mercoledì 28 ottobre 2020

L’uomo più inascoltato del Paese. - Antonio Padellaro

 

Dispiace dirlo, ma Sergio Mattarella è l’uomo più inascoltato d’Italia. Purtroppo, perché i suoi appelli costanti e convinti all’unità, alla concordia nazionale, alla coesione sociale sarebbero le indispensabili trincee morali per resistere alla devastante seconda ondata del Covid e al contagio esponenziale del tutti contro tutti. Lo sarebbero ma non lo sono poiché, parafrasando Clausewitz, il virus non è che la continuazione della campagna elettorale con altri mezzi.

Riguardo al Renzi-Turigliatto, che attacca il giorno dopo il premier Giuseppe Conte sulle misure concordate il giorno prima dalla maggioranza di cui fa parte, chi può pensare che stia lavorando per la concordia nazionale? E quel tenere il “piede in due staffe” (Nicola Zingaretti) non è invece la solita, stucchevole ricerca di visibilità per il suo partitino? E tutto come se niente fosse, come se ci trovassimo non nel bel mezzo di una guerra mondiale a un nemico invisibile, ma nel solito tran tran da domenica comiziante. Vogliamo parlare dell’opposizione, delle cosiddette “aperture” di Giorgia Meloni che illuminano d’immenso le madame Verdurin del giornalismo dialogante? Primo: decidere chi fa cosa e come. Secondo: annullare i provvedimenti sbagliati. Terzo: stabilire che una volta usciti dall’emergenza si torna a votare. E l’uso di Palazzo Chigi no?

Suvvia, la leader di FdI lo sa da sé che sono condizioni impossibili, utili una volta di più ad accusare il governo di inettitudine e viltà. Ma fa comodo prenderle sul serio dal momento che portano acqua al partito della cacciata di Conte. Per poi fare cosa ce lo spiega con precisione chirurgica il direttore di Domani: “Le formule possibili sono molte, a parità di maggioranza o coinvolgendo le opposizioni”. Ah bè, allora è cosa praticamente fatta. Se questi sono i modelli di unità nazionale auspicati perché meravigliarsi se poi la coesione sociale è quella delle proteste di piazza, dei particolarismi eccitati, di chi si mostra “incapace di intravedere un insieme, segue nervature corporative, si organizza per interessi particolari” (Ezio Mauro)? Raddrizzare le gambe ai cani, fa dire Manzoni a don Abbondio a proposito di quanto sia vana l’illusione di cambiare la natura degli uomini e delle cose. Infatti, poi arriva don Rodrigo.

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2020/10/28/luomo-piu-inascoltato-del-paese/5982213/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=commenti&utm_term=2020-10-28

Nessun commento:

Posta un commento