mercoledì 23 settembre 2020

Basta tifo. - Massimo Erbetti

 



















Basta con il tifo da stadio, la politica è una cosa seria. Ma veramente volete vivere la politica, come vivreste una partita di calcio?
La politica condiziona le nostre vite, le scelte della politica decidono il nostro futuro, quando qualcuno decide ad esempio di votare no al referendum solo per fare un dispetto a Tizio o Caio, c'è qualcosa che non va, c'è il fallimento di un'intera società. La costituzione è cosa seria, non è un derbi, modificarla non si esaurisce nei 90 minuti di una partita, eppure in molti hanno vissuto il referendum così.
C'è una crisi in atto, una crisi dei valori, una crisi di contenuti, non possiamo nascondercelo. Le persone sono spaesate, vivono nell'incertezza, lo dimostra il fatto che nel giro di due anni gli elettori hanno cambiato le proprie preferenze e continuano a farlo....2018 M5s al 33%, PD 18%, Lega 17% e FdI poco più del 4%.nel 2019 alle europee Lega 34%,PD 22%,M5s 17% e FdI oltre i 6%...gli ultimi sondaggi del 2020 invece danno la lega al 26%,il PD al 20/22%, FdI 15% e M5s al 14%, cosa sta succedendo? Perché le persone cambiano idea continuamente? Milioni di voti fluttuano, vanno da destra a sinistra, da sinistra a destra...Crisi identitaria la chiamano, si crisi identitaria, ma di chi? Dei partiti? O della società? Oggi tutti vogliono soluzioni semplici a problemi complessi, si vuole tutto e subito e se non si riesce a darle nell'immediato, vieni abbandonato. Non si può più programmare a lungo termine, non si giudica il lavoro di un governo durante tutta una legislatura, lo dimostra il fatto che il M5s, nel giro di due anni, ha perso più della metà dei consensi, ma questo vale anche per la Lega e in modo contrario per FdI. Sono bastati solo due anni, a modificare i "gusti" (politici) degli italiani per ben due volte.
Cosa accadrà fra un anno? E a fine legislatura? Quello che vale oggi, domani potrebbe non valere più nulla.
Il Movimento 5 Stelle in questo momento, dopo la sconfitta alle regionali, dovrebbe riflettere sulla propria identità, quella che l’aveva reso forte nel 2018. Vero, verissimo ragioniamoci. Valutiamo e decidiamo cosa fare...purtroppo non ho una ricetta, magari ad averla, la ricetta buona per tutto non esiste, però qualcosa si potrebbe fare...ci vuole unita di intenti ci vuole la voglia di costruire e non di distruggere, dovremmo tutti remare nella stessa direzione. Ma l'animo umano è strano...si salta al volo sul carro del vincitore, per poi scenderne con la stessa velocità con cui ci si è saliti, quando le cose vanno male...si punta il dito, ma si evita accuratamente di guardarsi dentro...non ho mai sentito nessuno dire: "cosa ho sbagliato io?" "Cosa potevo fare, che non ho fatto?" "Ho messo veramente il bene comune, al primo posto?" "Oppure ho pensato per primo al mio tornaconto?"...È colpa sua, tua, loro...eeh no, cari miei, si vince e si perde tutti insieme e tutti insieme si deve costruire e ricostruire, analizzare e risolvere.
Abbiamo la responsabilità di milioni di persone che ci hanno dato fiducia, milioni di esseri umani che ci hanno affidato il futuro e abbiamo la responsabilità di tutelarli, anche se hanno deciso di votare altri...perche la politica, quella vera, quella con la P maiuscola è questa...pensare alla gente, pensare al futuro delle persone... non puntare il dito.
Basta tifo, basta interessi personali, basta!
Facciamo la cosa giusta e se alla fine, fare la cosa giusta per le persone, sarà anche la cosa giusta per noi, meglio e se non lo sarà, pazienza...non dobbiamo pensare a noi e alla nostra sopravvivenza politica, noi siamo nati per aiutare la gente, non per le poltrone.

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