Come ai Vespri, il popolo siciliano si sta ribellando dalla morsa degli aumenti incontrollati e vessatori, da sempre soggetto di consorterie e clan tentando di riavere la sua identità, sta adesso dimostrando la sua capacità d’aggregarsi e dare voce al malcontento che accomuna tutti gli isolani , ma anche il resto del paese.
Questa manifestazione nasce per il caro gasolio, ma può estendersi a macchia d’olio per tanti altri fattori, già se ne vedono le avvisaglie in rete con messaggi e pagine di sostegno su Facebook, altre dai cinguettii di Twitter.
Quanto agli altri, che s’incatenano o fanno i presidi, il pensiero comune che stanno difendendo il proprio orticello d’interessi, poi vedendo quello che dichiarano certe categorie al disotto di un impiegato o metalmeccanico, viene proprio da ridere, ancor di più leggendo il Sole 24 Ore leggi articolo.
E’ ovvio che in ogni manifestazione, qualche colore politico ci mette il cappello, ma comunque sia è una marea montante che ha preso coscienza delle gabole del 2008 che la crisi non esisteva ; sarà ben difficile rifarsi una credibilità, alla stessa stregua di chi adesso sta all’opposizione scordandosi che fino a ieri gozzovigliava sugli scranni.
Questa goliardata della “zanzara” la dice tutta ascolta la telefonata ; di sicuro un effettone sulla base dura e pura leghista.
Vedremo come andrà a finire, questo è solo l’inizio.
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