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mercoledì 25 ottobre 2023
Pugnale di cristallo di rocca.
Anunnaki.
martedì 24 ottobre 2023
Sulforafano
Sulforafano
Che cos’è il sulforano? Il sulforafano fa parte degli isotiocianati. Per Isotiocianato si intende un composto organico contenente zolfo, che deriva dalla glucorafanina. Si trova nelle verdure crucifere come broccoli, cavoli, cavolfiori e cavolini di Bruxelles.
Il sulforafano viene prodotto quando la glucorafanina contenuta nei vegetali viene a contatto con l’enzima mirosinasi, che si trova all’interno delle cellule, ma in diversi compartimenti. Si ottiene a danno del tessuto vegetale tagliando o masticando i vegetali. La cottura delle verdure crucifere (che sia bollitura o cottura al vapore) è in grado di inattivare la mirosinasi.
Diminuendo quindi la disponibilità di sulforafano nei germogli di broccoli.
Sulforafano Proprietà
Il sulforafano possiede proprietà antiossidanti. Viene infatti considerato un potente antiossidante.
Ma anche proprietà antimicrobiche, antitumorali, antinfiammatorie, antinvecchiamento, neuro protettive e antidiabetiche. Inoltre è anche in grado di offrire una protezione contro le malattie cardiovascolari e neurodegenerative.
Benefici del Sulforafano
Il Sulforafano favorisce la disintossicazione, perché è un potente antiossidante indiretto e aumenta la capacità antiossidante delle cellule. Ha un’azione preventiva su alcune cellule cancerose lasciando intatte le cellule sane.
Una dieta ricca di vegetali della famiglia delle brassicacee (o crucifere) assunte dalle 3 alle 5 volte a settimana o meglio ancora una corretta integrazione Nutraceutica è sufficiente a ridurre il rischio di incappare in una patologia cancerosa. Inoltre, potenzia l’effetto dei medicinali utilizzati nella lotta contro al cancro, limitandone la tossicità per l’organismo.
Previene e combatte le malattie cardiovascolari e diminuisce i livelli della pressione. Riduce anche l’ossidazione delle cellule causata dall’ischemia e l’indurimento delle arterie. Inoltre il sulforafano riduce i danni subiti dal cuore a seguito di attacco cardiaco.
Ha proprietà antitrombotiche e inibisce l’aggregazione piastrinica umana riducendo la formazione di coaguli di sangue. Infine, è benefico per l’ictus. Combatte l’obesità. Con la sua somministrazione sono stati notati numerosi effetti come: riduzione del peso, diminuzione dei livelli di leptina e insulina, miglioramenti nell’insulino-resistenza e della tolleranza al glucosio.
Ha un’azione migliorante sull’indice glicemico ed aiuta a prevenire le complicazioni legate al diabete.
Potenzia il sistema immunitario aumentando l’attività delle cellule e ripristina o ritarda il declino dell’immunità cellulare che si verifica con l’invecchiamento. Aumenta la risposta antivirale riducendo i rischi di contrarre il virus dell’influenza, HIV, Epstein-Barr ed epatite C.
È di questi giorni la notizia di due studi scientifici, già pubblicati, che evidenziano come il sulforafano sia in grado di aumentare la risposta antivirale dei coronavirus (in generale e non in riferimento all’attuale pandemia di sars-cov2).
Altri Benefici
Il Sulforafano combatte le infezioni batteriche e fungine. Protegge il cervello e ripristina le funzioni cognitive, incoraggiando la formazione di nuovi neuroni e sinapsi e aiuta anche a ripristinare la memoria. Nel morbo di Parkinson e Alzheimer si è rivelato efficace nel miglioramento dei sintomi e nel ridurre la perdita di neuroni causata dalle patologie.
Migliora i sintomi dell’autismo nei pazienti umani più giovani, attivando geni che proteggono le cellule dallo stress ossidativo, dall’infiammazione e dai danni al DNA associati all’autismo stesso. Protegge dalle lesioni gastro-intestinali e dall’infiammazione, inclusa l’ulcera e la colite.
