venerdì 6 novembre 2020

Le troppe giravolte di Donna Giorgia su virus e lockdown. - Andrea Scanzi

 

La scorsa settimana, alla Camera, Donna Giorgia Meloni ha detto che i veri negazionisti sono quelli al governo. Per dare ancora più forza a tale granitico assioma, ha pure citato la nota filosofa Angela da Mondello, quella diventata famosa (?) per aver detto d’estate dalla D’Urso che “non ce né Coviddì”. Ascoltiamo Donna Giorgia: “(Gli) Unici negazionisti (li ho) visti al governo. Dicevate ‘non ce n’è coviddi’. Col virus fuori controllo e gli italiani in ginocchio dopo il primo lockdown, ci siamo trovati di fronte a ministri e leader di governo negazionisti. Zingaretti dice che non ce n’è coviddi a Milano, ma poi… giù ad aperitivi. La Azzolina dice che non ce n’è coviddi, perché forse con i banchi a rotelle riesce a scappare”.

Donna Giorgia, qui, si è persino superata. Lei che accusa il governo di negazionismo è come Salvini che accusa Conte di aver sottovalutato la seconda ondata (ah no, questo è accaduto davvero). È per caso la stessa Donna Giorgia che (con Salvini e Tajani) organizzò il 2 giugno un mega assembramento col Paese intero appena uscito dal lockdown? È la stessa alleata col no mask a giorni alterni Salvini? Cosa diceva Donna Giorgia d’estate? Questo: “Non ho scaricato l’app Immuni e invito tutti a non scaricarla” (24 giugno). “Stato di emergenza? Al governo pazzi irresponsabili” (29 luglio). “Non sono negazionista ma in Europa solo noi proroghiamo l’emergenza” (29 luglio). “L’obiettivo del governo è mantenere la paura per mantenere se stesso” (19 agosto). Eccetera. Eppure, una così, ancora parla.

Il passaggio più delirante del suo intervento alla Camera, oltre alla miseria intellettuale di citare Angela da Mondello (?!?) in un luogo istituzionale, è il riferimento all’aperitivo di Zingaretti. Certo, il segretario Pd commise un errore, ma era fine febbraio. E Donna Giorgia si è guardata bene dal ricordare che Zingaretti sbagliò dieci mesi fa e non, come lei, a fine luglio. A fine febbraio quasi tutti sottovalutarono il Covid (io per primo). E la Meloni si comportò come Zingaretti. Negli stessi giorni (anzi un po’ dopo) in cui il leader Pd faceva l’aperitivo a Milano, Donna Giorgia registrava un video in inglese per esortare i turisti a venire in Italia. Eccola: “L’Italia non è la nazione con il più alto numero di contagi, ma quella con il più alto numero di contagi conosciuti, grazie al rigido protocollo che abbiamo deciso di utilizzare. Significa che siamo stati la prima nazione a isolare il virus… Non abbiate paura di venire in Italia, come noi italiani non abbiamo paura a girare su tutto il territorio nazionale, eccetto per una piccola parte della nostra nazione. Non rinunciate alla più bella meta turistica del mondo. Troverete un’Italia sana e felice”. Certo: “Sana e felice”. L’idea che la Meloni abbia ora il coraggio di accusare il governo di negazionismo, è una delle tante storture di questo Paese. Del resto Donna Giorgia è la stessa che, una settimana fa, ha sostenuto che il responsabile della situazione sia “unicamente” Giuseppe Conte. La pandemia, la crisi, le morti: è tutta colpa di Conte. Deve essere una sorta di supercattivo dei fumetti.

Siamo alla follia. Al capovolgimento totale della realtà. Alla corsa (tra Salvini e Meloni) a chi risulta più irresponsabile. Ovviamente senza mai proporre soluzioni alternative concrete. Per dirla grevemente con Filippo Rossi, leader de La Buona Destra: “È incredibile come Giorgia Meloni abbia sempre la soluzione a tutto senza mai proporre un cazzo”. Viviamo tempi orribili. E Donna Giorgia sembra sguazzarci dentro con grande agio. Beata lei.

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