martedì 17 gennaio 2012

Il ragazzo che è diventato un ponte umano sulla Costa Concordia.

Un  diciannovenne  ha aiutato molti passeggeri a fuggire facendoli passare sul suo corpo
Un ballerino inglese ha aiutato alcuni passeggeri a sbarcare dalla Costa Concordia trasformandosi in un “rampicante umano”. Ne parla il Daily Mail.
PONTE UMANO - James Thomas, 19enne impiegato sulla nave, si è disteso sfruttando la sua altezza per collegare due ponti. A quel punto dozzine di passeggeri si sono arrampicati su di lui per raggiungere le scialuppe di salvataggio. “Non potevamo raggiungere le scialuppe e queste erano bloccate su un lato della nave. A quel punto ho tenuto con un braccio una scialuppa e con l’altro il ponte superiore. A quel punto ho fatto arrampicare la gente sulle mie spalle e lungo il mio corpo. Le ultime persone che ho aiutato erano un francese e sua moglie, disabile”.
ALLARME DATO IN RITARDO – James Thomas ha anche criticato le procedure di evacuazione della nave da crociera “l’ordine di abbandonare la nave doveva essere dato almeno un’ora prima, se non di più. Abbiamo iniziato ad inclinarci a babordo, e la situazione peggiorava con il passare dei minuti. Si è capito subito che la nave si stava inclinando in maniera innaturale. A quel punto dal sistema di altoparlanti è arrivato il messaggio ai passeggeri di stare calmi e che il tutto era dovuto solo a un piccolo problema tecnico”.
IMBARCAVAMO ACQUA – “Purtroppo – ha aggiunto il giovane – sono stati trasmessi una serie di codici sonori che son stati recepiti dall’equipaggio come l’avviso di una perdita. A quel punto qualcuno ha detto ai passeggeri di indossare i giubbotti di salvataggio anche se stava continuando l’avviso secondo il quale l’emergenza era dovuta a un piccolo problema tecnico. Quando poi abbiamo cominciato ad inclinarci, a quel punto ho avuto la conferma che qualcosa non andava”.
CONFUSIONE – L’allarme -continua il giovane- è stato dato in ritardo, al punto che ormai a causa dell’inclinazione non era più possibile sfruttare le scialuppe a babordo, per cui siamo dovuti andare sul lato di dritta. Alcuni andavano da una parte, altri seguivano diversi percorsi. La gente cadeva in acqua, e il tutto perché nessuno ha dato l’allarme quando andava dato, ovvero almeno un’ora prima rispetto a quanto successo”.
Panico a bordo durante l’evacuazione

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