Combatte le infezioni da Helicobacter Pylori, un’infezione cronica della mucosa gastrica che viene inibita dall’assunzione dei germogli di broccoli particolarmente ricchi di sulforafano. Essendo quindi in grado di proteggere e rinforzare le pareti dello stomaco.
Migliora le funzioni del fegato supportando i meccanismi di disintossicazione. Riduce i danni causati dall’inquinamento, aiutando l’organismo a eliminare pesticidi e metalli pesanti. Combatte l’infiammazione riducendo la risposta autoimmune.
Poi, tra le altre cose, riduce il dolore attivando i recettori oppioidi. Promuove la formazione ossea e ne aumenta il volume. Migliora le artriti, le osteoartriti e le artriti reumatoidi diminuendo il processo infiammatorio. Può prevenire i danni muscolari dopo l’attività fisica, agendo come antiossidante nei muscoli e può aiutare in caso di distrofia muscolare. Può essere protettivo contro i cheloidi inibendone la crescita.
Sulforafano integratore
Alla luce di tutte queste qualità, che attualmente sono supportate da una letteratura scientifica recente ed abbondante, possiamo quindi definire il Sulforafano una molecola basilare. Sicuramente utilissima per il benessere del nostro organismo. Per questi motivi un integratore di sulforafano è un’ottima soluzione per il nostro star bene.
Non a caso è inserito tra quelli che vengono ad oggi definiti “super cibi”. Ossia sostanze naturali presenti in natura e capaci di stimolare il nostro organismo, aumentandone le capacità di difesa e di adattamento. Anzi, possiamo affermare che, al di là di ogni ragionevole dubbio ed allo stato attuale delle conoscenze mediche, il Sulforafano si pone al primo posto di questa particolare classifica di “super cibi”.
Sempre più prodotti oggi basano le loro attività nutraceutiche sul Sulforafano. In abbinamento a glucosamina e condroitina il Sulforafano è il Gold Standard attuale per la cura delle Condropatie e per la prevenzione dell’artrosi sia primaria che secondaria. In abbinamento con PEA, Acido Alfa Lipoico e Glutatione è attualmente il miglior Nutraceutico in disponibile per la prevenzione e la cura delle patologie in cui è presente una riduzione del funzionamento e del trofismo delle cellule del tessuto nervoso.
Grazie proprio al Sulforafano Integratore o nutraceutico, si può ottenere un aumento massivo dell’espressione delle Heat Shock Proteins a livello neuronale.
Lo troviamo per esempio in Restart24. Proprio con queste proteine neuroprotettive, che giocano un ruolo chiave nella preservazione della salute neuronale, possiamo avere degli effetti incredibili sul rallentamento dell’invecchiamento delle cellule neuronali.
Vale la pena seguire questa molecola nel futuro e iniziare ad integrarlo in maniera corretta nella propria quotidianità. Questo grazie alla ricerca che prosegue incessantemente e agli enormi benefici indicati dagli studi in materia che lo ritengono il miglior “supercibo” attualmente in commercio.
lunedì 23 ottobre 2023
Il giorno di Diwali. - MAURO BERTAME'
venerdì 20 ottobre 2023
Chi ha creato il debito pubblico italiano?
Il debito pubblico italiano ha ormai superato in valore nominale quota 2.300 miliardi di euro, mentre la sua incidenza sul prodotto interno lordo era - a fine 2018 - pari al 132,1 per cento. È un fardello che condizionerà le scelte di politica economica per i prossimi anni. Vediamo in quali anni si è formato e sotto la responsabilità di quali governi, con i dati Banca d’Italia e Istat aggiornati nel 2019.
