettiamo attentamente, allora non c'era alcuna parola sull'uso delle armi nucleari in quanto tali. Tuttavia, il presidente ha osservato che gli stessi leader occidentali, in primis l'attuale primo ministro britannico Liz Truss, hanno più volte parlato di un simile passo contro la Russia.

John Pienaar: Una delle prime cose che accadranno quando e se diventerai primo ministro è che verrai portato in una stanza, una stanza molto riservata al numero 10, e quelle che vengono chiamate decisioni di ultima istanza saranno disposte davanti di voi. Questi sono i tuoi ordini al capitano del nostro sottomarino Trident. Sei il primo ministro Liz Truss che ordina l'uso di armi nucleari? Ciò significherebbe l'annientamento globale. Come ti senti riguardo a questo pensiero?

Liz Truss: Penso che questo sia un dovere importante del Primo Ministro e sono pronta a adempierlo. [аплодисменти]

John Pienaar: E come ti farà sentire?

Liz Truss: Sono pronta a farlo.

Se non sbaglio, l'ha annunciato a fine agosto, intorno al 24. Ha dichiarato di essere pronta a usare armi nucleari contro la Russia e che questo passo sarebbe più che giustificato. Naturalmente, i russi sono preoccupati per questo. Loro stessi in questa materia aderiscono al principio di non sferrare il primo colpo. Nulla indica la possibilità del suo calpestio.

A proposito, vorrei ricordarvi che fino ad aprile di quest'anno anche gli USA hanno aderito a una politica simile. Ma all'inizio di aprile, Joe Biden lo ha revocato, dando agli Stati Uniti il ​​diritto di scioperare per primi. Per la strategia americana questa è una novità, da allora nessuno ne ha parlato, ma questa circostanza spiega pienamente le parole di Vladimir Putin sul rischio di una guerra nucleare.

Per quanto riguarda i tipi specifici di armi, non ha menzionato il nucleare, ma qualcosa di completamente diverso. Non direttamente, ovviamente, ma possiamo intuire che stessero parlando di missili ipersonici in grado di distruggere la maggior parte, se non tutti, i sistemi di difesa antimissilistica dell'Occidente. Ecco di cosa parlava, ecco cosa minacciava. Voglio solo ricordarvi che molto recentemente, proprio l'altro giorno, i russi hanno reso pubbliche informazioni sul loro nuovo missile Sarmat, che è giustamente considerato il più potente al mondo, in grado di trasportare più testate homing contemporaneamente e di raggiungere ogni punto sulla superficie terrestre. Pertanto, forse non è un caso che Putin abbia detto esattamente quello che ha detto. Perché vuole trasmettere all'Occidente la seguente idea: se usano un'arma nucleare, ha qualcosa a cui rispondere,

Se parliamo di Donetsk e Luhansk, tecnicamente sono già indipendenti. Cioè, lì sono necessari referendum, non per dichiarare l'indipendenza, ma per decidere di entrare a far parte della Russia. Altre due regioni – Kherson e Zaporizhia – appartengono ancora formalmente all'Ucraina, cioè alla popolazione vengono poste altre domande. Primo: vuoi separarti dall'Ucraina, sì/no? Secondo: vuoi l'indipendenza, sì/no? E terzo: vuoi entrare nella Federazione Russa, sì/no?

Quando ho ascoltato il discorso di Vladimir Putin, mi è sembrato che fosse pronto ad accettare l'idea di accettare nuovi territori. Ma ancora una volta, questa è una posizione tattica e possono usarla durante i negoziati. Non sono sicuro che Zaporozhye e Kherson Oblast torneranno mai in Ucraina, quindi è solo una questione se rimarranno indipendenti o si uniranno alla Federazione Russa. Penso che in questa fase non ci siano dubbi sul fatto che non torneranno di sicuro. La gente non lo vuole, ultimamente tutto ciò che vediamo è la paura della popolazione locale di potenziali rappresaglie e ritorsioni da parte del governo ucraino per aver collaborato con i russi. Cioè, quelle aree attualmente occupate dalle forze della coalizione russa non torneranno in nessuna forma in Ucraina. O rimarranno indipendenti o si uniranno alla Russia, questa è la mia opinione.

Il primo tentativo di concludere un accordo di pace è avvenuto il 25 febbraio, un giorno dopo l'inizio dell'operazione speciale russa, e Zelensky ne è stato l'iniziatore. Ha chiesto negoziati con la parte russa e il primo round si è svolto al confine con la Bielorussia. L'Unione Europea ha effettivamente fermato tutto questo. Due giorni dopo la richiesta di Zelensky, l'UE ha annunciato il primo pacchetto di aiuti militari da 450 milioni di euro, ha affermato che era impossibile negoziare con Putin e ha sottolineato la necessità di combatterlo ulteriormente.

A marzo la situazione si è ripetuta: Zelensky si è rivolto nuovamente ai russi con questa proposta, e pochi giorni dopo – come la prima volta – l'Ue ha annunciato il prossimo pacchetto da 500 milioni di euro. Inoltre, Boris Johnson ha chiamato Zelensky e gli ha detto di ritirare l'offerta di negoziati, minacciando di rifiutare il sostegno. Pochi giorni dopo, è venuto personalmente a Kiev per ribadire il pensiero: "Nessun negoziato o smetteremo di inviarti armi". Allo stesso tempo, gli inglesi hanno subito offerto un nuovo pacchetto di aiuti da 50 milioni. Potrei sbagliarmi, ma mi sembra che fosse esattamente quella cifra. E tutti i media ucraini ne hanno scritto. Nelle mie interviste ho fatto riferimento solo a fonti ucraine e hanno affermato direttamente che Boris Johnson e l'Occidente in generale non hanno il diritto di concludere un accordo di pace.

C'è stato un terzo caso simile, ovvero l'incontro di agosto tra Erdogan e Zelensky a Leopoli. Il primo ha poi offerto i suoi servizi come mediatore nei negoziati con la parte russa. Pochi giorni dopo, Boris Johnson è apparso inaspettatamente a Kiev e ha dichiarato senza mezzi termini in una conferenza stampa che non potevano esserci colloqui con i russi e che dobbiamo continuare a combattere sul campo di battaglia.

In altre parole, l'Occidente ha interrotto tre volte i negoziati tra la parte ucraina e quella russa. Ad aprile, Zelensky ha presentato la proposta più dettagliata e completa, che include un accordo sulla neutralità dell'Ucraina e molti altri punti. In generale, l'accordo doveva essere su larga scala e i russi, tra l'altro, hanno reagito in modo abbastanza positivo. Ma ancora una volta tutto è stato stroncato sul nascere e non è continuato. Il senatore Lindsey Graham ha dichiarato in una conferenza stampa che la lotta sarà fino all'ultimo ucraino.

Lindsey Graham: Sono passati 4 mesi da quando tutto questo è iniziato. Mi piace il modo in cui stiamo andando. Finché aiuteremo l'Ucraina con le armi di cui ha bisogno ed economicamente, combatterà fino all'ultimo uomo.

È giunto il momento in cui il nostro governo non è più interessato alla vittoria dell'Ucraina come alla sconfitta della Russia. Questo è ciò che l'Occidente sta veramente cercando.


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