giovedì 10 ottobre 2019

Civiltà degli Olmechi.

olmechi
queste teste colossali si trovano nel parco di la Venta e forse rappresentano  re o sacerdoti

Gli Olmechi erano un’antica civiltà precolombiana che viveva nell’area tropicale dell’odierno Messico centro-meridionale, approssimativamente negli stati messicani di Veracruz e Tabasco sul Istmo di Tehuantepec. La civiltà olmeca fiorì durante il periodo formativo (Preclassico) mesoamericano, estendentesi approssimativamente dal 1400 a.C. al 400 a.C. Gli Olmechi costituirono la prima civiltà mesoamericana e stabilirono le fondamenta delle culture successive. Esistono prove che gli Olmechi praticassero il sacrificio umano e praticassero un primitivo gioco con la palla (gioco della pala mesoamericano), caratteristiche di tutte le successive culture. L’influenza culturale olmeca fu molto ampia, tanto che opere d’arte di questa civiltà sono state trovate anche a EL Salvador Questo popolo ebbe il predominio nella sua area da circa il 1200 a circa il 400 A. C. e da molti è considerata la cultura madre di tutte le successive civiltà mesoamericane.

Il termine “olmechi” significa la gente della gomma in nahuatl, lingua con cui gli aztechi indicavano la popolazione di quest’area che cadde sotto il loro controllo. In effetti in quest’area si estraeva il lattice dalla Castiglia elastica, un tipo di albero della gomma presente nella zona e utilizzato in diversi modi. Non si sa se questo popolo si definisse col termine di olmechi, mentre alcune successive fonti mesoamericane sembrano riferirsi a loro col termine di Tomoanchan. Gli studiosi concordano quasi del tutto sul fatto che gli olmechi parlassero una lingua appartenente alla famiglia Mixe-Zoque anche se le prove di ciò sono comunque limitate. Sta di fatto che la lingua olmeca è sconosciuta dato che non esistono persone che la parlano.
La storia olmeca si suddivide in tre periodi. 
Cultura di san lorenzo dal 1200 A.C. al 900 A.C.: fu da questa zona che cominciarono ad emergere le caratteristiche di questa civiltà, la cui ascesa fu probabilmente favorita dalle pianure alluvionali dell’area che favorirono un’elevata produzione di mais (situazione dunque analoga a quella vissuta in Mesopotamia o in Egitto). Si discute se l’alta concentrazione di popolazione a San Lorenzo incoraggiò la nascita e lo sviluppo di un’élite che alla fine portò gli olmechi a dominare e che fu alla base dello sviluppo di una cultura materiale raffinata, che avrebbe fatto venire anche da lontano i materiali necessari a soddisfare i propri bisogni, segno questo dell’esistenza di un’ampia e sviluppata rete commerciale.
Cultura di la Venta dal 900 A.C. al 400 A.C. San Lorenzo fu abbandonato attorno al 900, più o meno attorno al periodo in cui acquistò importanza il centro di La Venta. Alla base di questo spostamento potrebbero esserci stati cambiamenti ambientali, che provocarono anche il cambiamento del corso di alcuni importanti fiumi. La distruzione di molti monumenti a San Lorenzo attorno al 950 A.C. potrebbe essere spiegata con una ribellione interna o con un’invasione dall’esterno. Comunque, La Venta fu il più importante centro olmeco fino al 400 A.C. circa. Durante questo periodo, la grande piramide e diversi complessi cerimoniali furono costruiti in questo centro. Sebbene attorno al 400 il centro di La Venta avesse esaurito il suo ruolo, l’importanza dei complessi cerimoniali sembra essere durata più a lungo all’interno della cultura olmeca.
Cultura di Tres Zapotes dal 4000 A.C.al 200 A.C. non si sa con certezza cosa accadde agli olmechi. Il sito di Tres Zapotes continuò a essere occupato anche dopo il 400, ma senza i tipici segni della cultura olmeca. Alcuni studiosi hanno definito questo periodo cultura EpiOlmeca, che ha elementi simili a quelli riscontrabili a Izapa (città maya in Chiapas). Un centinaio di anni dopo l’abbandono delle ultime città olmeche, altre culture si erano già saldamente insediate in quell’area, come quella maya nella penisola dello Yucatan quella Zapoteca nella valle di Oaxaca.
L’arte olmeca consiste sia in sculture statuarie sia in piccole sculture in verde. Gran parte di quest’arte è altamente stilizzata e utilizza un’iconografia dai forti significati religiosi. E tuttavia una certa arte è sorprendentemente naturalistica, riproducendo con grande esattezza i dettagli dell’anatomia umana come solo quella maya, nel suo periodo più fulgido, fece nell’ambito delle civiltà precolombiane. Oltre ai soggetti umani, molto rappresentati sono anche gli animali.. La ceramica olmeca era prodotta in forni capaci di superare i 900 °C (l’unica altra cultura antica capace di ciò era quella egiziana).
La mitologia olmeca influenzò in maniera significativa lo sviluppo sociale e culturale del mondo mesoamericano. Non esistono testimonianze dirette delle credenze olmeche (come invece ci sono per i Maya  K’iche del Guatemala che hanno lasciato il libro noto come Popol Vuh), ma gli elementi dell’arte di questo popolo, comparati con le meglio note credenze di popoli successivi, possono aiutare a far luce su questo aspetto. La religione olmeca è accostata a quella dei maya: un sistema politeistico in cui gli dei più importanti erano il Dio-giaguaro (da cui sarebbe disceso il popolo olmeco),Quetzalcoatl(serpente piumato), il dio della pioggia, il dio sole e il dio del mais, il cui culto era affidato a sacerdoti che praticavano riti propiziatori con sacrifici umani.
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scultura e tumulo in terra a La Venta sito olmeco fondato intorno al 1200 A.C.

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