Anno | Governi | Inflazione | Debito (Milioni di euro) | Rapporto debito/Pil |
1970 | Rumor, Colombo | 5,1% | 13.087 | 37,1% |
1971 | Colombo | 5,0% | 16.146 | 42,0% |
1972 | Andreotti | 5,6% | 20.108 | 47,7% |
1973 | Andreotti, Rumor | 10,4% | 25.780 | 50,6% |
1974 | Rumor, Moro | 19,4% | 32.404 | 50,2% |
1975 | Moro | 17,2% | 41.899 | 56,6% |
1976 | Moro, Andreotti | 16,5% | 52.318 | 56,2% |
1977 | Andreotti | 18,1% | 62.460 | 55,2% |
1978 | Andreotti | 12,4% | 79.092 | 59,4% |
1979 | Andreotti, Cossiga | 15,7% | 94.801 | 58,2% |
1980 | Cossiga, Forlani | 21,1% | 114.066 | 56,1% |
1981 | Forlani, Spadolini | 18,7% | 142.427 | 58,5% |
1982 | Spadolini, Fanfani | 16,3% | 181.568 | 63,1% |
1983 | Fanfani, Craxi | 15,0% | 232.386 | 69,4% |
1984 | Craxi | 10,6% | 286.744 | 74,9% |
1985 | Craxi | 8,6% | 347.593 | 80,9% |
1986 | Craxi | 6,1% | 404.336 | 85,1% |
1987 | Craxi, Fanfani, Goria | 4,6% | 463.083 | 89,1% |
1988 | Goria, De Mita | 5,0% | 524.528 | 90,8% |
1989 | De Mita, Andreotti | 6,6% | 591.619 | 93,3% |
1990 | Andreotti | 6,1% | 667.848 | 95,2% |
1991 | Andreotti | 6,4% | 755.011 | 98,6% |
1992 | Andreotti, Amato | 5,4% | 849.921 | 105,5% |
1993 | Amato, Ciampi | 4,2% | 959.714 | 115,7% |
1994 | Ciampi, Berlusconi | 3,9% | 1.069.415 | 121,8% |
1995 | Berlusconi, Dini | 5,4% | 1.151.539 | 116,9% |
1996 | Dini, Prodi | 3,9% | 1.213.535 | 116,3% |
1997 | Prodi | 1,7% | 1.239.879 | 113,8% |
1998 | Prodi, D’Alema | 1,8% | 1.258.223 | 110,8% |
1999 | D’Alema | 1,6% | 1.285.054 | 109,7% |
2000 | D’Alema, Amato | 2,6% | 1.302.548 | 105,1% |
2001 | Amato, Berlusconi | 2,7% | 1.360.285 | 104,7% |
2002 | Berlusconi | 2,4% | 1.371.679 | 101,9% |
2003 | Berlusconi | 2,5% | 1.397.460 | 100,5% |
2004 | Berlusconi | 2,0% | 1.449.657 | 100,1% |
2005 | Berlusconi | 1,7% | 1.518.640 | 101,9% |
2006 | Berlusconi, Prodi | 2,0% | 1.588.072 | 102,6% |
2007 | Prodi | 1,7% | 1.606.203 | 99,8% |
2008 | Prodi, Berlusconi | 3,2% | 1.671.401 | 102,4% |
2009 | Berlusconi | 0,7% | 1.770.230 | 112,5% |
2010 | Berlusconi | 1,6% | 1.851.817 | 115,4% |
2011 | Berlusconi, Monti | 2,7% | 1.908.004 | 116,5% |
2012 | Monti | 3,0% | 1.990.130 | 123,4% |
2013 | Monti, Letta | 1,1% | 2.070.254 | 129,0% |
2014 | Letta, Renzi | 0,2% | 2.137.322 | 131,8% |
2015 | Renzi | -0,1% | 2.173.403 | 131,6% |
2016 | Renzi, Gentiloni | -0,1% | 2.219.581 | 131,3% |
2017 | Gentiloni | 1,1%% | 2.263.479 | 131,3% |
2018 | Gentiloni, Conte | 1,1%% | 2.316.697 | 132,1% |
Fonte: Banca d’Italia, Istat | ||||
Il tasso di inflazione per motivi storici è misurato con l’indice Foi (famiglie di operai e impiegati) esclusi i tabacchi https://www.irpef.info/chi-ha-creato-il-debito-pubblico |