Almeno un effetto collaterale positivo la vittoria talebana l’ha avuto: ha resuscitato in Italia la stampa umoristica, con titoli da far invidia al compianto “Cuore”. L’altroieri ha vinto Libero con lo strepitoso “Conte sta con i talebani. L’avvocato dei tagliagole” (come del resto Libero, che il giorno prima titolava “Col ‘diavolo’ bisognerà trattare. Sedersi al tavolo col nemico a volte è necessario”), ex aequo con La Stampa (“La fuga degli sciatori”). Ieri il Giornale ha riagguantato il primato col sontuoso “I talebani ringraziano Cina e Cinque Stelle”. È noto infatti che i Talebani han vinto la guerra dei vent’anni grazie all’appoggio paritario prima di Pechino e poi del M5S (subentrato ai cinesi nella staffetta afghana nel 2009). Repubblica si difende come può, anche perché Sambuca Molinari non riesce ancora a pronunciare la parola “disfatta” e, appena finita una guerra, già ne sogna un’altra, stavolta civile (“Le milizie dei signori della guerra combattono contro i talebani”, evvai!), mentre Nando Mericoni-Merlo, inconsolabile per la mancata esportazione della democrazia/civiltà, continua a rastrellare gli “italebani”, veri artefici del trionfo dei mullah. Noi però siamo preoccupati per Marcello Sorgi, rimasto aggrappato al carrello dell’ultimo cargo decollato da Kabul e dimenticato da tutti lì appeso. Su La Stampa, spiega che Conte vuole dialogare coi talebani coinvolgendo Russia e Cina (“una gaffe”) perché ha una “grave lacuna: gli Esteri”. In effetti, dopo avere sventato due procedure d’infrazione Ue in sei mesi, fatto eleggere coi voti M5S la Von der Leyen e ottenuto il Recovery, il Mullah Giuseppi è deboluccio in materia. E, quel che è peggio, la sua ignoranza è più contagiosa della variante Delta: ora anche Ue, Onu, Nato, Merkel e Johnson vogliono dialogare coi talebani. La Merkel chiede a Putin di mediare con loro. E sulla stessa Stampa, a 18 cm da Sorgi, si legge: “Draghi pensa occorra mettere attorno al tavolo tutta la comunità internazionale, a partire da Cina e Russia”. Ma allora ditelo che glielo fate apposta, a Sorgi: ora, per coerenza, sempre lì appeso al carrello, gli toccherà scrivere che il suo “SuperMario” fa gaffe perché gli Esteri sono la sua grave lacuna. E Nando Merlo dovrà iscrivere pure Draghi al Partito Italebano. Ma si può vivere così?
Ps. Viva costernazione per la fatwa talebana contro le classi miste a scuola, come se negli altri paesi islamici maschietti e femminucce studiassero festosamente nelle stesse aule (per saperne di più, vedi l’Arabia Saudita del Nuovo Rinascimento). Chi scrive ha studiato al liceo Valsalice di Torino, riservato ai maschi, e pensava di avere a che fare coi Salesiani. Invece erano Talebani ben camuffati.
ILFQ
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