Al termine del vertice straordinario dell'eurozona che ha deciso un nuovo pacchetto di aiuti alla Grecia, il premier, che era arrivato in ritardo, spiega per quale motivo non c'era bisogno di parlare della situazione del nostro Paese.
Della manovra italiana si parla nel passaggio del documento finale in cui si afferma che "tutti gli Stati membri dell'eurozona aderiranno strettamente agli obiettivi di bilancio concordati, miglioreranno la loro competitività e affronteranno gli squilibri marcoeconomici" e che "i deficit in tutti i Paesi, eccetto quelli sotto programma (per ottenere i prestiti dell'eurozona e dell'Fmi, (Grecia, Irlanda e Portogallo, ndr) saranno portati sotto il 3% al più tardi entro il 2013". "In questo contesto - prosegue il testo - salutiamo con favore la manovra finanziaria recentemente presentata dal governo italiano, che gli consentirà di portare il deficit sotto il 3% nel 2012 e di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2014".
La giornata di Berlusconi a Bruxelles inizia con un inconveniente. Il presidente del Consiglio arriva infatti a vertice iniziato. Scuro in volto, riferiscono alcune agenzie, non rilascia dichiarazioni. Il presidente Ue Herman van Rompuy dà il via ai lavori intorno alle 13.30 con mezz'ora di ritardo sul previsto. Berlusconi fa il suo ingresso nel palazzo intorno alle 13.43.
BERLUSCONI IN RITARDO: FOTO 2 - VIDEO 3
Dopo il vertice Berlusconi dice anche di aver "lanciato una proposta che è stata bene accolta ed è stata ritenuta buona da tutti: fare la riunione dell'Eurogruppo in Grecia. E aggiunge che il primo ministro di Atene George Papandreou "si è impegnato a programmarla alla ripresa dopo le ferie estive".
Quanto ai risultati dell'incontro di Bruxelles, il Cavaliere ne dà un giudizio ampiamente positivo: "Abbiamo lavorato bene. Abbiamo difeso l'euro. Abbiamo rassicurato i mercati mondiali che l'area euro è solida. Tutti i Paesi hanno messo da parte gli egoismi e hanno fatto capire che nessuno stato Ue può fallire. Abbiamo lavorato per evitare il rischio contagio. C'è un chiaro impegno dei Paesi a non far fallire nessuno Stato dell'area euro". A suo dire, l'ammontare complessivo dei finanziamenti per la Grecia è di 160 miliardi di euro: "Il totale del finanziamento alla Grecia è di 109 dal Fondo Europeo", a cui si devono aggiungere altri "37 miliardi" dati su base volontaria dagli "istituti privati" e a questa cifra si devono sommare altri stanziamenti vari per arrivare a "160 miliardi".
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