martedì 5 luglio 2011

Il software intelligente di Palazzo Chigi. Alessandro Gilioli


berforma2

Guardate che ormai è il teatro dell’assurdo, anche se gli effetti sono irresistibilmente comici.

Con quelle tre righine infilate di nascosto nella manovra per salvare il conto in banca del capo, gli occhiuti esperti del Quirinale che le scovano e le passano ai giornali, il ministro Tremonti che subito dice in giro che è stato Alfano, ma Alfano sostiene che lui invece non c’entra nulla, poi perfino Ghedini (Ghedini!) si chiama fuori perché lui «non si occupa di procedura civile» e alla fine il più tonto di tutti – Frattini – ammette che in consiglio dei ministri non se n’era proprio parlato.

Insomma, è un comma venuto al mondo per partenogenesi, non l’ha scritto nessuno, è apparso da solo nella manovra, forse è la famosa causa incausata di Tommaso d’Aquino, o magari è il software di Palazzo Chigi che ormai fa le leggi ad personam senza più bisogno di apporto esterno, l’hanno programmato così nel 2008 e lui va avanti automaticamente fino a fine legislatura.

http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/07/05/il-software-intelligente-di-palazzo-chigi/


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