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venerdì 15 agosto 2025
Un modulo produce idrogeno rinnovabile da sole e acqua.
Il dispositivo di SunHydrogen integra tutto in un unico sistema: raccoglie l’energia solare e la trasforma direttamente in idrogeno, separando acqua in idrogeno e ossigeno grazie a semiconduttori e catalizzatori.
Per ora il prototipo funziona in una struttura aperta, ma presto verrà inserito in un contenitore chiuso che permetterà di raccogliere continuamente i gas prodotti e riutilizzare l’acqua.
Il CEO Tim Young ha detto: “Questa dimostrazione rappresenta il passaggio concreto dal laboratorio alla realtà”, e apre la strada a produrre idrogeno a basso costo ovunque, anche lontano dalle reti elettriche.
Il prossimo passo sarà testare la versione chiusa del sistema e installare un impianto pilota con 16 moduli all’Università del Texas ad Austin.
Il CTO Syed Mubeen ha spiegato che l’azienda punta a produrre idrogeno direttamente dal sole, senza bisogno di infrastrutture elettriche, abbattendo costi e complessità.
L’idrogeno ottenuto così può servire in tanti settori: produzione di fertilizzanti, raffinazione del petrolio, celle a combustibile per auto e impianti elettrici, riserva energetica, propulsione spaziale e centrali a gas.
Secondo Goldman Sachs, il mercato dell’idrogeno potrebbe superare i 900 miliardi di euro all’anno entro il 2050. Se il prototipo di SunHydrogen funzionerà su larga scala, potrà essere usato ovunque ci siano sole e acqua.
Poveri noi, schiavi di schiavi...
A Meloni, Ursula, Macron, Merz, Zelensky e compagnia, Trump ha solamente dato uno zuccherino. Del resto, si accontentano di poco: gli basta un pretesto per poter fare un comunicato, dando l’impressione di contare qualcosa, per finire nelle aperture dei TG e sulle prime pagine.
Ma concretamente sono un branco di falliti, esclusi dai negoziati sulla sicurezza di casa propria, che riescono a influire meno di zero. E infatti, non sapendo o non potendo mettere giù una strategia decente, continuano a ripetere “pace giusta”, “Ucraina nella NATO”, “diritto internazionale”, “i confini non si toccano” e tutte le altre robe che negli anni passati hanno totalmente disatteso o con cui hanno coperto chi continua a farli a pezzi, vedi Israele.
Ci fanno sapere di aver presentato 5 proposte, come se valessero qualcosa. Come se avessero vinto la guerra. Tra queste proposte, oltre a quelle sopra menzionate, dicono che prima di iniziare a parlare serve un cessate il fuoco. Giusto per far rifiatare e rifornire l’esercito ucraino. Non si rendono conto che ormai tutto è finito e che la Russia, negli ultimi giorni, appena ha schiacciato leggermente l’acceleratore, a momenti arriva davvero a Lisbona.
Però per loro va bene una call, un titolo o una pacca sulle spalle. Che è quella che gli ha appena dato Trump, dopo che, assieme a Biden, ci ha letteralmente spolpato vivi.
Sulla Russia, in particolare, dovrebbe essere una materia di studio: a partire da come ha fermato la NATO, passando per la neutralizzazione delle sanzioni e l’ampliamento dei rapporti diplomatici e commerciali nel mondo, per finire a come sta gestendo la vittoria di una guerra contro oltre 30 Paesi che spendono quasi dieci volte di più per comprare armi e nonostante tutto non hanno alcuna voce in capitolo!
martedì 12 agosto 2025
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