Un uomo, tanti uomini.
E' difficile definire la personalità di un uomo che non nutre alcun rispetto nei confronti di chi lo circonda, dotato di un egocentrismo spiccato, di un bisogno di potere illimitato, scevro da regole di ogni tipo sia legali che affettive.
Un uomo cosi' è anaffettivo, ama solo se stesso ed il potere che prende a piene mani senza mai porsi domande su quali e quanti danni possa provocare questa voglia frenetica di ricchezza e predominanza.
In quanto al suo arresto, io non credo che sia il frutto di indagini, credo, invece, che sia stato tradito da qualcuno dei suoi adepti, cosi' come lui stesso fece, a suo tempo, ne sono convinta, con Totò Riina.
Chi è stato latitante per trent'anni non lo è stato senza l'aiuto di qualcuno e, se viene arrestato, succede solo perché chi lo aiutava lo ha abbandonato.
Il fatto che, appena arrestato, abbia detto "Sapete già chi sono, io sono Matteo Messina Denaro" è un'incognita da risolvere conoscendo il gergo mafioso; per me, che non conosco il gergo, potrebbe anche significare che abbia deciso di mollare la presa e rilassarsi essendo affetto da cancro, oppure, volendo azzardare un 'ipotesi fantasiosa, che "cosa nostra (tutta loro e non nostra)" abbia consegnato alla giustizia un Bonafede qualsiasi (approfittando della strabiliante somiglianza del tizio con la ricostruzione del volto invecchiato) affetto da cancro al colon, in cambio della somministrazione di cure adeguate, ponendo termine, al contempo, alla ricerca di un latitante trentennale.
Il covo di mattia Messina Denaro a Campobello di Mazzara |
Oltretutto, quest'uomo si muoveva tranquillamente ed indisturbato tra Campobello di Mazzara, dove viveva, e Palermo... da circa due anni... è difficile pensare che nessuno ne sapesse nulla...
Cetta.
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