I festini bunga bunga nella sede dell’Università delle Libertà. Gli inquirenti milanesi e genovesi saranno saltati sulla sedia leggendo le intercettazioni delle telefonate degli amici di Silvio Berlusconi: il Cavaliere da ottobre scorso è sulla graticola per il Ruby-gate, ma, stando a quanto racconta chi lo conosce molto bene, le sue feste sarebbero continuate come se niente fosse (almeno fino ad aprile). Con una precauzione: meglio evitare Arcore, assediata dai cronisti, meglio trasferirsi a Villa Gernetto, a Monza. Una delle tante residenze di proprietà del premier disseminate per la Brianza e la Lombardia, quello splendido edificio dove Berlusconi intende collocare l’Università delle Libertà e dove ha ospitato il primo ministro croato Jadranka Kosor.
Gli inquirenti genovesi probabilmente non immaginavano di incrociare sul proprio cammino l’inchiesta più clamorosa dell’anno. Avevano già tra le mani una questione delicata e spinosa: l’inchiesta sui presunti reati fiscali commessi attraverso finti contratti di affitto di yacht. Tra questi c’è anche l’ormai famoso Force Blue, un colosso di sessanta metri ufficialmente intestato a una società che lo affitta a 34 mila euro al giorno. Secondo i pm, però, in realtà era utilizzato soltanto da Flavio Briatore.
Così nelle intercettazioni finiscono decine di vip. Ma nelle conversazioni non si parla soltanto dello yacht, anzi, spesso e volentieri Briatore e i suoi amici discutono di lui, del presidente del Consiglio (del resto lo conoscono bene, sono stati anche suoi ospiti ad Arcore). E in termini non sempre affettuosi. Qualcuno, a quanto si apprende, sosterrebbe che si tratti di una persona che ha dei problemi, proprio come aveva detto Veronica Lario nella sua lettera di due anni fa: “Ho cercato di aiutarlo come si farebbe con una persona che non sta bene”.
Gli inquirenti raccolgono centinaia di conversazioni, poi le girano ai loro colleghi milanesi. Una cosa va detta subito: dalle conversazioni non emergerebbero nuovi reati, né a carico di Berlusconi, né dei suoi amici. Ci sono, però, elementi che potrebbero confermare il quadro accusatorio disegnato dai magistrati milanesi.
Elementi importanti perché a parlare al telefono con Flavio Briatore non sono persone qualunque, ma alcune tra quelle più vicine al premier: da Daniela Santanchè a Emilio Fede. Persone note e potenti, normale, quindi, che le loro conversazioni tocchino temi molto delicati per la vita del Paese. Ma dai dialoghi emerge più di una sorpresa. Ecco allora che gli amici del Cavaliere discutono di Lele Mora che sarebbe in difficoltà perché, nonostante lo scandalo e le indagini, gli continuerebbero ad arrivare richieste di organizzare serate divertenti nelle residenze del premier.
Chissà se la compagnia immagina di essere intercettata. Comunque dalle conversazioni emergono le professioni di innocenza di persone come Emilio Fede. Il direttore del Tg4 è accusato di aver portato ragazze ad Arcore, ma al telefono con gli amici nega ogni responsabilità. Lasciando intendere, pare, che a organizzare tutto fosse qualcun altro. Un atteggiamento che potrebbe creare qualche preoccupazione a Lele Mora.
Sono chiacchierate sul filo del pettegolezzo, ma qui a parlare sono persone che hanno conoscenza diretta dei protagonisti della scena politica e mondana italiana. Che li frequentano e sanno molto di loro. Così non poco interesse – anche se finora non sarebbe emerso nulla di penalmente rilevante – hanno suscitato le conversazioni sull’avvicendamento ai vertici Rai. Briatore e i suoi amici parevano molto ben informati del siluramento di Mauro Masi. Così come sembravano soddisfatti dell’arrivo di Lorenza Lei che era ritenuta vicina a Daniela Santanchè.
Insomma, alla politica e alla mondanità delle terrazze romane si sostituisce quella dei ponti di comando degli yacht. Si discute di tutto, dalla Rai alle Generali. E alla fine tante previsioni, tante chiacchiere si rivelano assolutamente vere.
di Gianni Barbacetto e Ferruccio Sansa.
Gli inquirenti genovesi probabilmente non immaginavano di incrociare sul proprio cammino l’inchiesta più clamorosa dell’anno. Avevano già tra le mani una questione delicata e spinosa: l’inchiesta sui presunti reati fiscali commessi attraverso finti contratti di affitto di yacht. Tra questi c’è anche l’ormai famoso Force Blue, un colosso di sessanta metri ufficialmente intestato a una società che lo affitta a 34 mila euro al giorno. Secondo i pm, però, in realtà era utilizzato soltanto da Flavio Briatore.
Così nelle intercettazioni finiscono decine di vip. Ma nelle conversazioni non si parla soltanto dello yacht, anzi, spesso e volentieri Briatore e i suoi amici discutono di lui, del presidente del Consiglio (del resto lo conoscono bene, sono stati anche suoi ospiti ad Arcore). E in termini non sempre affettuosi. Qualcuno, a quanto si apprende, sosterrebbe che si tratti di una persona che ha dei problemi, proprio come aveva detto Veronica Lario nella sua lettera di due anni fa: “Ho cercato di aiutarlo come si farebbe con una persona che non sta bene”.
Gli inquirenti raccolgono centinaia di conversazioni, poi le girano ai loro colleghi milanesi. Una cosa va detta subito: dalle conversazioni non emergerebbero nuovi reati, né a carico di Berlusconi, né dei suoi amici. Ci sono, però, elementi che potrebbero confermare il quadro accusatorio disegnato dai magistrati milanesi.
Elementi importanti perché a parlare al telefono con Flavio Briatore non sono persone qualunque, ma alcune tra quelle più vicine al premier: da Daniela Santanchè a Emilio Fede. Persone note e potenti, normale, quindi, che le loro conversazioni tocchino temi molto delicati per la vita del Paese. Ma dai dialoghi emerge più di una sorpresa. Ecco allora che gli amici del Cavaliere discutono di Lele Mora che sarebbe in difficoltà perché, nonostante lo scandalo e le indagini, gli continuerebbero ad arrivare richieste di organizzare serate divertenti nelle residenze del premier.
Chissà se la compagnia immagina di essere intercettata. Comunque dalle conversazioni emergono le professioni di innocenza di persone come Emilio Fede. Il direttore del Tg4 è accusato di aver portato ragazze ad Arcore, ma al telefono con gli amici nega ogni responsabilità. Lasciando intendere, pare, che a organizzare tutto fosse qualcun altro. Un atteggiamento che potrebbe creare qualche preoccupazione a Lele Mora.
Sono chiacchierate sul filo del pettegolezzo, ma qui a parlare sono persone che hanno conoscenza diretta dei protagonisti della scena politica e mondana italiana. Che li frequentano e sanno molto di loro. Così non poco interesse – anche se finora non sarebbe emerso nulla di penalmente rilevante – hanno suscitato le conversazioni sull’avvicendamento ai vertici Rai. Briatore e i suoi amici parevano molto ben informati del siluramento di Mauro Masi. Così come sembravano soddisfatti dell’arrivo di Lorenza Lei che era ritenuta vicina a Daniela Santanchè.
Insomma, alla politica e alla mondanità delle terrazze romane si sostituisce quella dei ponti di comando degli yacht. Si discute di tutto, dalla Rai alle Generali. E alla fine tante previsioni, tante chiacchiere si rivelano assolutamente vere.
di Gianni Barbacetto e Ferruccio Sansa.