Per la famiglia Viviana e Gioele morti in momenti diversi – Sarebbero morti dunque in due momenti diversi perché Daniele è sicuro: “Non avrebbe fatto mai male al piccolo”. Una “mamma speciale”, così l’ha definita anche il suocero, Lillo Mondello. Ma se avesse pensato così di proteggerlo da chissà quale pericolo incombente, una paranoia, appunto? Lo stato di salute mentale della donna è stato sottoposto ad un super consulente, uno psichiatra molto noto che sarà a Messina la prossima settimana. Mentre si indaga sui due certificati rilasciati dagli ospedali. Intanto Daniele punta il dito contro i soccorsi: “Così hanno cercato mio figlio?”, si chiede, su Facebook, dopo avere mostrato un video in cui un operatore con telecamera riprende uno dei 70 soccorritori impegnati – non contemporaneamente – nelle ricerche. Ma la scarsa fiducia nelle indagini era stata già manifestata prima del ritrovamento quando il papà di Gioele ha chiamato a raccolta chiunque volesse aiutare nelle ricerche.
Gli interrogativi – Papà Daniele, però, ha capito davvero in che condizioni si trovasse Viviana, se fosse in grado di badare al figlio? Dopo 19 giorni sono tanti ancora gli interrogativi. Ai quali tenteranno di rispondere anche i legali dei genitori di Viviana nominati da poco: Nicodemo Gentile e Antonio Cozza. Sono gli stessi che si sono occupati di casi noti come quello di Sarah Scazzi o di Meredith Kercher e non si sono ancora messi in contatto con i legali di Mondello. Autopsia, nuovi sopralluoghi, tutto è rinviato a martedì della prossima settimana, quando gli esperti cercheranno ancora tracce per capire se il disagio in cui era sprofondata Viviana l’avesse spinta oltre, fino a compiere un gesto finale per sé e il piccolo dal quale non si separava mai. Se Gioele sia morto accanto a lei e poi trascinato da un animale della zona sotto il rovo in cui sono stati trovati i resti. Oppure se allo sconforto della donna si sia aggiunta la casualità, un evento accidentale. Un destino beffardo, forse, macabro di sicuro.