Le migliaia di tonnellate che si accumulano e si decompongo a Napoli e provincia, con rischi crescenti per la salute di donne, uomini, vecchi, bambini, sono il prezzo per la nostra insubordinazione.
E' la vendetta contro un popolo che ha scelto di essere libero e di non votare i tuoi sgherri in odore di camorra.
E così oggi i tuoi alleati della lega, che ti tengono per le palle, si permettono di stralciare la discussione sul decreto dei rifiuti già in agenda in un consiglio dei ministri. E così continui a ignorare gli appelli del presidente Napolitano che ti invita a intervenire prima che la situazione degeneri.
E' la vendetta miserabile di un piccolo uomo, che vede dietro l'angolo la sua definitiva sconfitta politica e trasforma la frustrazione in rancore livido, più puzzolente della monnezza che infesta le strade della nostra città.
Ma Napoli saprà opporsi alla tua infamia, ci siamo sempre rimessi in piedi, sempre. Anche quando una parte dei nostri concittadini ha preferito collaborare con l'invasore, perché tu quello sei: un invasore.
Collaborazionisti prezzolati che rovesciano in strada i rifiuti con gli stessi mezzi con i quali dovrebbero raccoglierli.
Collaborazionisti e infami che minacciano gli equipaggi dell'Asia costringendoli con la forza ad abbandonare il campo.
Non ti illudere, Napoli saprà reagire, dovessimo venire a prenderti fino a Roma dove indegnamente eserciti la tua funzione di primo ministro di un governo che dovrebbe tutelare e rappresentare anche i tuoi avversari.
Anche noi. Napoli non dimentica e non subisce in silenzio.
Saremo noi, se la tua vendetta non evolverà in un ragionevole cambio di rotta, a cacciarti per sempre dalla politica italiana.
Ora basta, se sei contro di noi, Napoli sarà contro di te senza mediazioni e senza nessuna giustificazione per quei nostri concittadini traditori che ancora ti conferiscono legittimità.
Nessun commento:
Posta un commento