Provvedimento urgente dei pm di Caltanissetta anche per l'avvocato Cappellano Seminara e per altri cinque indagati. Il sequestro ammonta a 900 mila euro in totale.
Per anni, ha firmato sequestri contro i boss. Adesso, un provvedimento di sequestro colpisce il suo patrimonio. Secondo la procura di Caltanissetta e il nucleo di polizia tributaria di Palermo, Silvana Saguto, l'ex presidente della sezione Misura di prevenzione del capoluogo siciliano, avrebbe gestito in maniera allegra i beni sottratti alla mafia. Con la complicità dell'avvocato Gaetano Cappellano Seminara, diventato nel giro di pochi anni il ras delle amministrazioni giudiziarie: anche per lui è scattato un sequestro di beni. Un decreto urgente è stato firnato dal sostituto procuratore di Caltanissetta Cristina Lucchini, dagli aggiunti Lia Sava e Gabriele Paci, dal procuratore capo Amedeo Bertone. Sequestro di beni anche per altri cinque amministratori giudiziari del cerchio magico della Saguto. Sono Carmelo Provenzano, Maria Ingrao, Roberto Nicola Santangelo, Walter Virga e Luca Nivarra. Sequestrati beni per 900 mila euro in totale. Sigilli per conti bancari, beni immobili e quote societarie fino a coprire “il prezzo e il prodotto di delitti di corruzione, concussione, peculato, truffa aggravata e riciclaggio”. Sono venti gli indagati.
Gli investigatori del nucleo di polizia tributaria di Palermo, guidati dal colonnello Francesco Mazzotta, hanno ricostruito la rete di relazioni che legava l'ex presidente delle Misure di prevenzione ai professionisti nominati. Cappellano Seminara avrebbe anche offerto somme di denaro al giudice, che teneva un tenore di vita altissimo e spesso era indebitato. Per questa ragione Cappellano e Saguto sono accusati anche di concorso in corruzione.
L'anno scorso erano scattate le perquisizioni e gli avvisi di garanzia. Erano già emersi ripetuti incarichi offerti dal legale al marito di Saguto, l'ingegnere Lorenzo Caramma. Incarichi per 750 mila euro. In questi mesi la procura nissena e il gruppo Tutela spesa pubblica del nucleo di polizia tributaria hanno esaminato una gran mole di documentazione, anche bancaria. Hanno interrogato più di 100 persone. Le intercettazioni telefoniche e ambientali hanno poi offerto un quadro desolante di rapporti equivoci e complicità, all'ombra dell'antimafia.
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2016/10/20/news/caso_saguto_la_finanza_sequestra_i_beni_al_giudice_simbolo_dell_antimafia-150179938/
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