I marò in Italia per il Natale in famiglia: "Finalmente respiriamo aria di casa".
Roma - (Adnkronos/Ign) - I due soldati, trattenuti da dieci mesi in India con l'accusa di omicidio, sono rientrati a Roma (VIDEO) per quindici giorni di permesso. Non appena atterrati, hanno ricevuto la telefonata di Monti, poi l'incontro con Napolitano. Latorre: "Dai nostri cari il coraggio per andare avanti". Girone: "Siamo fiduciosi".
Roma, 22 dic. (Adnkronos/Ign) - Finalmente a casa. E' atterrato alle 12.48, sulla pista militare dell'aeroporto di Ciampino l'Airbus 319 che ha riportato in Italia Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. I due marò, trattenuti da dieci mesi in India con l'accusa di aver ucciso due pescatori indiani, mentre scortavano la petroliera Enrica Lexie nell'Oceano Indiano, tornano a casa per il Natale. A Ciampino, ad attendere Massimiliano Latorre c'erano la sorella Franca, la figlia Giulia, i nipoti Giovanni e Alessandra Urbinello e Cristian D'Addario. Per riabbracciare Salvatore Girone, il padre Michele, la mamma Maria Ferrara, la moglie Giovanna Ardito, la figlia Martina di sei anni e il nipote Michele.
I due fucilieri di Marina sono stati accolti anche dai ministri degli Esteri e della Difesa, Giulio Terzi e Giampaolo Di Paola, insieme al Capo di Stato Maggiore, Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli. Poco dopo l'atterraggio, il presidente del Consiglio Mario Monti li ha chiamati al telefono per ribadire l'impegno del governo per una definitiva soluzione del caso. Latorre e Girone dovranno presentarsi il 15 gennaio davanti al giudice di Kollam nel processo che li vede imputati di omicidio. Nel pomeriggio di sabato sono stati poi ricevuti al Quirinale dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
''Per tutta la Marina questo è il più grande regalo di Natale che potessimo ricevere'' ha detto l'ammiraglio Binelli Mantelli, prima di lasciare il microfono a Latorre, sulla pista dello scalo di Ciampino. "Sono molto emozionato - ha detto il marò - finalmente respiriamo l'aria di casa, della nostra amata Italia. Dobbiamo ringraziare le istituzioni per aver permesso tutto ciò". "Ringraziamo il Presidente (Napolitano, ndr) che negli ultimi giorni ha accolto le nostre famiglie, anche non sapendo del nostro arrivo, per dargli forza e coraggio. Quella forza e coraggio loro - ha rimarcato - che è stata la nostra forza e coraggio per andare avanti".
"Siamo fiduciosi, lo siamo sempre stati e lo siamo oggi'', ha detto Salvatore Girone, ''abbiamo dentro una grande gioia perché il governo italiano e le istituzioni, il governo indiano e le istituzioni ci hanno concesso questo grande permesso, questa grande fiducia di passare il Natale qui in Italia con i nostri cari". "Continuiamo ad avere sempre fiducia -ha aggiunto il marò- e ringraziamo sempre il governo che ci è stato molto vicino e non ci ha mai mollato. Ringraziamo il Presidente Napolitano, e tutto il popolo italiano che ci è stato sempre vicino e continua a esserlo. Grazie a tutti" ha concluso Girone.
''I nostri marò sono tornati a casa. Grande emozione nel riabbracciare Massimiliano e Salvatore, valorosi servitori dello Stato'', ha scritto in un tweet il ministro degli Esteri, Giulio Terzi. Prima dell'atterraggio dell'Air Bus in arrivo dall'India, i familiari dei due militari hanno voluto ringraziare le istituzioni e gli italiani in alcune brevi dichiarazioni rese alla stampa. "Siamo felici, abbiamo il cuore in festa" ha detto Michele Girone. Con la mano poggiata sulla spalla del nipote, il papa' di Salvatore Girone, commosso, ha rivolto ''un grazie grandissimo al lavoro delle istituzioni, del nostro governo e del governo indiano, che ha dato la possibilità a mio figlio e a Massimiliano di poter incontrarci in una festa come quella del Natale". "Grazie al popolo italiano che in questi mesi ci e' stato tanto vicino", sono state le parole di Franca Latorre, sorella di Massimiliano."Abbiamo tanto sospirato questo momento -ha aggiunto, non nascondendo la commozione- speriamo di vivere questo momento serenamente. Grazie a tutti".
L'aereo militare, partito da Ciampino, li ha riportati in serata poi nella loro Puglia. All'aeroporto di Brindisi i due marò sono stati accolti con uno striscione di benvenuto da parte dei tifosi della locale squadra di calcio. A breve, dopo gli ultimi adempimenti di protocollo, torneranno a casa.
Soddisfazione bipartisan nel mondo politico. ''Marò Latorre e Girone finalmente in Italia. L'Italia vi difenderà. Bentornati e buon Natale'', ha scritto, via twitter, il segretario del Pdl, Angelino Alfano, salutando l'arrivo dei marò a Roma. ''Finalmente l'Italia può riabbracciare due coraggiosi servitori della Patria'', ha sottolineato Edmondo Cirielli, presidente della commissione Difesa della Camera.''A Massimiliano Latorre e Salvatore Girone -ha aggiunto- vanno i miei più sinceri auguri, fiducioso in una conclusione positiva della vicenda''. "Nessuno screzio con Guido Crosetto io e lui siamo assolutamente d'accordo", assicura Ignazio La Russa, esponente del nuovo movimento di centrodestra 'Fratelli d'Italia', in merito al presunto disaccordo tra lui e Guido Crosetto sulla candidatura dei due marò. "Siamo d'accordo tutti, discuteremo dell'argomento dopo le vacanze" ha fatto sapere l'ex ministro della Difesa.
Intanto l'Eurispes lancerà nei prossimi giorni una campagna di informazione a sostegno dell'idea che i due marò debbano restare in Italia anche dopo il periodo di licenza concesso dalla Corte del Kerala. "Il governo italiano -si legge in una nota dell'istituto- ha assunto impegni internazionali verso lo Stato indiano e li rispetterà pur non condividendo profondamente il contegno sinora tenuto dalle autorità indiane nella vicenda dei marò. I nostri marinai -si legge ancora- hanno dato la loro parola di italiani e di soldati e la manterranno, pur vivendo l'incubo dell'ingiusto processo per la negazione del giudice naturale e della straziante angoscia derivante dalla lontananza dai propri figli e dalle proprie famiglie". "Ma la nostra Costituzione nella più alta declinazione dello stato di diritto -precisa Eurispes- attribuisce all'Autorità Giudiziaria, nell'autonomia e nell'indipendenza dagli altri poteri dello Stato (Parlamento e Governo) l'obbligo dell'applicazione della legge e dell'esercizio della giurisdizione". "La Procura della Repubblica di Roma ha, sin dal febbraio del 2012, nell'immediatezza degli accadimenti, aperto un procedimento penale nei confronti di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone ritenendo fondatamente la propria competenza giurisdizionale a giudicare le loro condotte e le loro eventuali responsabilità ed ha in concreto esercitato la propria competenza ad indagare e a processare delegando indagini e facendo svolgere accertamenti alla Polizia Giudiziaria italiana".
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/I-maro-in-Italia-per-il-Natale-in-famiglia-Finalmente-respiriamo-aria-di-casa_314016498003.html
Che strani che siamo noi italiani, tributiamo a due assassini gli stessi onori che si riservano agli eroi.
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