Bertolaso, sempre secondo l’accusa, oltre ad aver operato in modo illegittimo, consentiva ai funzionari sotto i suoi ordini di agire “affinché le imprese facenti capo a Diego Anemone (da sole o in Ati con altre facenti parte del medesimo gruppo) risultassero aggiudicatarie degli appalti”. Non solo, ma l’ex capo della Protezione Civile, scrivono i pm, permetteva anche “che il costodell’appalto a carico della Pubblica Amministrazione aumentasse considerevolmente rispetto a quello del bando, al solo scopo di favorire stabilmente il privato imprenditore appaltatore”.
Sarà il gip a decidere infine sulla richiesta di patteggiamento – accettata dai pm – dell’ex procuratore aggiunto di Roma, Achille Toro, e del figlio Camillo, accusati di rivelazione di segreto di ufficio (per loro i pm hanno chiesto l’archiviazione dell’accusa di corruzione) e su quella dell’architetto Angelo Zampolini per il riciclaggio di denaro destinato all’acquisto di alcune abitazioni.
Nessun commento:
Posta un commento