sabato 15 gennaio 2022

“Figura adatta”. Così lo definiscono Salvini e Meloni. - Giacomo Salvini

 

VICOLO CIECO - Vertice a casa di Silvio, il leader di Forza Italia impone a Salvini e Meloni la candidatura: “Voglio fedeltà”. I dubbi degli alleati sui numeri.

“Chi è contrario alla mia candidatura lo dica adesso o taccia per sempre”. Alle 14.30, quando Silvio Berlusconi, con tono solenne, quasi presidenziale, apre il pranzo del centrodestra nel salone di villa Grande, cade un silenzio insolito. Nessuno fiata. Nessuno, nonostante i sospetti e i dubbi, riesce a dirgli niente. E dunque il dado è tratto: i leader del centrodestra, dopo due ore e mezzo di vertice, indicano Berlusconi come candidato della coalizione per la presidenza della Repubblica. È lui, come recita il comunicato finale, “la figura adatta a ricoprire in questo frangente difficile l’alta carica con l’autorevolezza e l’esperienza che il Paese merita e che gli italiani si attendono”. La candidatura viene proposta seppur con una postilla, non solo formale: i leader del centrodestra chiedono a Berlusconi – ormai in campo da settimane – di “sciogliere la riserva”. Una precisazione che tiene aperto uno spiraglio su cui Meloni e Salvini puntano molto e che Berlusconi invece, al momento, non prende nemmeno in considerazione: la possibilità che a 24 ore dal quarto scrutinio del 27 gennaio, il leader di Forza Italia possa fare un passo indietro per fare il kingmaker di un altro candidato nel caso dovesse capire che non ci sono i numeri per arrivare alla soglia dei 505 voti. L’ipotesi preferita da Gianni Letta – che ieri è tornato a chiedere un candidato “condiviso” – e dai tre ministri azzurri che non condividono la strategia del cerchio magico di Arcore.

A ogni modo, nei prossimi giorni la campagna di scouting di Berlusconi – aiutato dal “telefonista” Vittorio Sgarbi – andrà avanti. E la “verifica” dei numeri e dei nomi sarà fatta in un nuovo vertice di giovedì prossimo dopo la trasferta di Berlusconi a Bruxelles per ricordare David Sassoli. Tra i fedelissimi del leader azzurro gira un report secondo cui arriverebbe a quota 493 voti (a 12 dal traguardo) ma in pochi ci credono. “Ne abbiamo convinti 15, ma coi franchi tiratori si elidono” spiega Sgarbi. Dunque ne mancano almeno altri 50-60. Per questo ieri i leader del centrodestra hanno deciso che da lunedì i capigruppo dei partiti metteranno in piedi una war room per aggiornarsi sui voti: si incontreranno tutti i giorni e si aggiorneranno sul pallottoliere. Anche perché, nonostante le richieste sui numeri, né Meloni, né Salvini sono riusciti a opporsi alla candidatura dell’ex premier. “Non possiamo rompere la coalizione” dice ai suoi il leghista.

Così, all’ ora di pranzo, Berlusconi riunisce i due “giovanotti” in un mini vertice. Entrambi gli dicono: “Vogliamo eleggerti, non solo candidarti”. Un modo per metterlo in guardia da una scalata proibitiva. Ma lui va avanti. E apre il pranzo allargato ai centristi, a base di parmigiana, branzino e calamari, con un discorso istituzionale. “Io ci sono e ci tengo molto. Mi metto in gioco ma siete voi che dovete darmi garanzie sui numeri e sulla vostra fedeltà”. A quel punto, prende la parola Salvini che prova ad avanzare qualche dubbio. Si è portato da casa le schede storiche sulle elezioni di Scalfaro e Mattarella per far capire all’ex Cavaliere che servono numeri molto alti: “Il primo ha avuto 672 voti, il secondo 665. La Lega sarà compatta ma la garanzia non c’è nel voto segreto. Devi dirci chi sono e quanti sono i parlamentari che hai convinto”. Anche Meloni mette i suoi dubbi sul tavolo: “FdI ti sostiene, ma mancano ancora 50 voti”. Ma tutti e due, alla fine, lo dicono apertamente: “Sei il nostro candidato”. I centristi Maurizio Lupi, Lorenzo Cesa e Luigi Brugnaro si accodano. Anche Gianni Letta concorda. Meloni vuole un impegno su una legge elettorale maggioritaria ma Brugnaro non firma. Ma questa spaccatura diventa un dettaglio. Perché alla fine conta solo un fatto: la candidatura di Berlusconi ora è realtà.

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/01/15/e-ufficiale-le-destre-candidano-b-ce-la-war-room-per-contare-i-voti/6456796/

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