mercoledì 18 gennaio 2012

Costa Concordia, disperso il batterista Lasciò il posto sulla scialuppa a un bambino.



La famiglia appende le foto in vari luoghi all'isola del Giglio: «Se sapete qualcosa, se l'avete visto, chiamateci».

Giuseppe Girolamo (Facebook)
Giuseppe Girolamo (Facebook)

MILANO- Apprensione e angoscia. E quel filo di speranza che non si spezza. Nemmeno con il passare delle ore che inesorabilmente sono diventati giorni. Continuano le ricerche dei dispersi della Costa Concordia. Tra le decine di persone che non si trovano più, c'è anche Giuseppe Girolamo. La famiglia è arrivata al Giglio e ha appeso in vari luoghi dell'isola una sua foto e la richiesta: «Se sapete qualcosa, chiamateci». L'ultima volta che è stato visto era venerdì notte. Sul ponte con i migliaia di passeggeri. Testimoni raccontano che «aveva un posto sulla scialuppa di salvataggio, ma l'ha lasciato a un bambino».
Costa Concordia, Giuseppe Girolamo tra i dispersiCosta Concordia, Giuseppe Girolamo tra i dispersi    Costa Concordia, Giuseppe Girolamo tra i dispersi    Costa Concordia, Giuseppe Girolamo tra i dispersi    Costa Concordia, Giuseppe Girolamo tra i dispersi    Costa Concordia, Giuseppe Girolamo tra i dispersi
IL BATTERISTA - Da quel momento si sono perse le sue tracce. Nessuno sa più nulla di questo trentenne, di Alberobello, dai capelli lunghi e gli occhi scuri. Un giovane che ama il poker e la musica. Si era imbarcato sulla Concordia come batterista della band Dee Dee Smith a ottobre. Il collega Roberto Napoleone lo descrive come «educato e rispettoso di tutto e tutti come ce ne sono pochi, timido e fragile e se sta li dentro al buio e al freddo sarà spaventato come un bambino indifeso».
LA FAMIGLIA - Per il musicista si sono mobilitati tutti i suoi amici. Su una pagina Facebook continuano ad arrivare messaggi. «Sappiamo che ci sei, fatti sentire», oppure: «Siamo qui che ti aspettiamo». Al Giglio sono arrivati i familiari. La voce rotta al telefono: «La prego non vorrei che proprio ora chiamasse qualcuno per darci notizie». Ma per il momento nulla. Il suo nome è ancora nella lista dei dispersi. Un elenco di nomi a cui ne è stato tolto uno, quello di un tedesco che era tornato a casa senza darne notizia alle autorità locali. E così la speranza rimane ancora nel cuore di molti. Anche perché «si è comportato da eroe».

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