L'ex assessore alla creatività di Salemi si esprime dopo le recenti operazioni di sequestro a Pino Giammarinaro, sponsor di Vittorio Sgarbi (leggi l'articolo di Pipitone e Criscenti)
"Giammarinaro partecipava sempre alle riunioni della giunta municipale di Salemi. Sgarbi dica quello che vuole. Ma questa è la realtà che, tra l'altro, ho raccontato ai magistrati". Lo ha dichiarato Oliviero Toscani, ex assessore alla creatività del comune di Salemi. Martedì scorso infatti la dda di Trapani ha sequestrato beni per crca 35 milioni di euro all'ex deputato regionale della Dc. Dall'inchiesta per riciclaggio e intestazione fittizia di beni è emerso anche un attivissimo ruolo politico di Giammarinaro, che oltre a "tenere in pugno" il deputato dell'Api Pio Lo Giudice, era stato sponsor politico di Vittorio Sgarbi a Salemi e della sua giunta di superstar (leggi l'articolo di Pipitone e Criscenti). Ma a Salemi Giammarinaro sarebbe stato un vero e proprio "sindaco ombra" stando a quello che Toscani ha rivelato ai magistrati. "Anche con tutta la buona volontà, in Sicilia, non è possibile far nulla - sentenzia il fotografo -Sgarbi parla, parla ma non conclude mai nulla: è come il coitus interruptus - aggiunge Io me ne sono andato da Salemi perché ho capito che non avrei mai potuto realizzare nulla di concreto. Mi sono rotto i c... e non voglio sapere più niente. Basta, è come se fossero tutti morti. Con Salemi ho già perso molto tempo e tutto quello che ho fatto è stato a titolo gratuito" ha concluso Toscani accusato da Sgarbi in diretta tv (nella prima e ultima puntata del programma del critico d'arte su Rai Uno) di essersi dimesso soltanto dopo che erano stati negati dei compensi per lavori di progettazione a Salemi.
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