martedì 5 luglio 2011

Rifiuti: Bonelli, Lega dice no? Campania rimandi a Bossi quelli tossici.


Roma, 30 giu. - (Adnkronos) - ''A questo punto la Campania rispedisca a Bossi e ai leghisti i tir di rifiuti tossici e nocivi sversati illegalmente in territorio campano". E' quanto afferma il presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, che spiega: ''Il 'no' della Lega al decreto sull'emergenza rifiuti dimostra che il Carroccio ha una concezione della solidarieta' a 'regioni alterne': quando si e' trattato dell'alluvione in Veneto la solidarieta' nazionale doveva esserci; quando, invece, riguarda la drammatica situazione dei cittadini campani, che vivono il dramma di un'emergenza mai risolta nonostante anni e anni di promesse fatte da Berlusconi, 'No'''.


Rifiuti tossici dal Veneto alla Campania

Li spacciavano come rifiuti non pericolosi e li spedivano a Napoli e Caserta. Invece erano migliaia di tonnellate di amianto, solfuri, idrocarburi, trattati in modo illecito a Venezia, e spediti in discariche di mezza Italia, soprattutto in Campania. Il tribunale di Venezia ha scoperto un traffico illecito di rifiuti: una ditta veneta grazie a strane miscele, codici truccati e carte d' accompagnamento falsificate, "smaltiva" illecitamente tonnellate di rifiuti ad alto rischio nella già martoriata Campania. Condannate ieri quattro persone, tra responsabili ed addetti di due società, a poco meno di 13 anni complessivi di carcere. L' inchiesta condotta dai carabinieri del nucleo ambientale coordinati da magistrato Giorgio Gava, ha riguardato l' attività ritenuta illecita della Nuova Esa di Marcon (Venezia) e della Servizi Costieri di Mestre (Venezia). Il collegio presieduto da Sergio Trentanovi ha condannato Gianni Giommi, legale rappresentante della Nuova Esa, a sei anni, e, per l' attività della Servizi Costieri, Carlo Valle a tre anni e quattro mesi, Giuliano Gottard a due anni e tre mesi e Gianni Gardenal ad un anno e 11 mesi, pena sospesa. I quattro sono stati condannati anche al ripristino dello stato dell' ambiente mentre a vario titolo dovranno risarcire le parti civili, tra comuni, enti ed associazioni, per una somma che si aggira intorno al mezzo milione di euro. In particolare ogni cittadino del comune di Marcon, dove la Nuova Esa ha sede e stoccava rifiuti tossici, che si è costituito parte civile dovrà essere risarcito con una cifra pari a 2000 euro. Secondo quanto ricostruito dal pm Gava (aveva chiesto pene leggermente più miti) i quattro avevano organizzato un traffico di migliaia di tonnellate di rifiuti tossici, spacciati per innocui, da smaltire in discariche di mezza Italia. Per farlo, tra l' altro, avevano miscelato diverse tipologie di rifiuti in modo illegale modificandone i codici di riconoscimento. I rifiuti tossici trattati dalla Nuova Esa e stoccati dalla Servizi Costieri, sono finiti, tra l' altro, a Bacoli, dove dell' alluminio è finito in una normale discarica, ad Acerra, dove un terreno è stato inquinato da idrocarburi; mentre a Modugno (Bari) sono finite 61 tonnellate di solfuri, a Bomarzo (Viterbo) due tonellate di rifiuti vari e a Paese (Treviso) è stato trovato dell' amianto. Il pm Gava è riuscito a ricostruire anche la spedizione illecita di 270 tonnellate di amianto in Germania e l' utilizzo improprio di decine di discariche come quelle di Roncade (Treviso), San Martino Buonalbergo (Verona), Giugliano (Napoli), Graffignano (Viterbo), Campomarino (Campobasso) e Castrellazzo Bormida (Alessandria).




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