L'osservazione di un ammasso galattico distante da noi 10 miliardi di anni luce, ha rivelato che l'enorme galassia Tela di ragno che si trova al suo centro si sta condensando direttamente da una nube di gas a temperatura bassissima, in cui sono immerse galassie più piccole.
Le galassie spesso si aggregano a centinaia di migliaia, formando un ammasso, al centro del quale si trovano le galassie più massicce dell'universo. Finora, nella comunità astronomica era diffusa la convinzione che queste super-galassie si formassero a partire dalla fusione di diverse galassie più piccole, che collassavano sotto l'effetto della propria gravità.
Il modello è stato ora raffinato da un articolo pubblicato sulla rivista “Science” da un gruppo internazionale di astronomi guidati da Bjorn Emonts del Centro per l'Astrobiologia di Madrid, in Spagna, che hanno osservato un ammasso allo stadio embrionale distante da noi 10 miliardi di anni luce con il Very Large Array del National Radio Astronomy Observatory (NRAO) degli Stati Uniti, nel New Mexico, e con l'Australia Telescope Compact Array.
L'ammasso che, data la distanza, noi vediamo com'era quando l'universo aveva pochi miliardi di anni, ospita nel suo nucleo una galassia gigante, denominata Tela di ragno. Le osservazioni indicano che questa super-galassia si sta formando a partire dalla fusione di galassie che "galleggiano" in una nube cosmica di gas, costituita per lo più da molecole di idrogeno, il materiale fondamentale di stelle e galassie. La nube ha una massa di circa 100 miliardi di masse solari e si trova a un temperatura di circa -200 gradi Celsius.
“È stato scioccante vedere questa nube così fredda, perché ci aspettavamo di vedere un enorme numero di galasse collassare e riscaldare il gas”, ha spiegato Matthew Lehnert dell'Institut d’Astrophysique di Parigi, in Francia. “Perciò pensavamo che tutto il gas freddo sarebbe rimasto intrappolato ben in profondità all'interno delle galassie”.
Ma l'occhio attento del Very Large Array ha rivelato che la maggior parte del gas freddo non è nelle piccole galassie. L'Australia Telescope Compact Array, d'altra parte, ha mostrato chiaramente la nube di gas cosmico che le sommerge. Inoltre, un precedente lavoro di un altro gruppo di ricerca aveva rilevato che nella Tela di ragno miliardi di stelle giovani si sono misteriosamente accese, segno di una formazione di stelle al di fuori delle galassie. Perciò ora gli astronomi pensano che questa super-galassia si stia condensando direttamente dalla nube di gas freddo.
"La cosa sorprendente è che il gas si estende su scale molto ampie, circa 230 mila anni luce, ma non sembra associato alle singole piccole galassie che costituiscono l'ammasso", ha aggiunto Laura Pentericci, dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, Osservatorio Astronomico di Roma a Monteporzio, coautrice dell'articolo. "Anche la velocità del gas e quella delle galassie sono molto diverse tra loro e questo conferma che si tratta di due componenti distinte".
Gli astronomi non hanno osservato direttamente l'idrogeno, ma lo hanno localizzato tracciando il monossido di carbonio, un "tracciante" molto più facile da rilevare.
“Il monossido di carbonio che abbiamo rilevato è un prodotto di scarto di precedenti stelle, una forma di riciclaggio cosmico, ma non possiamo dire in modo certo da dove provenga il gas né come si sia accumulato nel nucleo dell'ammasso, ha commentato Emonts. “Per scoprirlo, dovremmo dare un'occhiata ancora più in profondità nella storia dell'universo”.
http://www.lescienze.it/news/2016/12/01/news/galassie_giganti_nubi_gas-3336500/