Stampa satirica.“Travaglio batte Berlusconi sul conflitto d’interessi e prende l’Eni”. “Il Fatto Quotidiano è tornato ad attaccare a testa bassa Claudio Descalzi. Cioè l’amministratore delegato dell’Eni. Ormai però il gioco è scoperto: l’attacco del Fatto non nasce, come tutti immaginano, dalla solita furia giustizialista (Descalzi è indagato), ma stavolta nasce da una più prosaica furia di potere. Il Fatto vuole l’Eni per sé… Il Fatto (che ormai tratta direttamente con il Pd, senza più la mediazione di Di Maio) bastona Descalzi per aumentare la propria forza nella trattativa. Alla fine è disposto a cedere su Descalzi purché gli si permetta di mettere le mani sulla Presidenza con una pedina che è controllata direttamente da Travaglio… Non era mai successa una cosa del genere… Spesso si parla di conflitto di interessi, in particolare da quando Berlusconi è in politica. Lo schieramento populista-giustizialista, che da tempo ormai ha trovato in Travaglio e nel suo giornale la guida politica e morale (una specie di Maotsetung) ha sempre avuto due chiodi fissi: la guerra al conflitto di interessi e la guerra alla lottizzazione. Beh, ora le parti si sono rovesciate. La richiesta da parte di un giornale di avere per sé la Presidenza dell’Eni non si era mai vista. Né nella lunga storia delle lottizzazioni politiche né nella storia dei conflitti di interesse… Un giornale che è espressione del governo, della magistratura e dell’Eni” (Piero Sansonetti, Il Riformista, 18.4). Tutta invidia perché ora faccio benzina gratis.
Facci lei/1. “… come se avrebbe potuto fare una grande zona rossa da sola, senza un esercito” (F.F., Libero, 12.4). Mi sa che Facci, in realtà, si chiama Farebbi.
Facci lei/2. “Adesso basta, spezzo le catene. Martedì me ne vado al mare” (F.F., Libero, 12.4). Mo’ me lo segno.
Facci lei/3. “Sono evaso dai domiciliari e mi sono trovato benissimo. In auto fino a Lecco” (F.F., Libero, 15.4). Più che una destinazione, una vocazione. A proposito, com’era il mare a Lecco?
Troppa grazia. “Si sa che se scrivi sul Fatto hai uno scudo penale tombale” (Alessandro Sallusti, il Giornale, 16.4). Disse quello che, dagli arresti domiciliari, fu graziato da Napolitano.
I Conti non tornano. “Adesso ci interessa di aiutare Conti a non commettere errori” (Silvio Berlusconi, presidente FI, collegato da Nizza con Dimartedì, La7, 14.2). Cominciamo bene.
Dice il saggio. “In un momento di così forte emergenza per l’espandersi dell’epidemia di coronavirus, le parole di Briatore dopo l’ultimo decreto pesano come un macigno” (il Giornale, 23.3). Appeso al collo.
Viale dell’Astrologia. “’La politica non sa guidare l’Italia’. Bonomi lancia subito la sfida. Confindustria, il presidente designato attacca” (La Stampa, 17.4). Ha parlato Churchill.
Doppia elle. “Gallera: ‘Disgustato dallo sciacallaggio politico’” (il Giornale, 17.4). Deve aver trovato finalmente uno specchio.
Wanted. “Fuorilegge: Conte è un pericolo pubblico. ‘Governa con atti illegittimi’. Cassese: si è dato poteri che la Costituzione non gli attribuisce. Ma nessuno lo fa notare” (Renato Farina, Libero, 17.4). Meno male che c’è Betulla.
Cattiva lettura. “Cercasi leader capaci di decidere” (La Lettura-Corriere della sera, 12.4). E cercansi conoscitori della lingua italiana.
Zero vale zero. “Troppo spesso in questi anni abbiamo ragionato con la logica dell’uno vale uno, che punisce la competenza, e con il criterio della mediocrità, che punisce le eccellenze. E le eccellenze sono per definizione poche. A giudicare da quel che vediamo, pochissime” (Aldo Cazzullo, Corriere della sera, 17.4). E, a giudicare da quel che leggiamo, nessuna.
A funerali avvenuti. “Nessuno si aspettava inchieste e perquisizioni con i morti ancora in corsia. Possiamo almeno aspettare che l’epidemia sia finita e che i pazienti e i medici abbiano finito di morire prima di mandare ispezioni nelle case di riposo?” (Matteo Salvini, segretario Lega, Rtl 102.5, 17.4). Giusto, qualcuno respira ancora: aspettiamo che siano tutti morti.
I titoli della settimana. “Ecco il piano del governo per riaprire ogni attività” (Libero, pag.1, 14.4). “Conte ci vuole semireclusi fino a marzo 2021” (Libero, pag.3, 14.4). Di nuovo bevuto pesante, da quelle parti, eh?
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